57 pensieri riguardo “Ho scritto un articolo di presentazione su Dungeon World, magari a qualcuno interessa.”

  1. Bravo, mi sembra studiato bene, e ben scritto. Potresti evidenziare ancor di più alcune catch-phrases in modo da catturare ancora di più l’attenzione, dato che è un testo molto lungo, per invogliare il lettore ad approfondire con la lettura del resto.

  2. niente, mi piace prendere in giro Luca.

    Ma anche lui si è attirato sopra dei flame ai bei tempi in cui era implume. XD

    A volte chi scopre un modo diverso di giocare ed è entusiasta di parlarne ad altri fa l’errore di imbarcarsi in discussioni che non riesce a sostenere e rischia di dire cose non vere (o di dire in modo sbagliato cose giuste). Non so se è il tuo caso perché non ti ho letto nel dettaglio, ma le premesse sembrano quelle. E per quello ti stavo dicendo “tranquillo, ci son passati in parecchi!” ^^

  3. Daniele Di Rubbo, credo che qui abbiamo un nuovo salto generazionale.

    XD

    In breve: Roncucci è il cognome di un tipo strano noto per le sue brusche capacità comunicative e per una certa conoscenza di svariati giochi “nuovi” (metto nuovi tra virgolette, perché c’è roba che inizia a superare i 10 anni tra i famigerati design moderni). ^_^

    Quando ti diranno che pendi dalle sue labbra o che è il tuo guru (a prescindere che ti stia sul cazzo o che ti stia simpatico, che tu lo conosca o no) allora avrai trovato un troll della vecchia guardia. XD

  4. Le generazioni e la Seconda Città sono elementi della mitologia di Vampiri: La Masquerade. Il discorso delle generazioni dei giocatori, invece, riguarda Gente che Gioca. La terza è quella che si è formata su Google+ e non aveva legami così stretti precedentemente.

  5. Io non mi sono interessata molto a Requiem, forse se lo avessero presentato come un gioco nuovo e non come un “proseguimento” di Masquerade lo avrei apprezzato di più.

    Sembrava invece un tentativo di estrapolare quello che piaceva a tutti e mixare assieme quello che non convinceva. Un casotto in pratica.

  6. Simone Micucci, a me facevano cagare perché erano una specie di livello fisso e ti cambiava l’impatto del PG a livello di meccaniche in un modo che non potevi cambiare.

    Ok, il concetto da ambientazione era figo, ma la realizzazione non mi piaceva.

  7. In Dw e nei pbta in generale il gm ha molto potere. Che ne abbia poco è una leggenda. Quello che confonde la gente è che tutto quel potete venga indirizzato, mentre nei giochi a stampo tradizionale no e si rischia di sprecarlo o esagerare.

  8. Simone Micucci il concetto è che, come dice il detto, se tutto quel che conosci è un martello, tutto sembra un chiodo. Alla fine DW non è neanche uno dei sistemi più rivoluzionari in assoluto; eppure ci sono persone che lo scartano per partito preso.

    C’è anche chi lo scarta argomentando e io ho sempre rispettato quelle decisioni (se le argomentazioni sono fondate).

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