Breaking news: la prima edizione di Apocalypse World ora è scaricabile gratuitamente.
Per chi volesse saperne di più sul gioco su cui è stato basato Dungeon World.
source: https://www.kickstarter.com/projects/226674021/apocalypse-world-2nd-edition/posts/1585935
https://www.kickstarter.com/projects/226674021/apocalypse-world-2nd-edition/posts/1585935
Quindi la seconda finalmente è pronta XD
Suppongo di sì. Nell’update dice che sono in pari con le deadlines, e se non sbaglio l’uscita della seconda edizione era prevista per la fine dell’estate/settembre.
Mi fa un po’ male vedere AW come “il gioco su cui è basato DW” xD
Ah ma siamo in Locanda, sorry, allora ha senso ^^’
Ha senso per quello. 😉
Sì, ero indeciso se postarlo qui perché alla fine è OT. Comunque la mia impressione è che DW sia molto più conosciuto e giocato di AW.
Hai fatto bene, dai. 😉
io ho sempre odiato AW ed amato DW (sono pronto ai vostri strali)…e credo sia un sentimento comune dovuto ad una facilità di connessione con ambientazioni e colori più vicine ad una cultura gdr classica…e poi “aggrare” non si può sentire!:D
ps con tutti i limiti di meccanica di DW, sia ben chiaro:)))
Io non odio nessuno dei due. So quali sono le cose che mi piacciono e quelle che non mi piacciono dell’uno e dell’altro.
Io ammiro molto AW; è un gioco che vorrei essere bravo a MCare. Anche perché mi piace molto il genere post-apocalittico.
DW secondo me è in generale più accessibile, non solo come tematiche e tipo di gioco, ma anche proprio come esposizione e spiegazioni. Cioè, se consideri il manuale di un gioco primariamente come una sorta di manuale tecnico che ti deve insegnare come giocare, secondo me il manuale di AW è un pessimo esempio. Sì, quando sai come giocare e vai a rileggerti il manuale di AW ti accorgi che c’è scritto tutto, però non è certamente una prosa che punta a semplicità e chiarezza espositiva.
Mi ricordo ancora quando leggevo il manuale per la prima volta, e non riuscivo a capire cosa intendesse con “to do it, do it”. Ora che so come giocare ai pbta è tutto chiaro (“ma certo: per farlo, fallo!”), ma al tempo mi ci sono scervellato non poco.
Pensa che nel 2012 si diceva che Apocalypse World avrebbe dovuto avere la chiarezza espositiva di Dungeon World.
Lo dico giusto per evidenziare qualche pregio dell’uno rispetto all’altro secondo al vulgata (a me questi paragoni non piacciono tantissimo, perché spostano il problema su opinioni tutto sommato risibili anziché su imparare a giocare i giochi).
Lorenzo Bandieri guarda, sui manuali di Baker sfondi una porta aperta xD
Simone Bonavita a me il postapocalittico dice ben poco, ma AW mi piace per la libertà che dà ai giocatori, e per come gestisce le relazioni tra i pg, che sono appunto liberi di formare alleanze e inimicizie come meglio credono
Ma ho giocato relativamente poco a DW, non ho nulla contro il gioco, mi mette un po’ di amarezza tutta la gente che viene da D&D e lo gioca malissimo, ecco 🙁
Daniele Di Rubbo anche secondo me AW avrebbe da imparare da DW come chiarezza espositiva. Devo dire comunque che nemmeno DW è completamente chiaro, nel senso che per me è stato necessario integrarlo con la beginner’s guide. Ma forse sono io che, avvezzo ai giochi tradizionali, ho fatto più fatica del normale, non so. La mia impressione personale è che tra tutti i pbta che ho letto, Urban Shadows sia forse quello con le spiegazioni migliori.
Secondo me anche Sagas of the Icelanders e The Warren non scherzano in quanto a chiarezza. 😉
P.S. Per chi viene dai giochi di stampo più classico, la maggior difficoltà di solito è quella di non portarsi dietro sovrastrutture e applicarle istintivamente, senza rendersene conto.
il fatto che laggente giochi male AW è appunto dovuto al fatto che abbia un retroterra culturale impostato su d&d e che il gioco voglia fare leva su questo…poi i problemi di meccanica come dicevo sono ben chiari…speriamo per entrambi nelle seconde edizioni(senza rubricature 🙂