Per la sua origine di gioco di azione/avventura, DW non ha mosse “politiche”, cioè mosse analoghe a parlamentare, ma tese a gestire le interazioni con le masse di ascoltatori, e/o le trattative diplomatiche (che hanno ricadute molto più a lungo termine di quello che normalmente viene inteso in un parlamentare). Ovviamente, si potrebbe lasciare tutto alla fiction, ma in pratica questo renderebbe i risultati principalente una decisione del master.
Per caso qualcuno ha espanso questo aspetto, o ha importato delle mosse da altro *W?
Beh, tieni conto che parlè lo puoi usare anche su più PNG se nella fiction la loro posizione è la stessa. In poche parole, se sto convincendo l’ordine dei paladini a scendere in guerra, posso comunque tirare parlè per farlo anche se sono più di uno.
Sì, vero. Ci sono due cose che non mi convincono completamente, però:
– ho sempre visto parlamentare come una mossa per convincere rapidamente a fare qualcosa, e non come una mossa il cui successo implica che tu abbia cambiato le idee dei png cui offri la leva. magari è una mia interpretazione
– per una cosa che implica dei risultati a lungo termine, trovo più convincente avere una mossa che prevede di spendere delle prese per una serie di risultati, o un elenco di possibili vittorie tra cui scegliere. Si/Dammelo subito/No è un po’ rigido nel caso si voglia dare più peso a risultati delle trattative.
In realta è solo una questione di quanto peso si voglia dare alle trattative.
Non è che ne cambi le convinzioni profonde: i paladini non crederanno che la guerra sia lo strumento prìncipe di giustizia, a meno che questa non fosse già la loro filosofia. Ma ricordati che per usare parlè devi avere una leva valida e la validità della leva è decisa dal GM, che conosce le vere motivazioni e convinzioni dei PNG.
Per cui se, per esempio, vai dai paladini e gli porti le prove del genocidio che il Barone Adamal sta svolgendo, beh, questi potrebbero scendere in guerra contro di lui per fermarlo anche se, generalmente parlando, evitano la guerra.
Post di 20 righe mangiato! Uff.
Dagli esempi nel manuale, mi è sempre sembrato che il parlamentare sia usato per gratificazioni quasi immediate e che non abbiano grandi ricadute sui png. Una guerra mi sembrava una conseguenza eccessiva, ma per come la poni tu, più grossa la leva, più grosso il risultato.
Il tuo esempio esemplifica il secondo requisito che proponevo:
I paladini possono essere convinti a vari livelli, e possono decidere di darti aiuto a vari livelli.
Possono ritenere che la guerra aperta non sia sostenibile e decidere di interferire con il genocidio, possono darti la metà delle truppe che ti servono perché tanto possono dare senza venire meno ai loro doveri, possono decidere che il modo corretto di procedere richiede il permesso del Duca Zento, ecc.
Le gradazioni di parlamentare sono solo tre, e in pratica, sarà il master a decidere il “grado di successo” vero sulla base della sua preparazione. Vedrei meglio in questi casi una mossa che permette ai giocatori di scegliere quale è il risultato più importante da ottenere e a cosa rinunciare. E magari già esiste…
Normalmente funziona così: tu gli dici cosa vuoi e gli spieghi perché dovrebbero dartelo. Tiri: con 10+, te lo danno; con 7-9, te lo danno, ma vogliono che tu scenda a patti su qualcosa di concreto, qui ed ora; con 6-, il GM fa una delle sue mosse (possibilmente dura) a sua completa discrezione.
Se i paladini non scenderebbero mai in guerra totalmente e con tutte le truppe, non c’è leva che tenga. Non è un parlè: il GM fa una delle sue mosse morbide. In questo caso opterei per un offrigli un’opportunità, con o senza un costo.
Una cosa di questo tipo:
«I generali dell’ordine si consultano e vi propongono di darvi metà degli effettivi di cui dispongono in questo momento, ma chiedono che non venga concesso nessun bottino per nessuna ragione: quello che voi e l’esercito dovrete fare sarà sconfiggere il barone senza che nessuno si dia al saccheggio. Cosa gli rispondete?».
Chiaro come sempre. Però ribadisco quello che ho scritto nel post iniziale: se la politica ha un peso rilevante nella campagna, sostanzialmente il DM sarà costretto a dover prendere spesso decisioni che impattano la campagna a lunghissimo termine, probabilmente molto più delle scelte dei giocatori stessi, e se la campagna dovesse prendere questa piega, sentirei la necessità di una alternativa.
Resta il fatto che fare delle mosse personalizzate per espandere il gioco in quella direzione è assolutamente possibile.
Nei miei post di sopra stavo semplicemente cercando di spiegare come e perché quella situazione è gestibile anche senza mosse personalizzate. Penso che possa dare una mano anche se hai intenzione di scrivere delle mosse personalizzate mirate.
Infatti ho letto con molta attenzione le tue risposte, che come al solito meriterebbero di andare accumulate in una FAQ dal nome “Ah, ma allora è così semplice gestire questa situazione in DW ?”, da allegare come appendice al manuale…
Sono solo sorpreso che non sia già stato scritto qualcosa di più specifico dal momento che è un aspetto del gioco che tendenzialmente si presenta facilmente e spesso.
In generale non amo le mosse custom 🙂 un’alternativa potrebbe essere un risultato diviso in “step”.
– i paladini decidono di inviare qualcuno ad investigare a meno che il personaggio non porti una prova (parlé)
– i paladini prima di scendere in campo inviano degli esploratori per verificare le effettive difese ed eventuali influenze mistiche/demoniache a meno che il personaggio non lo abbia già fatto e ne abbia le prove (parlé)
– i paladini devono avere l’appoggio di X per evitare problemi con Y (sotto-avventura ?, parlé con Y ? o con X in modo che accetti il rischio di contrariare Y?)
… etc
un po’ come contro i draghi, se il nemico è grande le sfide vengono spezzettate