Questo è un sondaggio più che altro per curiosità fine a se stessa: preferite, per una partita a un qualsiasi GDR, un “tavolo” essenziale (matita, scheda e dadi, o quanto il gioco richiede di base) o una bella tavolata imbandita con mappe, griglie di combattimento, magari PC per ogni evenienza, soundtrack di sottofondo, e quant’altro? Mi rivolgo anche ai GM: usate tanti tool online, magari da pc, fogli, riassunti, luci stroboscopiche, fuochi d’artificio…
Commentate pure per spiegare.
Lo chiedo perché ho sempre pensato che avere poca roba di cui occuparsi aiuti a tenere l’attenzione dei giocatori sull’avventura, ma sistematicamente mi vado a infognare con “effetti di scena” e tool online.
L’unico tool online che uso è il blog con gli actual play per nutrire l’ego dei giocatori e non dimenticarmi gli eventi 😆
Essenziale. Al massimo qualche immagine per spiegare ciò che a parole non so spiegare. I tool online ed offline li uso prima delle partite, ma durante li ho sempre trovati scomodi (magari so’ vecchio io, eh).
Ciao 🙂
Io le soundtrack non le sopporto XD
Sto sempre sull’essenziale, quello che serve per giocare.
Per dw: dadi, matite, gomme, handout, schede personaggi
Un blocco per scrivere per me GM, in cui segnare appunti, schizzare mappe al volo, scrivermi al volo le stat di un mostro e segnarmi domande da fare più avanti.
Essenziale, più un Mat quadretto dove posso schizzare mappe coi pennarelli da lavagna, e la mia collezione di OST con i titoli cambiati in “esplorazione tesa” o “viaggio tranquillo” ecc. In questo modo ho la colonna sonora perfetta per ogni situazione.
E’ complicato definire cosa e’ essenziale e cosa non lo e’. Varia da gioco a gioco. Non mi piacciono le distrazioni, ma immagini e suoni appropriati, per me non lo sono necessariamente, anzi al contrario aiutano.
Qualche esempio: in Urban Shadows, ambientato qui e oggi, uso di routine Google Street View per inquadrare le scene. Mentre nella campagna di Runequest, l’inizio serata prevede di rito una sigla musicale (degli AC/DC).
Mentre fonderei le miniature col lanciafiamme.
Carta bianca o il mio “mat” artigianale fatto di fogli di plexiglass affiancati. O entrambe le cose.
“Theater of the mind” è bello ma a volte poter disegnare al volo quei quattro muri e dove sono i pg rispetto al cattivo di turno non ha prezzo.
Assolutamente, anche perché, anche dopo una descrizione dell’area, gli altri giocatori possono comunque avere idee diverse rispetto alla tua, per quanto riguarda distanze relative, posizione di oggetti importanti, luoghi utili (coperture, loggioni ecc.). Quattro linee in croce aiutano tantissimo, anche nei giochi dove non conti i singoli quadretti durante il movimento o gli attacchi.