Concordo che per adesso IAWA è il gioco che mi ha dato le maggiori soddisfazioni anche se mi ha dato tremende batoste anche molto in dipendenza da come era il gruppo 🙂

Cmq sì bisogna riscoprire le immagini 😀

Una delle storie più belle che ho mai giocato in un gdr con Antonio Caciolli​ e Tazio Bettin​…la generazione dei pg e dei luoghi è di totale immersione…fantastica secondo me!

Ah, sì: gli oracoli originari sono dei semi per le storie sulle quali dovrai andare a fare PG, PNG e tutto il resto. Mamma mia, da quanto non lo prendo in mano…

Un metodo simile ce l’ha anche In a Wiked Age solo che usa le frasi invece dell’immagine…Molto bello!

Se vi intressano giochi che fanno uso di una meccanica simile, guardate come Swords Without Master fa uso degli “eidolon and simulacra”.

Non l’ho mai fatto. Si potrebbe fare una cosa del genere: prima di cominciare a giocare, si dice a ogni giocatore di portare al tavolo un’immagine fantasy che racchiuda qualcosa che si vuole portare in gioco nella campagna. Anche il GM ne porterà una sua.

Bella idea, e anche riutilizzabile in diversi contesti di gioco.

Ho fatto qualcosa di simile. La quest del paladino del gruppo riguarda un luogo ormai dimenticato che deve raggiungere. L’unica immagine di quel luogo era custodita tra tante altre in una biblioteca perduta. Quando i PG le hanno trovate ho dato al pg del paladino un bel pacchetto di JPG e gli ho detto : “percepisci che uno di questi disegni raffigura la meta del tuo viaggio… quale è ?” 

Ne ha scelto uno e gli ho fatto alcune domande : 

– dove si trova

– chi viveva in quel luogo

– perché era considerato un luogo di potere ?

… etc

e l’ho integrata nel gioco 🙂