Luca Maiorani
Una domanda pubblica che magari interessa anche a qualcun altro:
Quanta familiarità bisogna avere con la cultura giapponese per giocare con il tuo gruppo di classi in maniera produttiva (o ispirata)? Stavo valutando l’idea di fare una serata con le tue classi in lavorazione, ma non sono particolarmente fluente nel pop-fantasy-ecc. nipponico
Secondo me non c’è nessun requisito che wikipedia o youtube non possano colmare a livello di terminologia o immaginario. Più che altro può mancare quella voglia ed amore verso un determinato tipo di fiction se non si ha una passione o interesse per l’argomento. A me della cosa piace molto l’aspetto storico/culturale/marziale rispetto a quello più manga ispirato alle mitologia nipponica.
Allora… dipende da cosa volete voi e da quanto volete essere fedeli a determinati temi nipponici. Considera che la creazione del setting rimane uguale a DW; quello che cambia è che invece di avere un fantasy medievale occidentale, avrete un fantasy nipponico.
Le classi da sole vi obbligheranno ad inserire determinati temi caratterizzanti:
Il Ronin inserisce il tema molto nipponico del viandante che deve migliorare se stesso e il suo stile di combattimento; inserisce dojo, artisti marziali, probabilmente feudi e villaggi.
Il Samurai inserisce prepotentemente la via del Samurai, Daimyo, feudi e in generale l’arte guerresca.
L’Onmyoji apre un mondo fatto di spiriti, kami, demoni e yokai, ed è senza ombra di dubbio la classe più caratterizzante.
Il Ninja risulta quello meno caratterizzante, ma solo perché siamo abituati alla figura dell’assassino incappucciato.
Nota che tutte e quattro le classi approcciano il fantasy in maniera molto giapponese: tutte usano il Ki e poteri spirituali e arcani in qualche modo.
Vi consiglio comunque di informarvi due secondi sul medioevo feudale giapponese e sullo shintoismo in generale, specialmente le Yokai e il concetto di Kami. Le Yokai sono indispensabili al color; qualcosa ho già fatto, ma sono tante e non riuscirò a finirle tutte in tempo breve. Quindi se farai il GM ti consiglio di girare un po’ per la rete per vedere i pazzi mostri giapponesi.
Ricordate anche che un fantasy nipponico deve prevedere una società rigidamente divisa in caste. Piccoli villaggi di contadini, grandi città portuali, mercati, ex samurai senza padrone ora briganti, signori feudali, ecc.
In teoria ci sarebbe anche da rivedere qualcosa dei fronti, ma come con le yokai, non so se riesco in tempo. In ogni caso va bene anche così.
Ricordati che gli avversari più interessanti sono:
Streghe yokai (magari Kitsune)
Artisti marziali impazziti (prendi spunto da personaggi come Akuma di Street Fighter)
Daimyo feroci e dispotici che vogliono ampliare i loro domini.
Spiriti della natura diventati pazzi per colpa degli umani che distruggono il loro habitat.
Luca Maiorani potresti integrare questo post con qualche informazione in più e farne una sorta di introduzione #DWGiappone. Tipo elementi fissi e caratterizzanti dell’ambientazione ed immaginario nipponico
sub
Saverio Porcari sembra il titolo di un saggio di antropologia o.O
Paride Papadia se le usate poi fammi sapere. Segnati cosa va e cosa non va.
Sull’ultima riga di Luca direi che Mononoke va benissimo, magari un po’ più cupo (se possibile)
Si Mononoke è uno spunto ottimo