Che mosse mi consigliate per rendere un granchio alto otto metri spaventoso?

Che mosse mi consigliate per rendere un granchio alto otto metri spaventoso?

Che mosse mi consigliate per rendere un granchio alto otto metri spaventoso? A parte l’armatura, e il fatto che sia otto metri, ovviamente.

32 pensieri riguardo “Che mosse mi consigliate per rendere un granchio alto otto metri spaventoso?”

  1. Mostrare una foto ai giocatori con dettagli ravvicinati del suo apparato masticatorio.

    Descrivere come si muove “a scatti” in modo alieno.

    Non dire “è alto 8 metri” ma dire “con una sua chela afferra un cavallo facilmente e lo trancia in due senza sforzo. L’urlo della povera bestia è raccapricciante, ma si smorza subito, perché il cavallo si spacca il cranio sulle rocce, cadendo dall’altezza a cui lo ha sollevato… dopodiché inizia a pasteggiare con le interiora del cavallo (vedi foto precedente)”.

    Vedi anche l’articolo mio e di Michela Da Sacco qui:

    http://www.internoscon.it/pdf/INC_Book_2013.pdf

  2. Non serve alcuna mossa per renderlo spaventoso, se il mostro ha la tag “terrificante” basta descriverlo(“un drago da 16pf” tradotto in mondo sotterraneo 1 può aiutarti a comprendere la gestione dei mostri in DW ).Le mosse servono solo per fargli fare delle cose speciali e specifiche, Penso che vedere un granchio di 8 metri sia sufficiente per instillare la certezza “ci serve una barca più grossa”(cit)

  3. Simone Bonavita  ho letto quell’articolo, che non risolve il problema dei 16 PF. Il problema non è terrificante in fiction, il problema è terrificante come efficacia

    A meno che il GM non rifiuti ai giocatori la possibilità di fare danno, i PF sono PF. Nell’esempio del famoso articolo, viene raccontato dei pochi danni fatti dai personaggi.

    Ok. Il danno (base) del guerriero nel mio gruppo è d10+d4+1, 2 perforante, questo se trascura di esporsi ed incassare l’attacco (+d6) , e senza che il bardo dia +1d4 con cacofonia terribile. Trascuriamo il sete di sangue che richiede un ulteriore attacco.

    quindi, la guerriera da sola può fare in un attacco 1d10+1d6+1d4+1, 2 perforante; media danni 12.5, ignorando due di armatura.

    Aiutata dal bardo (sempre che non prenda Vicious blast,+2d4), fa ulteriori 2.5 medi, arrivando a 15. In un attacco medio.

    Non fa fuori il drago in un colpo solo, in media, ma ha ancora il 18.65% di ucciderlo al primo colpo.

    Con il vicious blast, si arriva al 40.52%.

    Riassumendo, se in fiction il guerriero  riesce ad arrivare a colpire un drago, non importa come arrivi a riuscirci, ci sono discrete probabilità che lo sminchi al primo colpo.

    Non è facile far sentire in pericolo qualcuno che sa che può uccidere un mostro in un colpo solo.

  4. La questione è semplice (se sai il trucco), Paride Papadia .

    Tu stai affrontando la questione come la affronta un Final Fantasy, in cui un “attacco” è sempre lo stesso attacco, non importa se stai facendo un suplex ad un treno (come in FF6) o colpendo a pugni un “coso” alto 30 metri (FF7), lo fai e calcoli i danni…

    …la domanda che devi farti è “caro Guerriero, davvero pensi che caricarlo frontalmente e prenderlo a spadate su quelle chele grosse come un cavallo ognuna conti come Assalire?”

    Se provi a guardare della fiction di riferimento, l’epicità dei combattimenti non sta tanto nel numero di colpi che si scambiano i combattenti, ma in tutto quello che ci sta attorno (e i colpi a segno sono “quelli che contano”, di solito pochissimi).

    Quindi quel colpo che il mostro, per quanto enorme, subirà duramente sarà il colpo importante, quando il guerriero gli conficca la spada fino all’elsa in quella fessura del guscio altrimenti impenetrabile, rischiando di venire afferrato e quasi tranciato in due (perché immagino che un coso così grosso abbia un bel dado danno, e basta un 7-9 per subire danno).

