solo io mi sono accorto che nella nuova edizione di DW, sul bordo a rubrica c’è scritto “Ceazione PG” ? , ma dico io.

solo io mi sono accorto che nella nuova edizione di DW, sul bordo a rubrica c’è scritto “Ceazione PG” ? , ma dico io.

solo io mi sono accorto che nella nuova edizione di DW, sul bordo a rubrica c’è scritto “Ceazione PG” ? , ma dico io…

50 pensieri riguardo “solo io mi sono accorto che nella nuova edizione di DW, sul bordo a rubrica c’è scritto “Ceazione PG” ? , ma dico io.”

  1. Perché il fatto che l’etichetta Equipaggiamento comprenda pure Esplorazione avanzata e Appendici?!

    Meglio non parlare di Inverse World, dove sempre la maledetta etichetta Equipaggiamento è vittima di una revisione inesistente: è BIANCA in mezzo a tutte le altre NERE, ma capisco che tale sottigliezza cromatica possa sfuggire …a un cieco. Allora consoliamoci leggendo le NUOVE REFOLE che vengono introdotte nell’ambientazione.

    Sulle scelte di traduzione non mi pronuncio, perché appunto sono “scelte” (anche se Mago di Campagna non si può proprio leggere, ma che é?)

    Mai stato così deluso da un acquisto gdierristico. Dovevo “accontentarmi” dell’ottimo lavoro fatto su http://www.dungeonworld.it, dove pure i disegni sono migliori dell’edizione di Narrattiva e disponibili con 54 euro di meno.

  2. boh “mago di campagna” io lo usavo anche per chiacchierare coi miei amici anni fa, forse per quello non mi ha lasciato troppo male.

    Su “ceazione PG” è abbastanza di brividi. E no…non me ne ero accorto… O_O

    eppur è in bella vista.

  3. Fare la revisione é una brutta bestia. InDesign é baruffaldino con l’italiano, quindi meglio far leggere ad almeno due persone. Sono indulgente perché una volta ho fatto un indice di quelli con tutte le parole in stile D&D e dio solo sa… Però oramai é tutto passato, almeno così dice il mio terapista.

  4. Quindi ho fatto bene a non comprare Inverse World sulla (s)fiducia via 😀

    E , a parte gli scherzi (ma non tanto) non capisco con che coraggio si possa mettere in commercio roba così….mi ricorda quello che successe con i manuali di exalted 10 anni fa…. .\

  5. io personalmente non bado molto ai refusi per giudicare un gioco (a meno che non sono davvero tanti).

    Inverse World ha un setting figo, ma a livello di procedure di gioco è una variante di DW. è quello che mi lascia molto freddo nei suoi confronti.

    Mi sono lamentato molto di più di giochi che sono magari impeccabili, ma che hanno procedure di gioco del cazzo o che non spiegano per bene come si gioca.

  6. del genere: considero un gioco un pessimo acquisto se non c’è scritto cosa devi fare per fare il GM, se non è chiaro come ci si gioca e cose del genere.

    Non se ci sono dei refusi. Per quelli mi girano i coglioni, ma un pessimo acquisto per me è una’ltra cosa.

  7. Mah…sono due cose diverse secondo me. Mi infastidiscono tutte e due…però mi piace supportare il mercato italiano, ma se devo spendere soldi per roba fatta male, mi girano le scatole e poi ci penso due volte prima di ridare i soldi a chi li produce. DW mi ha un po’ stancato, uno dei motivi per cui non ho preso Inverse World…ma l’altro è che prima di prenderlo in italiano volevo sapere come era stato tradotto (potrei prenderlo tranquillamente in inglese).

    Sul discorso di come è scritto il gioco sono daccordo ugualmente eh 😀 Però , per me, spendere soldi per un lavoro fatto a metà non ha senso, ed è anche una mancanza di rispetto da parte di chi lo fa nei confronti di chi compra il prodotto, siano essi refusi, mancanze di procedure di gioco o qualunque altra cosa che non mi permette di godere a pieno del prodotto.

