scusate se vi tedio…

scusate se vi tedio…

scusate se vi tedio…

ma io non riesco a capire molte cose… premetto che appena posso cerco un hagout in modo da provare una sessione e capire meglio. ma per ora preferisco scrivere a voi.

diciamo che il mio obbiettivo sarebbe di provare a fare il master… mi piacerebbe davvero tanto.. ma lo trovo abbastanza difficile . cioè tutta questa facilità narrativa è disarmante.

mi spaventa l’improvvisazione estrema.. ho paura di cascare in vicoli ciechi o magari trovarmi interrogato senza aver studiato… con il gocciolone di sudore sulla fronte…

per questo sparo qui qualche dubbio…

..ho letto un po di vostri interventi..

ho letto un po dei fronti e ho capito in pratica come abbozzare la campagna con i punti chiave ecc.. presagi e roba cattiva x pg… ecc..

ma mi spaventa un po l’inizio di tutto.. si proprio il mettersi a tavolino guardaci nelle palle degli occhi… e ora?…

non capisco come il GM debba coinvolgere i giocatori nella costruzione dell’ambiente .

da quello che ho intuito, può capitare  situazione tipo questa?

GM: iniziate l’avventura all’interno di una stanza di un dungeon.

giocatore: come è fatta?

(.. ecco che da quello che ho letto il master potrebbe anche dire: )

GM: dimmelo te come è fatta???

(o roba simile?? … mi sembra di aver capito qualcosa del genere è vero? o mi sbaglio)…

oppure GM incontrate il conte Tal de tali? descrivimelo come lo immagini?? (è giusta anche questa??)

scusatemi se rompo le palle ma questo libro è davvero notevole… e penso che una volta capito bene sia fantastico!

che poi alla fine, chi ha giocato svariati rpg, ha giocato una sorta sempre di DW perchè non conosco nessuno che abbia mai usto tutte le regole come scritte (tipo gurps..o  affini) ma alla fine abbia limato sempre moltissimo… se no si impallava il gioco..

comunque … mi sta prendendo una voglia matta di avere il mondo dell’apocalisse 😀 … .

ciao ragazzi grazie a tutti della pazienza!!

 

12 pensieri riguardo “scusate se vi tedio…”

  1. Ti dico che alla fine io ho sempre visto che roba interessante viene fuori. 

    Per l’inizio pensa già ad una scena ben carica, non ad una semplice stanza. Pensa che a qualcosa che può succedere ai PG, in genere un attacco.

    Questo attacco potrà venire da qualcosa che i PG hanno tirato fuori mentre creano i personaggi

  2. guarda.. dire al giocaore “dimmelo te com’è fatta” non risolve i problemi… una volta che il giocatore ti descrive l’arredamento sei punto e a capo. Il punto del fare parlare i giocatori è quello di ottenere informazioni su cosa sia importante per loro, e fare in modo che ti forniscano materiale.

    Farti dire l’aspetto del PNG? Stessa cosa. Questi sono particolari che puoi inventare al volo, l’estetica può solleticare l’immaginazione dei giocatori, ma a te potrebbe non bastare. La stanza può essere spettrale o sfarzosa, il conte lugubre o bellissimo… fai tu. Farlo decidere ai giocatori non solo non da loro un vero potere sulla narrazione, ma potrebbe rivelarsi come una domanda “sterile” e darti l’impressione che “il gioco non funzioni”.

    Quindi “Com’è fatta la stanza” è una domanda che può tornare utile o meno. Es: il giocatore risponde “Le pareti sono ornate con lo stemma di un’aquila dorata” può darti qualcosa (a chi appartiene lo stemma? è un simbolo religioso o araldico? Quali creature lo potrebbero usare? Amici o nemici?).

     “è una stanza delle torture” va benissimo (specialmente se ci aggiungi un “Come ci siete finiti?”).

    Invece “Il pavimento è  fucsia” non ti serve proprio a niente. 

    “Chi sta urlando il tuo nome con rabbia dal fondo del corridoio, e perchè?” è una domanda che ti darà sicuramente qualcosa di più su cui lavorare.

    “Qual è la cosa che più desideri/temi/odi nella stanza, e perchè?” può andare.

    In definitiva: fai domande per soddisfare la tua curiosità e per ottenere risposte che la stimolino ulteriormente.

  3. Massi DelBono 

    poi ti rispondo (scusa per ieri sera, ma la mia ragazza mi ha fatto una proposta che non potevo rifiutare).

    Prima di risponderti io ti chiedo un favore:

    puoi postarmi qui due elenchi?