    Se poi il party “fa squadra” e prende precauzioni (che so, prende al laccio una chela alla volta il mostro, con corde da nave da legare Sfidando il Pericolo a grossi alberi), l’epicità del combattimento sta tutta nelle manovre, sembre ad un passo da quelle chele, non tanto nel momento in cui “gli si conteggia il danno”.

  5. P.S.: non a caso i vari Final Fantasy rappresentano il combattimento in modo “astratto”: i personaggi sono liberi da “robette” tipo passarsi gli oggetti di cura, mettersi in posizione favorevole all’attacco, avere un’arma adatta (lo voglio vedere un guerriero ad abbattere un uomo-albero o una gelatina acida con una spada… o a pallonate come in FFX ! XD ), ecc. ecc.

  6. Mattia Bulgarelli

    Non posso affrontare la questione come final fantasy, visto che non l’ho mai visto in vita mia.

    1. Ho già detto “se riesce ad arrivare a colpire il drago”. Non è importante come lo faccia, o quanto ci metta, ma che riesca a mettersi in condizione di farlo.

    2. Taglia e spacca si attiva “quando attacchi un nemico in mischia”, punto. Non puoi dire a un giocatore che non può tirare taglia e spacca se riesce ad  attaccare in mischia, altrimenti non segui le regole. Non è una decisione del GM. Puoi chiedere di sfidare il pericolo per vincere la paura, ok, di sfidare il pericolo per arrampicarsi, di sfidare il pericolo per saltare, , ma se è in condizioni di attaccare corpo a corpo, lo può fare.

    Non sta a te negarlo, come mi è stato ripetutamente precisato, non è nelle prerogative del master.

  7. Sul secondo punto in realtà la situazione è più variegata: come si evince proprio dall’articolo del drago con 16 PF, se in fiction lo attacchi ma non è plausibile che si faccia nulla, la mossa non si attiva. Il quel caso un GM può dire ad un guerriero che fa ventodici d10 di danno che la mossa non si attiva, perché se prendi a spadate una scaglia di drago spessa 5 cm non gli fai danno, al massimo la graffi.

  8. Daniele Di Rubbo questo tipo di discorso è vicino al pixel bitching.

    Il fulcro del guerriero è che è in grado di combattere in modo sovrumano. Due perforante vuol dire che l’arma buca l’acciaio.

    Se non è stato stabilito precedentemente che in fiction i draghi (o qualsiasi altro mostro) sono invulnerabili se non si fa quella cosa specifica per ferirli, non consentire al guerriero di ferire il drago è togliere al guerriero il suo senso come classe.

    non puoi ferirlo == non puoi saperlo

  9. Taglia e spacca si attiva “quando attacchi un nemico in mischia”, punto.

    Ecco, il punto è proprio questo.

    Per “attaccare un nemico in mischia” devono esserci le condizioni di fiction per poterlo fare, esattamente come qualsiasi altra mossa.

    “sta arrivando un’onda di piena alta 10 metri!”

    “ci accampiamo”

    “???”

    “eh, la mossa per accamparsi non dice che non lo posso fare adesso, no?”

    Rigirando la frittata: se state giocando in un mondo in cui gli eroi sono così eroi che affrontare un granchio alto 8 metri (e largo come una chiesa, immagino) con una spada lunga 1 metro o giù di lì è perfettamente plausibile, va benissimo: il mostro verrà ferito (e/o ferirà gli eroi) perché quelle sono le condizioni della vostra ambientazione di gioco.

    E magari il Guerriero potrà anche buttare giù a spallate una quercia secolare e abbattere a calci portoni di acciaio, E ANDREBBE BENISSIMO, se è quello che volete.

    Tipo così, in questo video: http://youtu.be/-_ZeD40Rg8A

    Se invece volete dei rapporti di forza “più umani”, allora no, non lo fate: è la fiction che permette di attivare le Mosse, non il contrario.

    Apocalypse World lo spiega bene nei suoi due princìpi di base: “per farlo lo devi fare”, e “se lo fai, lo fai”.

