Ciao ragazzi ieri ho masterizzato la terza sessione di DW i miei amici sono entrati nel primo dungeon e li è avvenuta la tragedia… premetto veniamo tutti da d&d e loro non sono ancora entrati nel ottica di DW ma pensano ancora con iniziativa, ca, attacco ecc… non relazionano tanto con l’ambiente ma pensano solo a pestarsi diciamo xD cmq tornando alla sessione di ieri hanno fatto un 20 tiri da 6- il mio problema è questo: loro avendo fatto 20 tiri da 6- prendono 20 punti esp giusto? Io ho tentato in tutti i modi di fare mosse morbide il più possibile ma alcune volte non era proprio possibile… e diciamo a ogni scontro c’era qualcuno che rischiava la morte xD cosa posso fare per fargli capire che possono approcciarsi in modo diverso con i mostri senza che si buttano sempre nelle mischia?
Ciao ragazzi ieri ho masterizzato la terza sessione di DW i miei amici sono entrati nel primo dungeon e li è…
Ciao ragazzi ieri ho masterizzato la terza sessione di DW i miei amici sono entrati nel primo dungeon e li è…
Ho capito… metti mostri senza PF o che hanno qualità speciali (vedi incorporeo del fantasma) che rendono impossibile approcciarsi a loro in maniera standard. Metti mostri che non vogliono ammazzare e basta i PG. E se poi i PG se la cercano, c’è la mossa di ultimo respiro e tu non devi salvarli da essa.
E soprattutto non c’è nulla di male se loro vogliono solo picchiare e basta, è un dungeon anche per quello. L’importante è che i combattimenti non siano solo un ripetersi continuo di Hack&Slash senza fiction. Se fai una buona fiction anche i combattimenti hanno senso. E soprattutto comincia a fargli capire il pericolo, magari con qualche messy
Ecco un fantasma lo hanno trovato è prima che il mago utilizzasse la mossa rivelare conoscenze l’unica cosa che facevano era di correre per la stanza impauriti evitando gli oggetti che gli lanciava il fantasma -.-
Aspetta, procediamo all’analisi con ordine perché hai messo insieme diversi aspetti.
Sul cambio di ottica e meccanica di gioco sicuramente è una cosa che richiede del tempo e sono certo che se dai qualche esempio ti arriveranno un sacco di suggerimenti per facilitare la comprensione della nuova mentalità.
Sul discorso dei fallimenti e dei PE è una regola molto semplice. Fai 6- ti segni il PE, non è una cosa a descrizione del GM.
Sull’approccio violento spaccatutto ci può anche stare, se rischiamo di morire pazienza. Impareranno dall’esperienza. Ad un certo punto può diventare controproducente il volerli preservare dal rischio mortale a tutti i costi, perché loro si spingeranno a fare cose sempre più avventate per vedere fino a che punto gli parerai il C.
Gli esperti mi hanno sempre detto, rendi chiara la minaccia a costo di ribadire cose che ti sembrano ovvie, secondo la tua idea della fiction. “Se ti getti da solo in mezzo a questo gruppo di dieci orchi armati di tutto punto è probabile che ti faranno a pezzi. Magari prima riuscirai ad abbatterne un po’ ma è difficile che tu riesca a sopravvivere. Forse ho capito male la tua azione, cosa intendi fare esattamente?”
Poi forse la risposta non è fare mosse morbide ma mosse dure diverse da far danno. Del resto se ti danno l’occasione su un piatto d’argento non dovresti tirarti indietro.
Bhe si è normale che si devono picchiare cmq però io cmq ogni volta che entrano in una stanza l’informo di quello che li circondano e se loro si buttano sempre a capofitto contro i mostri prima o poi ci lasciano le penne… come avevo detto gia tempo fa sto anche cercando di fargli cambiare mentalità e non pensare più come in d&d
Saverio Porcari allora sul fatto dei punti esp era solo per dire “cavolo sono al primo dungeon e questi mi hanno fatto gia tutti questi 6- e di conseguenza escono di qui con tutti questi punti esp” era solo per farvi capire quanto sono sfigati questi avventurieri.
Sul caso che loro si buttano in mezzo alla folla è capitato un paio di volte è forse hanno capito che non devono farlo però le mosse morbide ho cercato di farle solo in determinate occasioni non ho cercato di evitare di fargli del danno ma li ho messi in difficolta anche in altre maniere perdita del arma ecc…
Consiglio da parte mia? Metti dei nemici che per essere uccisi richiedano qualcosa di diverso… Dei nemici che si sentano in colpa ad uccidere. La mossa dura potrebbe essere in tal caso anche un rivelare una verità scomoda, del tipo: “sì, ho fatto questo e questo… Ma se non l’avessi fatto ora il mondo sarebbe distrutto.” Fai in modo che non siano solo carne da macello, ma creature con problemi, idee ed obbiettivi, che non è detto siano del tutto malvagi. Ucciderli e basta in tal caso non risolverebbe semplicemente il
problema.. (se è poco chiaro riformulo meglio da pc XD)
Se non ricordo male, Anna Koprantzelas aveva fatto qualcosa di simile nella sua campagna. Anna, ti andrebbe di descriverlo brevemente?