  8. È vero che non valuto un gioco dai refusi, ma è anche vero che refusi così stupidi mi fanno seriamente rimpiangere i soldi che ho speso. È una questione di rispetto verso chi compra. Come editore ho il dovere morale di sfornare un prodotto ineccepibile, a costo di perderci gli occhi e controllare tutte le virgole (se il software non mi viene in aiuto).

  9. sarò strano io, ma non ho mai considerato la semplice presenza di refusi “mancanza di rispetto”.

    Qui non sto difendendo narrattiva. Anche nei fumetti, ho letto American Vampire e i primi due sono stracolmi. Mi viene da dire “madò che cane quello che ha ricontrollato” non mi viene da dire “mi mancano di rispetto”.

    Ma questo è soggettivo, ne sono consapevole.

  10. Ovvio che è soggettivo. Potrei anche rilanciare dicendo che è mancanza di rispetto verso il proprio lavoro. Ho speso così tante energie per pubblicare qualcosa e paradossalmente mi perdo in un bicchier d’acqua, inficiando il prodotto finale. Sia chiaro, ci sono cose ben più gravi e probabilmente io sono solo un cacacazzo. 😀

  11. Il punto è che se mi vendi un prodotto che non rientra nelle mie aspettative io non sono incoraggiato a comprarne altri…..posso dare una, due, tre chance in più, ma poi mi stufo di spendere soldi per leggere cose che mi fanno rabbrividire e che, secondo me, sono errori banali che potevano essere corretti. Poi, per carità, tutto il lavoro che c’è dietro a me è oscuro quindi quello che per me è banale può non esserlo per chi ha mille cose da fare per fare uscire il gioco. Però, sempre parlando di DW, nella prima edizione, inserire la guida, a metà (nemmeno tutta) che più che aiutare, in alcuni casi ostacola la comprensione delle regole, è una mossa ingenua. Aggiungiamoci i vari refusi e quando guardo il manuale mi sembra di aver buttato via dei soldi. Anche se col gioco mi ci sono divertito…ma potevo prenderlo gratis e divertirmici uguale 😀

  12. lì son daccordo sul gioco gratis.

    Potevi prenderlo gratis e invece hai pagato (e magari salato)e ti aspettavi di meglio.

    Dopo quel lavoro narrattiva ha cambiato lo staff.

    Io narrattiva la amo per roba tipo LMVcP, Trollbabe o Sporchi Segreti (o Dubbio o CnV).

    Giochi che all’epoca m’hanno fatto scoprire modi diversi di giocare a prescindere dalla qualità del manuale. Non certo per DW.

  13. Francesco Felici 

    Secondo me dipende da due cose: 

    1) tipologia del prodotto;

    2) complessità del lavoro;

    1 – nei libri di grande diffusione ci sono refusi, anche nei trattati specialistici, solo che i libri di narrativa li leggi una volta e passi oltre, oppure li ignori, in un gdr ciò che c’è scritto è regola, ci stai più attento e sopratutto lo rileggi;

    2- la possibilità di fare errori è direttamente ed esponenzialmente più alta, quando il lavoro è complesso. Un conto è AIPS, un conto è DW, Pathfinder, o roba molto molto complessa da prendere e creare.

    Da utente finale è giusto fottersene e dire che ci si hanno messo soldi e tempo, ma se si vuole fare una discussione seria sui perché questi sono i perché.

  14. Io, da ignorante, credo però che ci siano errori ed errori. Ad esempio a me ha fatto sorridere l’allineamento “cattivo” in dw del guerriero mentre nel mago compare “malvagio”. Un mio giocatore pensava fosse voluto e disse proprio “ah quindi il guerriero non può essere totalmente malvagio come il mago?”. Ecco, questo errore è stupido e banale, capisco che nel marasma di tutto il manuale da tradurre possa essere scappato, però, per come lo vedo io era evitabilissimo. (Oggi vado a rileggermi Figli dei Reietti di Exalted, comunque, per farmi due risate come ai vecchi tempi)

    ho anche appena scoperto che la mia versione di AW ha dei refusi che non ci sono nella copia di un mio amico…mannaggia XD

  15. Danilo Sesti sono daccordo

    Cattivo/Malvagio è una svista del cazzo.

