Domani sera ho in programma una sessione di gioco con quattro neofiti (sia di DW sia dei giochi di ruolo). Consigli, opinioni, “machitelofafare”?
Domani sera ho in programma una sessione di gioco con quattro neofiti (sia di DW sia dei giochi di ruolo).
Domani sera ho in programma una sessione di gioco con quattro neofiti (sia di DW sia dei giochi di ruolo).
Dopo te lo scrivo (intanto reminder). 😉
fai il master domani pomeriggio in Hangoust con me e Simone Bonavita Daniele Di Rubbo così imparo qualche cosa? ehehe 😀
Io penso di non essermi mai trovato così bene con neofiti quanto con dw. Davvero, basta seguire il manuale alla lettera! Tempestali di domande, spiega solo i fondamenti del gioco (siete avventurieri, si gioca per questi motivi, fiction first…). Leggiti bene l’appendice Teaching the Game! (c’è in ita? Boh?)
Massi DelBono mi dispiace ma non posso: ho già parecchi impegni e non posso giocarmi anche il pomeriggio se no non concludo più niente. 🙁
In italiano l’appendice di cui parla Alessandro Gianni è presente da p. 246 in avanti. Fondamentalmente spieghi al premessa del gioco, illustri i libretti e glieli fai creare fino ai bond. Nella prima fase non fai altro che rispondere alle loro domande e segnarti delle curiosità che chiederai loro più avanti. Finite le schede gli fai fare la presentazione e gli fai dare i bond; nel frattempo ti segni altre domande. Poi fai tutte le domande. Ho visto che fare le domande alla fine aiuta a non soffocare i giocatori mentre stanno facendo ancora la scheda e a non tarpare le ali su alcune idee, ma a volte ti devi regolare sul gruppo e fare domande in corso d’opera, se vedi che non sono molto prolifici.
Poi segnati i loro allineamenti, pensa a dove possono essere, perché (se no chiediglielo, ma è una caduta di stile; sei il GM: prenditi le tue responsabilità!), guarda tutte le mosse o le parti di scheda che per te possono essere una bandierina di quello che vogliono e pensa ad una situazione in cui puoi metterle tutte (o comunque la maggior parte). A quel punto avrai una situazione esplosiva e carica dalla quale difficilmente potranno uscire disinteressati: sbatticeli dentro con qualcosa che sta per succedere qui e ora. Se metti un combattimento che sia un solo avversario medio-forte oppure pochi avversari insignificanti (fottitene delle tag “di numero” dei mostri e sottodimensiona i gruppi se sono orde o gruppi, perché il primo combattimento deve essere rapido e piccolo, se no ti impantani tu e loro; non sapete ancora bene le regole. Allo stesso modo, evita di mettere il Drago dell’Apocalisse, se poi non lo sai gestire). Ricordati di mettere un tesoro, parti del mondo da esplorare e un mostro palesemente più forte degli altri; uno che tira le fila. Così sono tre PX regalati a fine sessione e vai verso il fulcro del gioco, che è fare queste tre cose.
Ora ho scritto di fretta e sono stanco, ma spero di averti dato qualche buon consiglio.
Antonio quante volte hai fatto da GM a DW prima d’ora?
Ho gestito un paio di sessioni con un solo giocatore e una piccola campagna (5 sessioni) con due giocatori.
La sessione è stata rinviata a domani. Conto di portare mio fratello negli oscuri meandri di DW e di farcelo rimanere a lungo (Giovanni Vinci e Simone Costantini conoscono già l’inspiegabile ritrosia del mio consanguineo nei confronti dei giochi di ruolo).
ok…
aiutali a visualizzare i loro PG, ma digli di non pensare a nulla prima.
I loro background, le loro ambizioni è meglio se emergono dalla fase dei legami.
Non so se già usi questa tecnica…ma se non la usi a coordinare quattro giocatore è dura, sopratutto se vengono da D&d come l’ho visto spesso giocare.
Mi hai dato un’ottimo consiglio per quanto riguarda background e legami. In realtà sono 4 giocatori completamente nuovi, si affacciano per la prima volta al mondo dei GDR.
ok…
io faccio così…compilo la lista dell’aspetto prima…
cerco di immaginarmi un PG figo che potrebbe piacermi sullo schermo o sulle pagine di un fumetto.