  10. Paride Papadia quello che dici tu è giusto: deve essere chiaro in fiction. Stai pur tranquillo che appena metto in fiction un drago chiarisco benissimo che ha delle scaglie enormi e spesse dalla protezione magica. È una delle sue qualità speciali. Se invece lo descrivo come uni sfigato non mi metto a sindacare e probabilmente il guerriero va lì e lo sfonda con una spadata, ma non è quello il mio lavoro di GM.

  11. Mattia Bulgarelli stai mischiando il discorso generale (drago) con il discorso del granchio.

    Ti rispondo sul granchio così lo lasci perdere:

    La reazione al granchio gigante (paguro, effettivamente) è stata ok, è grosso, scappiamo (avevano combattuto i piccoli di taglia umana e si erano resi conto della pericolosità). Stavano portando delle casse, due dei personaggi  incespicano prima di riuscire a correre fuori dalla stanza (il passaggio era decisamente troppo stretto per il granchio), la guerriera che era rimasta a coprire la ritirata, si rende conto che non può colpire la testa o le parti meno dure del guscio del granchio perché è troppo alto, e decide di attaccare le zampe per farlo cadere da un lato. Sfida il pericolo per evitare di essere infilzata, riesce, attacca con violenza ( tag possente, devastante), non gli fa danno ma lo fa cadere da un lato. Il bardo tira fuori un artefatto pericoloso (martello magico) che dovrebbero eliminare, riesce a controllarlo e lo usa per colpire le gambe dall’altro lato. Il granchio finisce ad altezza suolo, la guerriera prende la mira e attacca l’articolazione della chela dal suo lato, facendo una marea di danni e rompendo l’articolazione (devastante). I punti ferita sono finiti (trascurando i danni sulle zampe), lo finiscono infilzandolo dalla bocca.

  12. Quello che state dicendo è che voi avete deciso che il drago è esagerato come Smaug nel film dello Hobbit, grande quanto un treno merci, e che il guerriero non è in grado di combatterlo, nonostante sia “Il Guerriero”.

    E’ una vostra scelta, a me pare molto diversa dall’orientamento del gioco in cui i personaggi sono tra i più grandi eroi del mondo.

    Daniele Di Rubbo 

    Le qualità speciali del drago by the book sono ali e sangue elementale, non l’invulnerabilità. Cioè distrugge tutto quello che tocca, non è invulnerabile (anche se armatura 5 è tantissimo, per un personaggio che non abbia perforante).

    Mattia Bulgarelli attaccare un nemico in mischia vuol dire cercare di colpirlo con un’arma quando è a distanza di corpo a corpo. Non ci sono sottili interpretazioni da dare, o un contesto più ampio. Se il guerriero ha un danno massimo di 15, medio di 9, 2 perforante, vuol dire che è in grado di ammazzare un orco con un colpo singolo senza problemi.

    Volete dire che per voi  il drago fa eccezione, perché è magico? Scelta vostra, e da discutere al tavolo.

    Però, decidere che tutti i mostri più grandi siano invulnerabili, perché sì, e aspettare che ogni volta i giocatori si inventino qualcosa di complicato per poterli danneggiare, è la versione DW del pixel bitching.

  13. No, momento, io non ho “deciso” un accidente perché non sto giocando col tuo gruppo.

    Se per il tuo gruppo “essere i più potenti eroi del mondo” vuol dire giocarsela uno-Vs-uno col drago più forte del mondo, ok, sta bene… però poi non lamentarti che i PG sono troppo forti se hai deciso da fiction che possono farlo. ^^;

    E comunque no, non basta essere in grado di attaccare per tirare Assalire… se ho un pugnale più corto dello spessore delle scaglie di un drago? Quello vale? A mani nude vale?

    Risposta: dipende dal gruppo e dalla fiction che vuoi ricreare.

  14. Paride Papadia l’impressione che ne ho io è che tu stia afferrando uno ad uno tutti gli elementi del gioco, il che va benissimo, ma che più che capirne la filosofia profonda, tu stia ancora mettendo giù i pezzi del puzzle come se avessero dei profili regolari e immutabili. Questo ti porta a pensare di aver capito un sacco di roba che in realtà non hai capito davvero. Questo è quello che penso io.

