Alessandro Depaoli , il lavoro di colmare le “””carenze””” dei giocatori, spetta a tutto il tavolo. Mago, non sai dove viene studiata? Che ne dice il Ladro? Magari una volta ha fatto un “giro” in un’Accademia, ecc.

e aggiungo, secondo te fino a che punto è lecito che il gm colmi le carenze dei giocatori?

io mi sono dato questo metro:

-fino a quando la cosa che introduci diverte e piace al pg

-non devi colmare spazi troppo importanti per i pg(un mago saprà come funziona la magia, ma magari è a corto di idee su dove viene studiata)

-fino a quando aiuti a dare coerenza ai vari pezzi legandoli assieme.

io approfondisco in giornata, se riesco.

Chiedo per favore di evitare polemiche e lunghe discussioni su questo thread finché non ho detto la mia.

mi vengono così tante idee in mente sul come sviluppare fronti che partano dal concetto di “spada con nome che è stata donata alla nascita” che non riesco a scriverle °L° ma questo è off topic.

ehehe non è proprio così….comunque hai ragione non si sa mai quello che pensano

Comunque la giocatrice(nonché mia moglie) non aveva grandi idee su come giocarlo e quindi si lasciava anche consigliere non tutti sono ninja della fantasia e quindi hanno tempi diversi…..solo che un personaggio poco caratterizzato fatica ad essere fico e quindi rischia di venire coinvolto meno, urge dunque connotarlo.

Ho risposto io alla cosa della mezza trasformazione perché ho reputato si stesse andando contro delle regole, ho ascoltato, ho fatto domande e mi sono limitato a colorare, perché vedevo che più di tanto non potevo tirare fuori.

Io mi regolo così(e ho visto che con loro funziona bene) dimmi se sbaglio.

gm descrivimi la tua spada

pg è una grossa spada che impugno con due mani

gm ok ha dei segni particolari

pg si riporta sull’elsa le rune della mia famiglia

gm quando ti è stata data?

pg mmmm le spade vengono date da bambini

La media di fantasia delle risposte è questa(con i giocatori più inesperti)

a questo punto gli dico di riordinare le idee e passo ad un altro pg

Se tornato dall’amico della spada non vedo grossi miglioramenti provo a riordinare le sue idee chiedendogli se gli piace

gm ok, la tua tribù potrebbe forgare la spada quando una donna aspetta un nuovo bambino, quando il bambino nasce la spada diventa sua…potrebbe anche essere che i bambini nati malati o malformi vengano uccisi con quella stessa spada….che ti sembra

pg si mi piace, la spada a quel punto verrà seppellita col bambino, come anche lei non fosse mai nata.

Cioè sbaglio? non credo…..l’alternativa serebbe avere una spada con un nome x che gli è stata data da neonato….cioè che mi aggiunge in termini narrativi e di possibili fronti? 

A me ‘sta cosa ricorda le partite di Vamp in cui tutti sapevano come giocare il Brujah tranne il giocatore del Brujah, che voleva fare l’intellettuale, mentre tutti sanno che il Brujah è un mazzuso.

Potresti per favore contraddirmi con forza?

F@tt#ti criptici druidi, non si capisce mai cosa pensino…

scusa mi lascia perplesso una cosa…il giocatore del druido che diceva? Annuiva? Era assente quando avete fatto questo discorso? Era in disaccordo? Si affidava a te e andava bene qualsiasi cosa purché si iniziasse a giocare? Era totalmente disinteressato e giocava con la playstation?

Mi sembra strana questa dinamica:

A) Il giocatore del ladro chiede come funziona il personaggio del giocatore del druido

B) il GM gli risponde

C) il giocatore del ladro propone la sua idea

D) il GM la media con altre

E) tutti d’accordo

l’unico che avrebbe davvero dovuto parlare, da quello che scrivi tu, è l’unico che è stato zitto.

Ho capito che ne avete parlato tutti insieme, è bellissima questa dimostrazione di democrazia, ma non hai risposto alla mia domanda. Il giocatore che davvero doveva decidere (il druido) cosa pensava a riguardo?

Non mi interessa, ora, la decisione a cui siete arrivati come gruppo. Vorrei sapere proprio lui, da solo, come entità indipendente, cosa aveva deciso?

Aveva deciso qualcosa? Stava zitto e aspettava voi? Era disinteressato? Lo avete deciso in sua assenza?

grazie simone, ti rispondo velocemente perché sto uscendo per andare a lavoro.

Durante le sessioni quando si presenta l’occasione faccio domande sul mondo in generale, quindi sovente non è una situazione dinamica a scatenare la “creatività” ma la necessità di andare a colmare un buco. In questo caso abbiamo rivisto i legami e facendo domande per approfondire il druidi abbiamo iniziato a confrontarci cn gli altri personaggi sul druido, questo perché agli occhi del gruppo era un personaggio sottotono.

Il ladro chiede se il druidi può trasformarsi a metà(immaginiamo il licantropo) alchè ho detto no, in termini di gioco non può diventare l’uomo pesce. Da qui hanno iniziato a chiedere se ha il pieno controllo, il ladro proponeva che fosse puro istinto. Alchè ho dato qualche spunto su questa condizione combattuta che è piaciuta, ma mi sono ripromesso di capire se solo io avevo riscontrato questa dinamica di gioco.

Domanda: il giocatore del druido che dice?

Che ha detto quando ha usato il potere la prima volta?

Che domande hai fatto lui? (non quelle del genere “decidiamo in gruppo”, le domande che dovresti fare come MC, tipo “ok, cosa fai esattamente?” oppure “ok, ma quanto ci metti?” oppure “come ti senti quando ti trasformi?”)

Il giocatore del druido che dice in merito al problema sollevato?

Sta zitto e sente il parere altrui?

È lui per primo a sentirlo come un problema?

Si è lamentato qualche altro giocatore e ne avete discusso?

È un dubbio tuo che hai riportato al tavolo?

Più o meno quanto avete discusso per arrivare a quel tipo di accordo?

scusa la massa di domande, normalmente sarei più discorsivo, ma sono in ufficio e devo correre ^^

grazie delle dritte, mi è chiaro…ma non ho dubbi sull’usare il druidi o gestirlo, l’ho gestito grossomodo alla stessa maniera. Semplicemente nel mio gruppo l’idea di questo essere che passa dalla formica al rinoceronte non ci piace e discutevamo di come rendere (per noi sottolineo) inteessante il personaggio. Più vivo, più combattuto tra la sua forza e la sua “bestialità”….perchè a noi(sottolineo il noi) piace più giocare su quello che non su quante volte giro riesco a trasformarmi negli animali più disparati.