Magari penso a qualcosa di bello (il Barbaro che sto giocando è coperto di vestiti fatti di Sete pregiate e di gioielli proveniente da svariati luoghi…a un certo punto ho detto “credo sia un principe…o magari ci si spaccia…”
Quando ho messo i simboli di terre che ha visitato ci ho messo tre pietre del calore provenienti dalla Valle della Notte Eterna (e contenute in tre diversi sacchetti fatti con la pelle di un Igniosauro), e un fiore di cristallo rosso, pegno d’amore di una delle dame di corte del palazzo sommerso.
Non ho la più pallida idea di cosa siano quei luoghi. Il GM non ha fatto domande…per ora sono lì…pesci troppo grossi per venir tirati subito a galla. Ne io ne il GM ci stiamo lavorando per ora…sarebbe barare…ma i confini di quei luoghi sono lì sulla mappa…e presto o tardi entreranno in gioco.
Quando il GM mi ha chiesto dov’era la mia terra io ho risposto “le isole del sole…fluttuano nel cielo…”
più avanti il Druido mi ha dato il Legame “gli spiriti mi hanno detto di un grande pericolo che segue Shar”
il GM chiede a me “qual è questo grande pericolo?”
E io, inventando su due piedi “la guardia reale degli Uomini Vulcano”
il GM “e perché ti seguono?”
io ci ho pensato un attimo…e poi “ma certo, sono davvero il principe delle Isole del Sole. Finché sono su non hanno molte possibilità, ma ora che i miei piedi toccano il suolo vogliono approfittarne”
I nostri rapporti tra di noi (io che voglio aiutare il guerriero…il guerriero che mi tira fuori da casini sociali…il druido che in sostanza ci fa da mentore a entrambi…) sono venuti fuori dalla creazione dei Legami, influenzando una certa parte del nostro passato…grazie a questo è come se noi tre fossimo già in cammino insieme da un pò…
poi io ho fatto un PG giramondo e in cerca di Fama, Gloria e Piaceri terreni…posso fare amicizia con qualcuno anche solo perché mi piace farci a cazzotti insieme…ma in genere non fare troppe domande prima, non farsi troppi viaggi mentali prima (ragionare per immagini e per “concetti fluttuanti”, non per “archi narrativi”) è praticamente indispensabile.
Preziosissimo, Simone, davvero. Mi sono reso conto che anche io spesso procedo proprio così.
è dagli esempi pratici che si capisce come si gioca. =P
simone è davvero bello leggere quello che scrivi! bravo! e molto utile davvero
fertilizzatemi l’ego, forza. XD
Prima sessione andata.
Ho presentato il gioco, ho spiegato brevemente le mosse base e poi ho mostrato loro i libretti. Luca ha scelto un classico ladro umano, Pox. Antonietta si è innamorata perdutamente di un’elfa spadaccina di nome Celeste. Simone, invece, ha scelto un monaco di nome Colui che attraversò i Tre Regni.
Mi sono ritrovato dunque a gestire una sessione con due classi completamente nuove, per me. Ho fatto domande su domande e così ho scoperto che il ladro Pox è riuscito a fuggire da un’isola misteriosa dove era stato segregato per anni da pirati feroci. Una zattera di fortuna e poi, dopo un nubifragio, a nuoto fino al piccolo porto elfico di Codrox (dove vive la spadaccina Celeste). Celeste lo ha nutrito e curato, poi gli ha consigliato di recarsi al vicino monastero di Chen-Li (dove vive il monaco Colui che ecc ecc.) per trovarvi rifugio e per scampare alla sicura retata da parte dei malvagi pirati.
La sessione è iniziata con i tre personaggi all’interno della fitta foresta che separa il villaggio di Codrox dal monastero di Chen-Li: il sentiero si interrompe bruscamente e davanti ai personaggi si stende una radura. La neve, che nel fitto della foresta ha trovato resistenza, qui si deposita formando un fresco e soffice pavimento bianco, interrotto qua e là da grosse orme. C’è qualcosa che non va e i personaggi non tardano ad accorgersene (con un tiro di Percepire la Realtà). Immediatamente dai cespugli una grossa ombra si scaraventa verso Celeste (mostro loro una minaccia in avvicinamento e chiedo al monaco “ti accorgi prima degli altri di quest’ombra… cosa fai?”); Colui che ecc ecc decide di frapporsi tra Celeste e la bestia, riesce ad afferrare il grosso lupo per il collo e lo espone all’attacco letale di Celeste (la quale, tra l’altro, fa un’ottima figura grazie al suo compagno – così come suggerito dal legame tra i due).