    Per il resto non aiuta le cose che passano la vulgata, per cui pare che mettere un drago che non può essere ferito da una spada sia un modo per non essere fan dei personaggi dei giocatori.

    Sì, dà il caso che come GM è mio compito raffiguare un mondo fantastico e riempire di avventura le vite dei personaggi, questo lo faccio pensando in modo pericoloso e dando vita ad ogni mostro. Siccome i mostri sono interamente di mia pertinenza, se io come GM (cosa che posso) decido che il drago ha la pelle spessa 5 cm di metallo magico, il guerriero, il bardo, il mago e financo il padre eterno, non hanno leverage per andare ad attivare un assalire contro quel drago con una normale spada. Punto e a capo.

  15.  Mattia Bulgarelli 

    1. Pixel bitching è un termine molto utilizzato in altri forum riguardo la agency dei giocatori. è un riferimento alle antiche avventure grafiche per pc, in alcune delle quali dovevi cliccare su un punto specifico di uno specifico oggetto per poter proseguire nell’avventura. Per estensione, è riferito al master che si aspetta che i giocatori facciano una cosa specifica che ha deciso per far andare avanti l’avventura. Naturalmente, non ha senso letterale in DW, perché sicuramente non è una cosa che un GM di dungeon world farebbe, nel mio caso lo  riferisco all’aspettarsi che i giocatori debbano per forza inventarsi una fiction complicata (e/o specifica)  per poter fare una azione.

    2. Non stai giocando con il mio gruppo, ma suggerisci come unica soluzione logica il tuo modo di vedere la cosa.

    3. Come ho già detto e tu hai trascurato, anche volendo interpretare alcuni mostri (drago, va bene) come particolarmente resistenti alle forme di attacco normali per motivi magici o mondani, non è accettabile che ogni mostro più grosso abbia un motivo speciale per cui il guerriero non sia in grado di ferirlo con la sua arma speciale, e debba per forza fare miracoli. Il giocatore che ha preso il guerriero perché il guerriero mena forte, ha il diritto di poter menare forte la maggior parte dei mostri, e inoltre il GM deve essere fan del personaggio e consentirgli di essere efficace la maggior parte delle volte.

    4. Di nuovo, ho già discusso il punto che l’arma del guerriero è una arma dalle doti indiscusse (è nella fiction del libretto, tra l’altro), non è mani nude, nè un coltello da pane, quindi, salvo circostanze eccezionali , è uno strumento adeguato per fare del male agli avversari.

  16. ma suggerisci come unica soluzione logica il tuo modo di vedere la cosa.

    O anche no.

    Cfr. post delle 16:27, in cui dicevo:

    E magari il Guerriero potrà anche buttare giù a spallate una quercia secolare e abbattere a calci portoni di acciaio, E ANDREBBE BENISSIMO, se è quello che volete.

  17. Se avete stabilito questa fiction, è giusto per voi, se stiamo parlando del tuo gruppo e della tua fiction. Se stiamo parlando in generale, cosa che io sopra stavo facendo, è giusto fare in uno qualsiasi dei due modi, ma è prerogativa del GM decidere quella cosa sul suo drago. Non sta violando nessuna regola.

  18. Lasciamo perdere il drago. Il drago è stato preso come esempio per via dell’articolo. Ognuno giochi il drago con la fiction che gli pare.

    Riguardo l’agency dei giocatori:

    Nel caso in cui un mostro sia sostanzialmente invulnerabile, sarebbe bene informare i giocatori con largo anticipo di questa fiction, e non quando gli sono davanti.Perché, se la decisione del GM sulla fiction del mostro è sua prerogativa, i giocatori non hanno alcun modo di comprendere il pericolo semplicemente sapendo di che mostro si tratta.