Prima di tutto, con 6- ci sta la mossa dura.
Tanti fallimenti, tante mosse dure. si rompe l’arma; si rompe il braccio; vieni scaraventato nell’altra stanza/in fondo alle scale; nel pavimento in realtà c’è una buca; ti inchioda al muro con uno sguardo, non puoi muoverti;
la tua ascia è troppo corta; la tua spada è troppo lunga…
Se poi continuano a testa bassa, vuol dire che stanno cercando di crepare, oppure non sono mai morti in un GDR e non sanno che è un’eventualità.
Tu basta che rendi chiara la minaccia.
Anche a me piace molto l’idea di Anna Koprantzelas . Anche io tendo ad usare abbastanza l’idea che il mostro non sia necessariamente un cattivo, magari può essere il male minore, un alleato contro un cattivo ancora peggiore. O magari può comunque servirti a qualcosa per cui ucciderlo sarebbe un errore madornale.
Cioè cosa sarebbe LOTR se alla prima comparsa di Gollum i nostri gli avessero aperta la testa in due?
Occhio che l’idea di Anna ha un punto debole: in alcuni gruppi (e GDR) si esalta l’idea che TUTTI i mostri e i PNG siano solo carne da macello.
In questo caso, se il GM non è d’accordo, ma gli altri (3, 4 ?) membri del gruppo sì, cosa si fa?
Non lo so: ho sempre trovato un accordo in materia, sia in un senso sia nell’altro. Ho avuto gruppi in cui i mostri si ammazzavano e basta e gruppi in cui si facevano figli e figliastri.
Be’ però se il gruppo la pensa così, forse non sta giocando al gioco più adatto ai loro gusti. Nel senso che un gioco narrativistico, volto a creare collaborativamente fantastiche avventure in cui ogni png abbia un nome e ogni mostro debba essere “reso vivo”, non è adatto a fare la versione tabletop di Diablo.
Gli obiettivi del master sono
Dipingi un mondo fantastico
Riempi di avventura le vite dei personaggi
Gioca per scoprire cosa accadrà
Se ogni nemico o png fosse carne da macello, perderemmo molte sfumature ed opportunità di mondo fantastico, avventura, imprevedibilità secondo me.
Non so cosa sia un gioco narrativistico, ma credo di essere d’accordo con l’analisi di Saverio Porcari.
Tendenzialmente io uso molto poco la mossa dura “Fai danno”. E’ l’ultima spiaggia per quando non ho altre idee. Mi diverto di più a minare le sicurezze dei personaggi, a lavorare di più su un livello psicologico. Perciò lavoro molto sulle motivazioni dei nemici. Da come descrivi il tuo gruoppo evidentemente nemmeno a loro interessa molto ricevere danno. Agisci anche tu su altri livelli. Mettili di fronte a mostri che possono amare. Magari a persone che sono uscite fuori dal loro passato e che per un motivo o per l’altro sono diventati mostri! Oppure mostri che non sono del tutto mostri.
Personalmente non mi sono mai piaciuti i mostri che sono mostri perché sì. Mi piace che abbiano delle motivazioni. Motivazioni nobilissime, magari le stesse che spingono i giocatori. Spesso ho creato mostri che non apparivano come tali, oppure che trovavano il modo di entrare in contatto con i pg prima di dover arrivare allo scontro, mostrando i propri lati più umani.
Nella campagna attuale uno dei fronti di avventura aveva commissionato un lavoro agli avventurieri, per esempio. Hanno scoperto dopo che i suoi intenti non erano propriamente nobili, anche se non erano del tutto malvagi.
Un mostro della vecchia campagna come mossa dura aveva “Mostra come sarà il futuro se lui non porterà a termine il suo scopo.”. Quando hanno scoperto che dovevano aiutarlo sono rimasti ad arrabattarsi per un’ora alla ricerca di alternative (io li guardavo con i pop corn in mano XD).
Il mio consiglio è quindi: prova a lavorare su un altro livello e mina le loro sicurezze.
In alternativa come dicono gli altri dai loro mostri che non subiscono danni (mostri senza pf). Mostralo molto chiaramente quando descrivi.
Saranno costretti a trovare idee alternative per risolvere la situazione!!!
#vaneggi ma spero di essere stata d’aiuto ^^”
Se posso dissentire io non sono molto dell’avviso che bisogna rendere per forza i PNG più complessi dal punto di vista psicologico. E’ una soluzione, ma io trovo che possa essere soddisfacente anche avere dei classici Cattivi da massacrare per salvare la giornata. Tutto dipende da come vuole giocare il gruppo, ma in un dungeon non trovo sbagliato avere orde di goblin da picchiare, anzi.