Altre ombre si addensano al di là dei cespugli e Celeste decide di fare un giro per la radura, mostrando agli altri lupi in agguato la carcassa del compagno morto (facendo leva e riuscendo a spaventare gli animali).
Dopo alcune peripezie, i tre giungono alla città di Codrox (dove il Governatore li aspetta per discutere la delicata questione del fuggitivo Pox). Da lontano Celeste vede nuvole di fumo alzarsi dalla città e corre a perdifiato seguita dai compagni. La città è completamente carbonizzata, non vi sono né morti né feriti, né tantomeno superstiti. È come se la popolazione si fosse dissolta nel nulla. Il monaco si accorge di un anello oscuro intorno alla città, Rivela Conoscenze e scopre trattarsi di un rituale che è il marchio di fabbrica di un ordine monastico avverso al suo, la Scuola di Thai-Lin. Sa per certo che varcare l’anello ed entrare in città li esporrà a un grosso pericolo. Sono lì a chiedersi cosa fare (e a guardare me, dunque tocca a me!) quando il pianto di un bambino rompe il silenzio.
Celeste si precipita, Pox la segue, Colui che ecc ecc invece rimane al di qua del cerchio (impaurito, sfoglia i suoi libri per saperne di più).
Celeste trova una casa risparmiata dal fuoco e, all’interno, il bambino. Nero (come fosse ricoperto di carbone, come se fosse FATTO di carbone spento), dai lineamenti orcheschi ma con occhi di un grigio chiaro, tipici degli Elfi. Il bambino è sano, all’apparenza. Celeste è decisa a portarlo via dall’inferno di fumo e fiamme, Pox si fida poco e non la trova una buona idea.
Un corno suona per un interminabile minuto e sembra provenire dal mare.
Fine sessione.
Un pò di impressioni?
Ti è stato difficile gestirla?
Si sono legati bene tra loro?
Come ti sembravano i giocatori? Divertiti? Partecipi?
Ci sono stati intoppi di qualche tipo?
Si sono divertiti tantissimo, tanto che mi hanno detto “eh ma tu ora torni a Roma e dobbiamo continuare tra un mese!”. Intoppi direi di no. In alcuni casi ho dovuto precisare i loro compiti e i miei, ma poi è filato tutto liscio. Si sono legati benissimo e si coprivano le spalle a vicenda. Insomma, non me l’aspettavo ma sono riuscito a gestire la sessione facilmente.
si, oltretutto io delle classi nuove non sempre mi fido. =P invece pare andato tutto ok.
In che senso ogni tanto dovevi precisare i loro compiti?
che bellezza … spero di riuscire un giorno a giocare…
Spesso tendevano a sostituirsi a me per quanto riguarda la gestione del mondo circostante. Tipo “gli mostro il loro compagno morto, dunque hanno paura”. E io “no, aspetta, questa mi sembra una leva, devi tirare”.
Beh, andrebbero bene per giocare Polaris. In alcuni giochi quel genere di dichiarazioni non solo sono accettate, ma se non le fai non riesci a giocare. XD
Si, ma a Polaris poi si mettono a dire “cerco di ucciderlo” e fesserie del genere. XD
È solo perché la maggior parte dei giocatori è abituata a giocare in giochi in cui cerchi di fare le cose e non dichiari che le cose accadono e quelle accadono (tant’è che poi in Polaris c’è il problema del “L’ho detto, ma non volevo davvero che accadesse” che dà altri problemi. Ma non parliamo di questo).
Adesso preparo i fronti così tra un mese scaravento loro addosso un bel po’ di minacce. Però questo bambino di carbone me lo lascio così “fumoso”, voglio giocare per scoprire cosa succede.
“ma non era destino che accadesse” XD
Simone Micucci quella frase serve per costringere te a rimangiare la tua al costo della mia ultima, non per cancellare un errore in quello che ho detto io.
si, la confondo sempre con “questo non accadrà”.
Sono due frasi rituali che ho visto usare molto di rado in gioco.