Ok, dopo qualche sessione vissuta da master e giocatori con grande entusiasmo (e magari sorvolando su qualcosa che non tornava), ecco qualche perplessità. L’argomento sono i punti exp. Gioco concreto: il chierico è un personaggio molto strategico, interpreta molto bene, non si getta nella mischia, minimizza i rischi e si occupa di perseguire “l’obiettivo finale” con coerenza e passione. Es. classico: circondato da non morti, una volta usato il suo Scacciare, lo mantiene per proteggere tutti invece di switchare e lanciare altri incantesimi o picchiare i cattivi… per non rischiare di fallire il successivo Scacciare e mettere in pericolo degli innocenti. Il paladino è il classico “intruppone”: riempe tutti i nemici di mazzate (per lui è il modo migliore di proteggere la compagnia), si getta a capofitto nella mischia prendendo un casino di danni (ma il suo eroe glielo permette), interpreta discretamente anche se forse non troppo in linea con la divinità che segue (e che lui stesso a creato). A fine sessione il chierico avrà tirato 1/3 dei dadi del paladino (raccogliendo di conseguenza molti meno 6- e p exp del paladino)… ciononostante per me ha giocato un’ottima sessione sotto tutti i profili. Il sistema però, fra domande finali e allineamento, non mi permette di premiarlo in termini di esperienza (e la differenza fra i due è più di mezzo livello, a liv4). Come gestireste la situazione?
Ok, dopo qualche sessione vissuta da master e giocatori con grande entusiasmo (e magari sorvolando su qualcosa che…
Ok, dopo qualche sessione vissuta da master e giocatori con grande entusiasmo (e magari sorvolando su qualcosa che…
Mmm. Però è pur vero che se io voglio giocare un chierico buono, non ha senso per me buttarmi nel pericolo mettendo a repentaglio chi mi è affidato. Però rosico se accanto ho un pala che si diverte ad affettare tutti senza criterio (lasciando me a “proteggere la baracca”) e poi lo vedo pure “premiato” dal sistema perchè rolla più dadi. Un’altra volta ci penso due volte a interpretare il mio ruolo e divento un altro castigatore del male e sticazzi del resto. Boh, rischia di perdersi molto a livello interpretativo… mi dispiacerebbe dire ai miei giocatori “sto gioco funziona a spararla più grossa, non importa se giocate con intelligenza o come viene viene”.
Ecco una cosa interessante che forse ho curato poco… grazie (della prontezza/orario soprattutto) 🙂
Concordo con quanto detto Claudio. Fare mosse permette di prendere px, non farle non dà px. Non viene tanto premiato chi “ruola bene”, ma chi, appunto, fa mosse. Perchè? Perchè le mosse sono quello che tiene le cose in movimento, sono quello che genera fiction. Fallire le mosse vuol dire rimischiare la situazione, introdurre nuovi twist e complicazioni, mantenere le cose interessanti. (sul prossimo numero di Mondo Sotterraneo esce un articolo che Luca Maiorani ha scritto a riguardo).
Ti butto lì qualche spunto di riflessione:
* le mosse da fare non sono solo di combattimento, se il chierico non vuole combattere potrebbe percepire realtà, rivelare conoscenze, o anche solo Aiutare, magari dando indicazioni ai suoi compagni su cosa fare, diventando un po’ il leader del gruppo.
* come dice Claudio, fai mosse contro il chierico. Ricorda che se il paladino fallisce un tiro, puoi fare una mossa contro qualsiasi personaggio presente. Che so, il paladino si getta nella mischia e fallisce, e i non morti si mettono tra il chierico ed il resto del gruppo, e lui è tagliato fuori.
* espandendo su questo argomento (anche se non sono sicuro se sia regolisticamente corretto, qualcuno di più esperto mi correggerà), se il chierico durante il combattimento non agisce e resta “passivo”, non ti sta offrendo un’opportunità di fare semplicemente una mossa dura? Che è un po’ il punto precedente, ma non condizionato dai fallimenti altrui.