    Questi sono le mie considerazioni:

    1.  Il danno che fa il Guerriero quando riesce nel taglia e spacca non è discrezionale.

    2. Un singolo mostro invulnerabile al taglia e spacca è giustificabile sia in fiction, sia onesto nei confronti del giocatore. Se ogni mostro è invulnerabile al taglia e spacca, ognuno per motivi diversi, è sempre giustificabile  in fiction, ma penalizza il giocatore che ha scelto il Guerriero perché era quello il ruolo che gli interessa.

    3. I combattimenti in cui è coinvolto il guerriero, in assenza di fiction che gli impedisca di attaccare, tendono ad essere brevi. Quando c’è un unico mostro, anche se pericoloso come fiction, mosse e danni il problema è amplificato.

    4. Questi punti non sono in alcun modo una lamentela “perché mi uccidono i mostri”.

    5. Tutti i giocatori al tavolo devono partecipare e divertirsi, quindi non sono appropriati né tutti combattimenti facili, né tutti combattimenti difficili, né tutti combattimenti con fiction volta a limitare un singolo personaggio.

    Conclusioni:

    Esiste un problema da affrontare relativo alla gestione della fiction che regola la difficoltà del combattimento per evitare che diventi noioso, o punitivo. Usare sempre fiction che renda impossibile usare taglia e spacca al guerriero è ingiusto per quel giocatore, nonché in contrasto con l’essere fan. Trascurare di creare fiction che renda più difficile usare taglia e spacca marginalizza gli altri giocatori e può rendere i combattimenti troppo meccanici. E’ necessario variare gli ostacoli al taglia e spacca in fiction in modo tale che la difficoltà che sperimenta il giocatore del guerriero sia integrata nella fiction in maniera tale che diventi una componente attiva e migliorativa dell’intera fiction. E’ necessario trovare una opportuna alternanza di difficoltà che non sia frustrante per nessuno dei giocatori.

  19. Ti fai troppe seghe mentali.

    Perché lo stesso non dovrebbe valere per tutte le altre Mosse?

    Che so:

    GM: “…il mostro è una massa di tentacoli che nessuno di voi ha mai visto…”

    G: “Rivelo Conoscenze!”

    GM: “E come fai? E’ una cosa che non è mai esistita in questo piano di esistenza”.

    G prende un lungo respiro: “Esiste un problema da affrontare relativo alla gestione della fiction che regola la difficoltà del reperimento informazioni per evitare che diventi noioso, o punitivo. Usare sempre fiction che renda impossibile usare rivelare conoscenza al mago è ingiusto per quel giocatore, nonché in contrasto con l’essere fan. Trascurare di creare fiction che renda più difficile usare rivelare conoscenze marginalizza gli altri giocatori e può rendere il reperimento informazioni troppo meccanico. E’ necessario variare gli ostacoli al rivelare conoscenze in fiction in modo tale che la difficoltà che sperimenta il giocatore del mago sia integrata nella fiction in maniera tale che diventi una componente attiva e migliorativa dell’intera fiction. E’ necessario trovare una opportuna alternanza di difficoltà che non sia frustrante per nessuno dei giocatori.”

    GM: “…”

    G: “beh?”

    GM: “Non rompere il cazzo e gioca, dai…”

  20. Mattia Bulgarelli può essere, dopo tutto è il mio mestiere.

    Comunque, al di là dell’esagerazione (scritta in perfetto stile Vendoliano), la cosa vale anche è generalizzabile: invulnerabilità alla magia, impossibile da sorprendere, immunità al fascino del bardo, ecc.

    Se tutte le creature sono sempre immuni alla stessa cosa, il giocatore è penalizzato per aver scelto una tipologia di personaggio, e il GM dovrebbe evitarlo.

  21. Al contrario.

    Può essere fatto per evitare che ogni pericolo diventi mondano perché il risultato di una singola mossa di un personaggio lo neutralizza. (Può essere fatto anche se il GM gioca da avversario dei PG, ma in quel caso non dovrebbe giocare a DW).

  22. Per me un GM che tende a neutralizzare sempre la stessa Mossa con sempre lo stesso metodo… è un coglione (e vìola una vagonata di princìpi). XD

    E se si preoccupa che un pericolo immediato venga neutralizzato da una sola Mossa… non ha capito molto del gioco e del perché NON è un problema se anche succede… O_o;

Lascia un commento