Estratto dal capitolo III.2 «Prima Sessione»

Estratto dal capitolo III.2 «Prima Sessione»

Estratto dal capitolo III.2 «Prima Sessione»

Grazie alla gentilezza di Mauro Ghisoni, che sta aiutando con la traduzione.

Gli spunti che ti puoi portare alla prima sessione sono a tua discrezione. Quantomeno portati dietro un sacco di idee. Questo è il minimo necessario.

Se vuoi puoi organizzarti un po’ di più. Potresti pensare ad una trama malvagia e a chi c’è dietro, oppure a qualche mostro che ti piacerebbe utilizzare.

Se ti ritrovi con del tempo libero puoi perfino disegnare qualche mappa (ma ricorda i tuoi princìpi: lascia spazi vuoti) e immaginare qualche posto in particolare.

Una cosa che assolutamente non devi portare al tavolo è un intreccio narrativo prefissato o una trama. Tu non conosci gli eroi o il mondo prima di sederti al tavolo ed iniziare la partita con una trama predeterminata già in mente non ti porterà da nessuna parte. Inoltre è contrario ai tuoi obiettivi: gioca per scoprire cosa accadrà.

Il GM cercherà di ucciderci? No. Il compito del GM è descrivervi il mondo, ciò che contiene, e mostrarvi che è un posto molto pericoloso. Potreste morire. Questo non significa che il GM sia qui per cercare di ammazzarvi.

12 pensieri riguardo “Estratto dal capitolo III.2 «Prima Sessione»”

  1. Non consideratelo una critica, ma un commento costruttivo: La traduzione postata è buona e utilizza un lessico appropriato (rivedrei la punteggiatura), però risente della struttura inglese, e quando leggo mi sembra un po’ smozzicata. Questo ovviamente accade per tutte le traduzioni dall’inglese che si mantengono molto vicine al testo originale.

    Penso che con un editing a fine lavoro in quella direzione possa rendere il testo molto più scorrevole (per es., togliere i pronomi personali quando in italiano sono sottointesi dal verbo).

    Se capisco bene,#Narrattiva non concederà il testo che hanno tradotto con licenza CC, ma avete un accordo per le traduzioni dei tag e di altre parole chiave?

  2. Mattia Bulgarelli

    nessuno scandalo, quello che faceva scandalo 5 anni fa 10 anni fa e per quanto mi riguarda sempre è la prepotenza e l’assunzione di criticare il “come gioca l’altro” Specie se si diverte, non so se ho reso esattamente l’idea di quello che dico eh 🙂 Io ho iniziato con il gdr de “La storia ancestrale” e l’assunto da cui partivo era esattamente quello che DW oggi mette nero su bianco…ho usato solo il buon senso di quando ero ragazzo, mi sono trovato bene io, si sono trovati bene i giocatori ed ho continuato 🙂 Cmq…ripeto io forse sono un caso strano ma mi trovo bene giocando a tutto quello che ha un setting interessante 😀

  3. +Paride Papadia la scelta di parole non è protetta da copyright, a meno che non sia il nome di qualcosa di fantasia (es. Hobbit o Mind Flayer). Il copyright protegge l’espressione, ovvero il testo completo, ma non le singole parole.

    Pensa che assurdità se io scegliessi una parola italiana per tradurre un termine inglese e nesduno potesse poi usare la stessa traduzione senza il mio permesso!

    D’altronde non abbiamo aderito alla traduzione di Narrattiva se non dove pensavamo che fossero le soluzioni migliori. Nell’equipaggiamento abbiamo 4 etichette diverse, che segnaleremo nel glossario. Alcune mosse base hanno un nome diverso (es. Taglia e Spacca).

    Personalmente credo che il compito di un traduttore sia di fare da vetro allo stile di scrittura dell’autore originale. Non vuol dire tradurre letteralmente, vuol dire però evitare perifrasi eccessive nel nome del buon stile. Lo stile di A&S è molto scattoso, e questo traspare, e la cosa mi piace. Troppe volte un traduttore si improvvisa scrittore.

    I pronomi personali so benissimo come funzionano in entrambe le lingue, se sono stati mantenuti è probabilmente una scelta deliberata perchè necessari al significato della frase.