Esatto! Fai delle mosse soft per mettere in pericolo della gente che lui potrebbe voler proteggere. Fai in modo che il chierico debba scegliere almeno tra due opzioni con queste mosse. In questo modo lo spingi ad uscire dalla sua area di sicurezza e a fare scelte col suo PG, scelte che per forza di cose metteranno in pericolo lui (anche se per salvare gli altri). In questo modo tieni il gioco attivo su un fronte che quel giocatore apprezzerà, siccome sta giocando il suo personaggio per salvare degli innocenti. Il problema è che, come tutti gli eroi sanno, non puoi mai salvare tutti. 😉
Grazie a tutti, un sacco di idee fighe. Cercherò magari anche di parlare col giocatore prima, per fargli capire meglio il target del gioco e forse anche il modo migliore x sfruttare il sistema, divertirsi e interpretare comunque il pg come vuole lui. In pratica gli dirò: “vuoi px? Nessun problema. Augurati che nè tu nè i tuoi amici tiriate più un 6- perchè ti metterò all’angolo tante di quelle volte da farti implorare pietà!” xD
Ma… chi ha detto che se il chierico combatte gli “casca” scacciare non morti? Cioè, è una cosa che si è autoinflitto il giocatore!
(che va anche bene eh, giocando poi in accordo come suggerito ottimamente dagli altri, però mi premeva chiarire)
…Diciamo che per tutti è stato sottinteso che se compie azioni fisiche o magiche che lo distraggono perde la concentrazione della preghiera. Quindi può fare discern, spout lore o muoversi e basta. Se lo sono autoinflitto e chi sono io per negarlo? 😉
Farei notare un’altra cosa: dici che è un giocatore molto strategico… questo non è necessario, in DW, e anzi può (e mi pare lo stia facendo) causare problemi. Digli di pensare a quello che vorrebbe fare, a quello che gli sembrerebbe figo che il suo personaggio facesse, perché DW è un gioco che di strategia si preoccupa poco. Se davvero vuole stare fermo a fare la sua preghiera, mi sembra la base di un’ottima scena: nemici che cercano di interromperlo, i suoi compagni che devono pensare anche a proteggerlo, ed eventualmente Sfidare il Pericolo a manetta per lui (posso immaginare tiri su saggezza o costituzione, a seconda del pericolo, per non perdere la concentrazione, se le cose vanno davvero storte). Ma davvero, pensate in termini di scene e azioni, non in termini di punti, turni, distanze e strategie. Siete eroi fighissimi, non miniature su una mappa quadrettata 😉
Detto questo… quanto è un problema, per te e per i tuoi giocatori, la differenza di livello? Io ho avuto momenti in cui il mio barbaro aveva più di un livello di differenza col mago di Mario Bolzoni, ma non mi ha mai dato fastidio… In D&D un livello o due di differenza fanno davvero sentire un personaggio inutile, qui lo squilibrio è molto minore…
(inoltre, ricordati che questo è il vostro mondo e la vostra storia: cosa ha senso o non ha senso fare per un chierico buono lo decidete voi!)
attenzione, perchè scacciare è molto precisa su come funziona:
Quando alzi in alto il tuo simbolo sacro e invochi la tua divinità per proteggerti, tira+Sag.
✴Con un 7+, fintanto che continui a pregare e brandire il tuo simbolo sacro, nessun non morto può avvicinarsi a te.
✴Con un 10+ i non morti intelligenti sono temporaneamente storditi dalla luce del tuo dio e quelli non senzienti fuggono.
Se effetti un’azione aggressiva contro un non morto mentre scacci non morti l’effetto termina, e possono agire come di consueto. I non morti intelligenti, i vampiri e simili, riusciranno a trovare comunque modi di farti del male da lontano. Sono abbastanza furbi.
Dice che l’effetto termina se il chierico agisce in maniera aggressiva contro un non morto. Per il resto, può fare quello che vuole, non dice nulla di “concentrazione” o simili. Non andate a rendere meno efficaci le mosse, se sono forti c’è un buon motivo! ^^
ops, assolutamente errore mio, chiedo scusa, ricordavo una versione diversa.