    A me diede molto più fastidio i verbi feel e hear tradotti entrambi con “sentire” nella stessa frase. ^^

    Ma è un errore di cui non si è accorto praticamente nessuno perché non da nell’occhio immediatamente, non suona male ne altro…però rischia di far confusione seria su come si gioca.

    Fortunatamente i paragrafi su “come si gioca” raramente qualcuno li legge. XD

  16. E non sono stati ancora corretti XD

    http://www.narrattiva.it/download/dw_guerriero.pdf http://www.narrattiva.it/download/dw_mago_e_incantesimi.pdf

    “Ma è un errore di cui non si è accorto praticamente nessuno perché non da nell’occhio immediatamente, non suona male ne altro…però rischia di far confusione seria su come si gioca”

    Ok, su questo son daccordo che possa dare più fastidio (non me ne ero accorto nemmeno io :D)

  17. al contrario l’etichetta “Intimo” non causa davvero problemi, una volta che hai capito cosa significa non è un parola problematica (se non per chi ha voglia di fare lo stupido, ma quella gente una volta si rifiutava di giocare a qualcosa anche solo se il nome del gioco non gli piaceva XD ), però se leggevi alcune discussioni sembrava uno scandalo allucinante. ^^

    Mentre invece è un residuo di AW.

  18. Simone Micucci sul fatto di giudicare un gioco solo dai refusi ti do pienamente ragione, però la questione è diversa: io giudico pessimo il risultato editoriale, tanto più se lo spacci come seconda edizione; sul gioco in se nulla da dire. Aggravante il fatto che il regolamento nudo e crudo è disponibile a tutti liberamente. Non puoi farmi pagare 30€ la sola veste editoriale del prodotto e piazzare certi errori, sono incazzato a bestia. Che poi la qualità grafica soprattutto dei disegni non è nemmeno lontanamente paragonabile alla copertina. Ottima invece la grammatura della carta. Ma per quella un prezzo di 10 euro era più onesto.

  19. infatti è per quello che la capisco. Perché si è comprato un prodotto che era gratuito e ci si aspettava più cura.

    Ceazione PG mi fa male a guardarlo.

    Quella dell’equipaggiamento mi fa da fastidio fino a un certo punto.

    Condivido meno la questione disegni di Inverse World. Ma lì sono altre faccende.

  20. Non è normale che ci siano errori nelle intestazioni, vuol dire che non è stata fatta una correzione di bozze prima di andare in stampa, che è inappropriato per un editore professionale. Che venga fatto in una seconda edizione che dovrebbe essere una correzione della prima, è solo ridicolo. E intanto la gente che crede e vuole supportare la casa editrice e il gioco in Italia spende i soldi due volte.

    Simone Micucci​ il tuo discorso sulla qualità del gioco qui non lo capisco proprio. Questi giochi non sono creazioni originali. Il lavoro che paghi a Narrattiva è l’adattamento in italiano e se è fatto male sono soldi spesi male, e un danno al gioco, e questo non è soggettivo. Inoltre, è davvero mancanza di rispetto per la clientela (tanto comprano lo stesso,no? )

    se poi ritengono di riempire il manuale di DW di disegni decontestualizzati, e pensano che siano un valore aggiunto, dovrebbero studiarsi le avventure di D&D originali o di WarHammer e capire come va fatta una illustrazione che racconta una storia. O anche il lavoro fatto su Fate Accelerated dalla stessa autrice. Opinione personale, ma basata su concetti seguiti da tutti gli editori di rpg professionali.

    Spero che si riescano completare presto le ultime cose della traduzione libera (ovvero, le revisioni…) che qualcuno si è offerto di impaginare. Così chi vorrà potrà stamparsela a prezzo di costo.

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