    In linea con ciò è la scelta di mantenere gli incisi all’inglese col trattino, che sono permessi in Italiano ma solitamente meno usati. Se noti il resto della punteggiatura è stato reso secondo i canoni italiani.

    Ti invito comunque a segnalare le frasi in particolare dove hai riscontrato dei problemi nel nostro gruppo G+.

  4. Ragazzi, spero che nelle prossime settimane, quando uscirà il gioco, in questa community non si parli di traduzioni, perché ne ho già le tasche piene.

    Spero che più che altro si parli delle proprie esperienze di gioco, di incomprensioni delle regole, di dubbi, domande, di mostri, oggetti magici e mosse personalizzate. Quelli sono i miei argomenti preferiti e sono meno soggetti a tifoserie incrociate.

  5. Dungeon World in Italiano non ho insinuato alcunché sulle conoscenze dell’autore, ma visto lo stile difensivo della risposta, tranquillo che non farò ulteriori commenti sulla traduzione. Mi limito a sottolineare che l’editing per rendere il testo più scorrevole è una pratica editoriale standard, seguita anche dai professionisti.

    Per quanto riguarda le differenze con la traduzione di Narrattiva, il problema esiste per chi vorrà produrre materiale in italiano per DW dovrà scegliere che traduzione usare loro, oppure duplicare le indicazioni.

  6. Paride Papadia non era mia intenzione essere difensivo. Anzi, ti sto invitando a partecipare al lavoro! Il mio principio è: se vuoi criticare, lavora con noi, perché i lavori sono ancora in corso! Quello che stavo facendo era spiegarti il mio metodo, che non è propriamente «canonico». 

    D’altronde, se tu mi balzi addosso implicando che stiamo lavorando con superficialità, ti puoi aspettare una minima difesa delle mie scelte. Il che non vuol dire che non possono esserci errori.

    In ogni caso, stiamo facendo editing collettivo 🙂 se guardi la versione aggiornata dei capitoli che ho caricato poco fa, noterai che diverse cose sono cambiate. Se credi che una frase non sia fluida, ti invito a iscriverti al gruppo [https://plus.google.com/u/0/communities/114321549831158308890] e di segnalarcela, noi stiamo facendo la revisione di diversi capitoli proprio adesso.

    Espandendo sul discorso di prima, non considero un argomento valido riferirsi a pratiche editoriali standard, considerato che i cosiddetti «professionisti» ci hanno portato Licia Troisi, la disgustosa traduzione dei libri di Martin, e la violenza linguistica contro la seconda metà dei libri di Harry Potter. Non mi baso sulle pratiche editoriali per determinare come porto avanti un progetto, mi baso sul mio senso estetico e su quello dei miei collaboratori. Ma capisco quello che vuoi dire, noi stiamo cercando di concentrarci sulla qualità e stiamo facendo editing.

    Per quanto riguarda le scelte di terminologia, ho cercato di evitare differenze inutili con Narrattiva, ma non posso nemmeno adeguarmi a un lessico che non condivido. La differenza finale sarà sulla decina-ventina di termini, credo, e li includerò su un glossario.

    Ho già fatto la discussione su quali termini usare con i contributori di Mondo Sotterraneo. Si è scelto, al momento, di usare la terminologia di Narrattiva per la fanzine.

    Però ho anche notato che le persone con cui parlo hanno una preferenza a usare il mio lessico, forse perché lo considerano più bello? Spero di sì.

    In ogni caso, chiunque faccia un’espansione di terze parti potrà scegliere i termini che preferisce e fare riferimento al nostro glossario per convertire tra le due traduzioni.

    Se ti va possiamo continuare la discussione in privato o sul gruppo.

  7. Dungeon World in Italiano

    Ho risposto basandomi solo sul precedente post. Non era mia intenzione essere negativo, né dire che state lavorando con superficialità.

    Il lavoro che state facendo è ammirevole, e ad ogni modo non volevo dare giudizi personali.

    Scegli tu dove preferisci che ti risponda, pubblico o privato

    Claudio Freda

    ok?

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