Buonasera a tutti, da tempo lavoro ad una ambientazione personale, come immagino facciano molti master.

Buonasera a tutti, da tempo lavoro ad una ambientazione personale, come immagino facciano molti master.

Buonasera a tutti, da tempo lavoro ad una ambientazione personale, come immagino facciano molti master. Ultimamente, ispirato proprio da DW ho pensato di renderla fruibile tramite un sito e, perchè no, pubblicarla successivamente. Ho letto alcune ambientazioni tipo Eberron, Forgotten Realms, oltre che Warhammer Fantasy, e credo di avere ben chiari i vari aspetti che possono servire, ma un dubbio mi assale. Sono le regole che si adattano ad un’ambientazione, oppure dovrei adattare l’ambientazione alle regole? E in questo caso, quanta libertà mi lascia DW e a cosa dovrei stare attento? Ho sentito parlare di Inverse World e Adventures of Dungeon Planet, ma non li ho letti. Potrebbero aiutarmi oppure condizionarmi?

13 pensieri riguardo “Buonasera a tutti, da tempo lavoro ad una ambientazione personale, come immagino facciano molti master.”

  1. Sub. Domani ti rispondo con calma e bene, l’argomento è interessante. 

    Intanto ti dico che Inverse World è un ambientazione fatta da dio, non solamente perché è intrigante e figa, ma perché lascia spazi bianchi e dà domande a cui saranno i giocatori (in fase di creazione, giocando) a rispondere. Il grosso viene creato mentre si gioca. 

  2. Ciao.

    Le procedure di DW, sopratutto tutto il worldbuilding iniziale, si adattano poco a ambientazioni prefatte.

    Nel senso che l’ambientazione viene creata mentre si gioca, mano a mano, seguendo il flusso di gioco.

    Inverse World è semplicemente un gioco (con classi dedicate in aggiunta a quelle di DW) che mette alcuni paletti iniziali (il sole al centro del mondo, la gravità verso il basso, le isole volanti incantenate, la pioggia che “sale dal sole” e porta informazioni, le tre razze ecc ecc).

    Se hai in mente una tua ambientazione dettagliata probabilmente ci sono giochi che la valorizzano meglio, tipo il FATE.

    Daniele Di Rubbo Luca Maiorani 

  3. Concordo con Simone. Ho sempre avuto difficoltà a “costruire” qualcosa per DW fuori dal tavolo; si deve essere bravi a scrivere le classi e le mosse, altrimenti ti ritrovi a giocare a DW con un’ambientazione prefatta (che tra l’altro rema contro le regole del gioco).

  4. Allora, con il mio gruppo abbiamo “importato” la vecchia campagna di Warhammer in DW…con risultati altalenanti. Nel senso che ci stiamo divertendo tantissimo (ma davvero tantissimo), ma ad ogni sessione che passa ci rendiamo conto che il gioco ne perde, e non poco.

    Di sicuro finiremo la campagna (ormai ci siamo troppo appassionati), ma dopo si parte da 0 come da manuale…

    L’unica cosa che sto valutando e’ se fare o meno una sessione light a Microscope per fissare alcuni paletti comuni, stile Inverse World…

  5. Interessante Microscope! Non ne conoscevo l’esistenza. Quello che ho in mente è proprio una linea guida con di paletti: alcune razze presenti, alcuni luoghi conosciuti, come si immagina la magia, a che punto è la tecnologia diffusa, alcune leggende e personaggi famosi. Il resto è appannaggio di master e giocatori. Luoghi inesplorati a gogo, culture di cui si conosce solo il nome o un tratto distintivo, dicerie dei mercati…insomma spunti per creare le proprie campagne e i propri pg. Vorrei mantenere tutte le classi base, aggiungerne qualcuna specifica e adattare solo le razze.

  6. Si, ed è pure un processo condiviso tra chi sarà il master e coloro che saranno i pg…potrebbe essere utile appunto per creare un vago retroterra condiviso che manca nelle ambientazioni, sia in quelle inventate dal master e “imposte” ai pg, si in quelle create coralmente da tutti come in DW…

    Peraltro non mi ricordo se gli autori di DW o di Microscope lo consigliassero come “antipasto” a DW stesso o se ci fosse stato scritto un qualche articolo tempo fa…

  7. Dai vostri commenti mi pare di capire che per non creare limitazioni ai giocatori dovrei mettere solo delle linee guida su cosa esiste di certo in una data ambientazione e come funziona una determinata cosa (es. magia, tecnologia, ecc), senza definire per esempio la politica o le religioni nel dettaglio.

  8. Esatto.

    O meglio dettaglia alcuni punti fissi, ma preparati a lasciare il resto mobile intorno a quelli.

    Per intenderci: in DW ci sono gli dei? Sicuramente se c’è il chierico. Altrimenti non è detto.

    E se c’è il chierico:

    Magari sono morti e il culto è quello che ne resta.

    Magari non sono diversi dagli uomini ed è la tua fede il loro a darti potere

    Magari sono luoghi fisici.

    Magari hanno loro reami divini, in un altro mondo o nello spazio.

    OK?

    C’è un dio, da qui cosa sia è tutto da vedere.

    Detto questo: io non ti consiglio niente. Sei tu l’autore del tuo gioco. Sei tu che sai cosa vuoi e cos’è importante per te.

  9. Giuseppe, arrivo un pò tardi, comunque ti posso assicurare che puoi giocare DW anche in modo molto più “tradizionale” di come è proposto. Non fai niente di male. Coi miei gruppi abbiamo fatto diverse campagne, ambientate in setting ben precisi (in particolare, Ravenloft ed Eberron).

    Puoi giocare alla grande, usando il tuo mondo, la tua “lore”, e ovviamente lasciare altri dettagli ai giocatori. Il classico esempio del “Master, conosco qualcuno in questa città?” “Non saprei, dimmelo tu”. O “Master, per ferire un Quori posso usare il mio Missile Magico?” “Tu cosa ne dici? L’energia magica è simile?”.

    Quindi vai così, usa DW per un’ambientazione già definita in buona parte. Io posso dirti che di certo ti conviene conservare lo spirito delle avventure molto “dinamiche”, non pilotate, creando solo situazioni, e PNG che hanno obiettivi, e lasciarli andare, vedere cosa accade, insieme ai giocatori. Questo è sicuramente più nello spirito di DW rispetto al “creare tutto il mondo insieme ai giocatori”.

  10. Oltre a tutto quello che ho già scritto, ti do un unico altro consiglio. Modifica i Legami scritti sulla scheda, in modo da avvicinarli all’ambientazione che stai introducendo, e rispetto al tono che vuoi in gioco.

    Ad esempio, se inserisci un Legame che dice “_______ ti ha salvato dall’attacco di un Lord Vampiro”, puoi “pilotare” la storia, perchè le domande ovvie che poi andrai a fare ai PG saranno “Chi è questo Lord Vampiro?” “Lo conoscete?” “E’ possibile sconfiggere un Lord Vampiro?” ecc.

    Oppure, se metti un Legame “Ho tradito _____ , vendendo informazioni su di lui ad un Signore degli Schiavi”, ecco che introduci un grosso intrigo e conflitto nel gruppo, se è quello che cerchi.

    Al contrario, se ci sono solo Legami come “Amo _________ dal profondo del cuore, ma non sono mai riuscito a confessarglielo” otterrai un altro tipo di partenza.

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