queste son cose che fa piacere leggere!!!! XD

Ho scoperto che il Quenya aveva 10 casi. Stograncazzo!

Mica come quegli yuppie di oggigiorno che studiano 4 parole d’inglese e pensano di avere nelle mani una grande lingua! Il padre del mio ranger si è studiato l’elfico, che ha 4 persone e 9 casi! E non fatemi parlare del sistema del verbo!

Claudio Freda i casi del nome non li abbiamo definiti, ma immagino che siano simili ai casi dell’indoeuropeo: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo, strumentale, locativo e dedativo (in onore di Tolkien). Ma me li sto inventando adesso.

Giovanni Vinci il world building in Dungeon World è particolare, perché lo fai senza accorgertene del tutto. Ed è per questo che secondo me è figo.

Spettacolo!personalmente non vedo l’ora di leggere la parte del regolamento dedicata al worldbuilding iniziale per poterla approfondire…è stato affascinante delineare i caratteri del mondo e i rapporti tra i pg

Ovviamente non pensiate che ci mettiamo a parlare in elfico! È solo che quando usi spout lore a volte ti inventi pezzi di ambientazione “interessanti”. Io ho un ranger mezzelfo: penso di essere stato uno dei pochi coglioni a buttare via una mossa così, ma mi piaceva. Poi nella campagna si è rivelato interessante esplorare entrambi i miei retaggi.

Nella nostra campagna di Dungeon World la lingua elfica ha quattro numeri (singolare, plurale, duale e triale) e nove casi del nome. Questo è quello che succede quando giochi con dei nerd della linguistica. XD

E comunque adesso, in onore di Elfs di Ron Edwards dovete fare un gioco in cui gli elfi non sanno bene i plurali e dicono “diti” al posto di “dita”.

Dai che potete fare una quest per recuperare un incantesimo per rigenerarle. XD

Oppure vi mettete la mano meccanica da nano e fate il pugno-gomito come in Pacific Rim.

Ammazza! Siete dei signori delle terre selvagge! Mi dispiace per Massimo. 🙁

Un Druido che ha già ottenuto 7 Punti Esperienza e una grossa dose di mazzate. Un Druido senza anulare e mignolo della mano destra, tra l’altro.