    1. L’elenco dei tre obiettivi

    2. L’elenco dei principi del GM

    non li ho sottomano e da lavoro non posso aprire il file.

    Se lo fai è più semplice.

  4. …e se non sai (tu GM) cosa fare e i giocatori non sanno cosa fare, vuol dire che devi fare una Mossa Morbida (chiedi un secondo per rileggerti l’elenco, nel caso, tipo: “mentre pensate se avete qualcosa di importante/interessante da fare, mi rileggo qui, ragazzi, datemi un attimo”).

  5. occhio però: prima di partire nella stanza del dungeon, tu avrai già sottomano un sacco di cose. Durante la creazione dei personaggi tu farai una marea di domande, tutte quelle che ti vengano in mente. Sui legami tra i personaggi sicuramente, sulla natura dei loro poteri, e ciò che viene costruito in base alle risposte porterà a porre nuove domande.

    Actual Play di una giocata recente molto bella:

    GM: mago, come funziona la magia, l’hai imparata da qualcuno, è una dote naturale, ce l’hai solo te…?

    Mago: l’ho studiata all’accademia di magia.

    GM: e dov’è l’accademia?

    Mago: ora è crollata a seguito di un assalto.

    GM: guerriero, chi può aver combattuto contro l’accademia?

    Guerriero: i barbarici popoli dell’est che tentarono di invaderci.

    GM: e da dove viene la tua arma prescelta?

    Guerriero: è stata riforgiata dalla lama di mia madre, morta in battaglia.

    GM: in battaglia contro i popoli dell’est ovviamente.

    Guerriero: sì, bello! E’ stata uccisa dal loro capo, che si chiama… Sfregio Rosso.

    Bardo: io comunque cantavo storie sul mago ben prima di incontrarlo.

    GM: che tipo di storie?

    Bardo: beh, è celebre come mago che viaggia nel regno aiutando chi ne ha bisogno.

    GM: quindi mago, tu hai combattuto attivamente contro i popoli dell’est?

    Mago: sì, anzi, ho guidato la linea difensiva che ha permesso a tutti di vincere la guerra!

    Bardo: e ora io sto scrivendo una ballata sulle sue gesta e per questo viaggio insieme a lui.

    Mago: ah vedi, tra parentesi, io ho messo che il bardo è destinato a coprire un ruolo importante negli eventi a venire, perché l’ho previsto.

    GM: ah sì? Che ruolo?

    Mago: beh, diventare re ovviamente!

    Guerriero: si spiega allora perché ho giurato di proteggere il bardo!

    Da qui è andata in scioltezza e la prima avventura è consistita nel recuperare lo Scettro della Giustizia, impugnabile solo da coloro destinati a salire sul trono dei popoli liberi, posto che non viene occupato da parecchio tempo. Verso la fine dell’avventura:

    Mago: dài bardo, vai a prendere lo scettro.

    Bardo: siamo sicuri che non mi succederà niente?

    Mago: fidati di me.

    – il bardo va e impugna lo scettro –

    Bardo: gm, che succede?

    GM: dimmelo tu. Sei destinato a riunificare tutti i popoli liberi sotto il tuo regno o no?

    Bardo: mmmhhbbb… Sì!

    GM: allora mago, dicci che succede!

    Mago: beh, la sensazione che provi è di trovarti al momento giusto nel posto giusto, di stare adempiendo al tuo destino.

    GM: oh sì! Ciò che è scritto nelle stelle e la realtà combaciano perfettamente in questo istante!

    Bardo: wow!

  6. Beh, abbiamo imparato anche noi, eh, non si nasce gia’ istruiti 🙂

    per la maggior parte, si tratta di fidarsi del gioco: fidati che faccia davvero quello che ti promette, e fidati abbastanza da fare quello che ti dice di fare, anche se magari anni passati a giocare in modo diverso ti dicono “ehi, ma cosi’ non e’ come facciamo di solito, devi avere tutte queste cose sotto controllo da prima!”

    Certo, non c’e’ solo quello, e’ una logica un po’ diversa da capire, e siamo qui apposta per darti una mano quando ti vengono delle preplessita’. Ma innanzitutto, non aver paura: il gioco funziona, e se farai come ti dice, sara’ una figata! 🙂

  7. ma sopratutto DW (come molti altri giochi) non è un carillon. Non basta girare una manovella.

    Ci sono un sacco di piccole tecniche un sacco di piccole opzioni, un sacco di piccole levette.

    Mano a mano che prenderai pratica diventerai sempre più bravo. L’inizio comunque ha una curva di apprendimento molto elevata.

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