Qual è la vostra opinione sulla seconda edizione di DW di Narrattiva?
Io trovo abbastanza fastidioso aver finanziato un libro che è stato fatto uscire in fretta e furia per poi sentirmi dire: ma ora lo facciamo meglio.
Devo ripagare per avere l’editing?
Spero ci sia qualcosa in programma per i sostenitori della prima ora.
eeh
Essendo in parte coinvolto nella prima operazione (anche se solo come aiutante esterno), esprimo un parere “leggero”. Un certo numero di segnalazioni fatte al tempo non è stato utilizzato (forse per problemi di tempi stretti e/o per la – comprensibile – decisione di andare avanti con determinate scelte di traduzione/adattamento). Da semplice master e giocatore di DW, io ADOREREI che Narrattiva distribuisse gratuitamente quanto meno il PDF della 2a edizione a tutti i suoi iniziali sostenitori.
Se c’è il timore di pirateria (fondato, infondato? Tanto D.W. si trova comunque online gratuito in italiano, essendo C.C.), potrebbero sempre dare il PDF dopo un paio di settimane che sono andati in distribuzione i manuali cartacei (a proposito, ma li faranno, per questa seconda edizione? Io non sono al corrente dei dettagli del progetto).
NOTA: modificato il post per chiarire meglio alcuni punti…
mhm….
Narrattiva?
Alessandro Gianni ?
Andrea Parducci quello che ho letto era legato alla ricerca di nuove classi da inserire, in post su g+.
Scusate, ma non riesco a trovare un annuncio ufficiale sulla seconda ed., a parte il post del buon Ezio.
Avendo “subito” una situazione analoga con la settima edizione di Warhammer 40K, a meno di due anni dalla pubblicazione della sesta, l’operazione mi lascia quanto meno dubbioso, perché non ne capisco il motivo. D’altro canto, SE con una aggiornamento, ci si decide ad inserire una parte del nuovo materiale (che è una MONTAGNA), la cosa comincia ad avere senso.
Diego Minuti a mio personalissimo parere non c’è alcun materiale nuovo che merita di essere inserito all’interno del manuale “base”. Uno dei plausi che si può fare a Narrattiva è quello di aver integrato la “Guida a Dungeon World” che si trova gratuita come PDF in giro all’interno del manuale base.
Narrattiva (o chi per essa) potrebbe imbarcarsi nella produzione di un sourcebook con materiale nuovo (ad esempio una traduzione di Grim World, oppure una sorta di Compendio che raccolga alcune Classi aggiuntive di qualità), ma questo sarebbe un altro tipo di progetto.
L’unica cosa importante a mio parere riguardo il manuale base sarebbe appunto farne una versione “riveduta e corretta”.
Riguardo il post di Ezio, è proprio quello che ci sta facendo fare elucubrazioni in merito ad una possibile riedizione del manuale base! Da quel che si capisce finora, NON conterrà alcune classi extra che invece erano presenti nella “prima” versione italiana (probabilmente toglieranno rodomonte, stregone e sciamano, che non erano parte del manuale originale) e aggiungerà qualche altra classe (fatta ad hoc? tradotta?)
Andrea Parducci è stata fatta una call for proposals (prima dell’ultimo post di Ezio) agli autori di classi (in inglese) per proporre le loro classi, quindi dovrebbero inserire un gruppo di (quattro?) classi extra come nuovo materiale.
Io penso che più che materiale nuovo (ci sono delle cose interessanti in giro, ma molti sono più esperimenti che materiale pronto alla pubblicazione), sarebbe utile espandere la guida con esempi di gestione delle mosse dei personaggi e delle mosse meno “immediate”.
Ma questo andrebbe scritto appositamente.
ma magari se tagghiamo Ezio Melega puó dirci di piú? ^^
A mio parere, invece, si potrebbero integrare Mounted Combat, alcune classi nuove (come già dicevate), dungeon starter, o addirittura il nuovo supplemento sul combattimento di massa, che deve ancora uscire. Si potrebbero anche infilare alcuni estratti di Inverse World. Ma sono solo ipotesi mie
Le copie rimaste della prima edizione sono una manciata e, con l’attuale ritmo di vendite sul sito, è probabile che materialmente non ne arrivino a Lucca. La ristampa è quindi necessaria per una mera questione di numeri.
I dettagli per la seconda edizione ancora sono in fase di definizione, quindi siete invitati a prendere quello che verrà detto con un certo “beneficio di inventario”. Ovvero: le linee guida dovrebbero essere ragionevolmente queste, i singoli dettagli li stiamo decidendo in questi giorni.
Sarà un’edizione “pocket” in stile con quelle tradizionali Narrattiva, senza diversi materiali del kickstarter e con qualcosa di aggiunto. E’ in un certo senso “tradizione” in editoria che alla prima edizione in cartonato ne segua una “tascabile”.
L’idea non è quella di dire “lo facciamo meglio” ma “lo facciamo diverso”.
Mentre lo spirito della prima edizione era “facciamo un manuale alla D&D”, questo sarà “facciamo un manuale alla Narrattiva”. Presumibilmente questo significherà che la seconda edizione sarà un poco più “manuale tecnico” e un poco meno “libro di illustrazione”.
La prima edizione sarà quindi sempre una versione “unica”; per essere chiari, non ci saranno altre edizioni cartonate, né tanto meno con titolo dorato. L’edizione Kickstarter mantiene quindi tutte le sue caratteristiche di edizione limitata, irripetibile e “più prestigiosa”, anche per riconoscere il valore del contributo di chi ha partecipato all’iniziativa. Senza di loro non ci saremmo mai potuti permettere un’edizione simile.
A livello commerciale, l’idea è che per chi compra allo stand e si presenterà con il manuale prima edizione ci sarà uno sconto (con un metodo simile a quanto fatto per la seconda edizione di Cani nella Vigna, in cui il manuale veniva “annullato” con un timbro). Presumibilmente ci sarà anche un qualche tipo di offerta per chi acquistasse DW + la seconda novità che porteremo a Lucca, ma questo è ancora tutto da definire.
Michele Gelli per prima cosa, non tutti quelli che hanno la prima edizione verranno a Lucca, quindi non potranno accedere a questa promozione. Tra l’altro, è possibile comunicare con i finanziatori del kickstarter anche dopo la fine del kickstarter, cosa che avrebbe potuto essere usata per informare e chiedere opinioni.
Secondariamente, io personalmente, e voglio credere anche altri, ho finanziato il progetto per rendere DW più accessibile in Italia, e per avere un manuale da avere al tavolo per giocare, non per avere un volume “più prestigioso” che però ha un formato scomodo, una bassa leggibilità a causa della scelta cromatica, e editing e correzione di bozze fatti alla meno peggio.
.edit.
Ovviamente, il riscontro dei finanziatori iniziali poteva essere fatto prima, pur senza rinunciare in alcun modo a salvaguardare gli interessi economici del progetto.
/sub