Giovanni Tamborra non voglio far pesare troppo le frasi, però quando dici cosa posso fare per fargli capire che possono approcciarsi in modo diverso con i mostri senza che si buttano sempre nelle mischia forse non è l’approccio giusto. Magari loro vogliono buttarsi nella mischia. Non è che se ti butti ad affettare stai giocando ad un gioco diverso di DW o stai giocando a D&D. E’ un modo di giocare perfettamente legittimo. La differenza è come lo fai, non quello che fai. Se ti butti nella mischia dicendo tiro Hack&Slash, tiro Volley, tiro H&S stai giocando sbagliato. Se ti butti nella mischia dicendo mi lancio dove i goblin sono più pressati e meno fendnti a destra e amanca (ok tira H&S) poi ne prendo uno e lo scaravento verso il loro stregone (tira DD) ecc stai giocando a menare ma sfruttando il sistema di DW
20 xp divisi come? Quanti xp ha il pg che ne ha di meno e quanti quello che ne ha di più (più o meno)?
Bhe da una parte i mostri non sono semplice carne da macello ma non tutti però sono cosi intelligenti da scappare o fare altro… se ti trovi uno scheletro per dire sarà difficile che scappi o che ti metti a parlare con lui dentro un dungeon… sul fatto che non sia il gioco adatto per loro può darsi è la prima volta che proviamo DW a me piace parecchio ormai D&D mi aveva annoiato e scoprendo DW ho scoperto un nuovo modo di giocare…
Sì io rispondevo più che altro al discorso di Diego Minuti che ha detto
“in alcuni gruppi (e GDR) si esalta l’idea che TUTTI i mostri e i PNG siano solo carne da macello”
Per carità ciascuno gioca DW come vuole. Intendevo dire che alcuni aspetti peculiari di DW e in generale del motore pbta sembrano più adatti a sviluppare vicende romanzesche ed imprevedibili, porre i personaggi di fronte a scelte difficili, colpi di scena e tradimenti ed azioni rocambolesche più che per un gioco solo di combattimenti.
Ovviamente non tutti i mostri devono per forza essere intelligenti e caratterizzati, come al solito sta al GM fare un giusto cocktail.
Alessandro Gianni 20 punti esp a testa più o meno al massimo ne hanno uno in più o due
Giovanni Tamborra una domanda: ti va di descrivere una scena che per te è stata particolarmente problematica?
Non qui, magari fallo in un nuovo post (altrimenti è difficile da seguire).
Se ti va di farlo (e hai tempo) non scrivere solo quello che fanno i personaggi, scrivi anche (e sopratutto) quello che fanno i giocatori, come reagiscono, cosa si dicono ecc ecc.
Anche se tu normalmente non le dici al tavolo di anche quali mosse dure scegli e in quali momenti.
Non serve che scrivi tutta una giocata. Basta una scena o due. L’importante è che siano un paio di scene che per te sono state problematiche.
Simone Micucci ok lo scrivo in un nuovo post 🙂
Il consiglio di Anna Koprantzelas è preziosissimo, Giovanni, seguilo ciecamente.
In una mia campagna, una delle minacce più importanti era incarnata da questo gruppo di ex gladiatori, schiavi liberati che volevano utilizzare una potente reliqua magica, capace di esaudire i desideri, per desiderare che la schiavitù non fosse mai esistita. Per cancellare persino il concetto stesso di schiavitù dal mondo. Un intento molto nobile, peccato che la reliquia fosse instabile, custodita dentro un PNG che durante le sessioni si è rivelato stare molto a cuore a tutto il gruppo. Utilizzare la reliquia avrebbe ucciso questo PNG, inoltre avrebbe portato enorme scompiglio nel mondo.
Questi gladiatori erano tutti, chi più chi meno, vecchi compagni d’arme di uno dei giocatori, che come libretto aveva appunto il Gladiatore. Lui non voleva l’annullamento della schiavitù, godeva a fare il gladiatore.
Ogni volta che appariva un nuovo gladiatore io chiedevo a lui: “lo conosci, era un gladiatore anche lui, chi è?”. In questo modo lui stesso ha dato vita a personaggi ai quali teneva, chi più chi meno, e che però ora erano suoi nemici. Alcuni li ha pure uccisi, dando loro degna sepoltura e esaudendo ogni loro desiderio in punto di morte. Addirittura, ha combattuto contro il suo maestro, uno dei combattimenti più epici che mi sia mai capitato di giocare come GM. E ha deciso di risparmiargli la vita. Dopo che aveva persino perso un braccio per colpa sua.
Questi gladiatori erano dei nemici, ma non erano cattivi. Volevano ottenere qualcosa di molto condivisibile e altruistico, e inizialmente non erano molto consapevoli delle conseguenze.
I giocatori mai per una volta li hanno trattati come ammassi di PF da abbattere. Hanno cercato di ragionarci, di trovare accordi. Il Gladiatore ha rivangato con loro il glorioso passato e ha persino dato loro degna sepoltura, ogni volta che è stato costretto ad ucciderli.
Questo perché ho spesso chiesto ai giocatori come mai conoscevano i PNG. Se dai ai giocatori la possibilità di legarsi come preferiscono al mondo che hai ideato tu, per loro sarà molto più facile provare empatia per i mostri (i gladiatori, in questo caso, erano mostri, secondo le regole di DW).