Salve a tutti

Salve a tutti

Salve a tutti,

per natale mi sono regalato Dungeon World, stanco di sistemi complicati e limitanti.

Inutile dire che me ne sono immediatamente innamorato e ho creato una avventura.

Sarebbe dovuta essere una oneshot autoconclusiva, ma ho pensato di inserire la possibilità di finirla in modo “aperto”, nel caso dovesse piacere ai miei amici questo sistema.

Vi allego il link al pdf, mi date qualche parere/consiglio???

https://drive.google.com/file/d/18KLtN5tB5bcsUrgn75IwB8n2yqJFEnYB/view?usp=sharing

Inoltre una domanda, sul manuale nel capitolo mostri, per alcuni nei danni indica m[danni] e p[danni], cosa indicano la m/p e le parentesi?

Grazie a tutti! 😀

https://drive.google.com/file/d/18KLtN5tB5bcsUrgn75IwB8n2yqJFEnYB/view?usp=sharing

16 pensieri riguardo “Salve a tutti”

  1. Mi ero dimenticato la descrizione del “boss finale” la riporto qui, senza aggiornare il pdf.

    “Una oscura massa che rifugge la luce e prospera nelle ombre. Questa colossale creatura sorge quando un drago elementale, scompare inglobato in vortici di potente magia oscura. Creatura di tenebra che rimpiange la sua vita precedente e prospera nel dolore e nell’umiliazione del prossimo. Si consiglia cautela.”

  2. Ciao! Ho dato una lettura veloce quindi lascio qualche commento sparso:

    1) la domanda “i pg si conoscono già?” la toglierei: per come funziona la prima sessione, nella costruzione dei legami si crea il substrato di relazioni tra i personaggi che non partono (almeno, non tutti) come sconosciuti 🙂

    2) molti elementi mi sono sembrati sicuramente interessanti ma forse un po’ troppo “definiti”. Mi spiego, è difficile giocare per scoprire cosa accade nel momento in cui sono già perfettamente compilati i fronti con tanto di possibili finali ^^ capisco volerla rendere una one-shot autoconclusiva, ma così viene un po’ meno lo spirito di DW, secondo me 🙂

  3. Andrea Di Stefano si hai ragione su tutto, però provengo da giochi nettamente più macchinosi e già così com’è, lo trovo un bel balzo in avanti verso maggiore libertà. Poi col tempo sicuramente imparerò altri trucchi di DW. Per come lho pensata, l’ambientazione “globale” c’è (la città) come le varie zone, esse però vengono definite in dettaglio giocando ed esplorando. La “main quest” è definita ma sicuramente, come in ogni gdr, i personaggi riusciranno a stravolgere quanto ho pensato.

    Per quanto riguarda le domande iniziali, ne esiste un set “standard”?

  4. Antonio Sartini oh beh, sicuramente col tempo si impara e il manuale snello di DW aiuta in tal senso ^^ come diceva simone, ti consiglierei di “farti le ossa” con una campagna “standard” anche da poche sessioni, giusto per apprezzare un po’ il mood ^^ Poi, se vuoi continuare con la strada dell’ambientazione, ti consiglierei di dare un’occhiata a dei setting scritti per DW: sono i cosiddetti dungeon starter i quali possono essere intesi come un inquadramento molto generale (giusto la descrizione di un setting, appunto, e personaggi/creature tipiche) accompagnato da domande ed eventuali mosse personalizzate. Potrebbero benissimo essere intesi come ambientazioni più DWesche! Qui nella Locanda trovi proprio una sezione apposita con gli ottimi lavori di Andrea Serafini mentre, se mastichi un po’ di inglese, ti consiglio di andare nella community inglese di DW (The Dungeon World Tavern) e cercare i dungeon starter di Mark Tygart ^^

  5. a me piace, mi sembra ricca di mistero e a suo modo poetica. Lascia perdere gli starter, è giusto che ti vivi il gioco di ruolo nella maniera che ti appartiene di più. Sì, è un po’ chiusa, ma nessuno ti obbliga a fare una trama completamente libera. Un’avventura in quel senso la puoi sempre iniziare dopo questa. Anche perché una volta che il destino di Samuel è svelato la vedo molto difficile proseguire.

  6. Vittorio Delitala è un suggerimento rischioso per due motivi 🙂

    1) rischia di giocare ad un altro gioco, non a DW.

    2) rischia di prendere abitudini che saranno dure a morire

    I PbtA hanno una struttura molto particolare difficile da assimilare se uno ha alle spalle altri giochi con minori possibilità di intervento da parte dei giocatori.

    Gli abbiamo consigliato di partire con altro perché così ha il modo di sperimentare DW nella sua interezza, se poi si sentirà a suo agio nel far giocare l’avventura di Samuel magari aggiungendo tanti spazi bianchi in più, lo farà, altrimenti giocherà ad altro con le regole di DW ma almeno lo farà a ragion veduta 🙂

  7. Vittorio Delitala Come dicevo l’avevo considerata autoconclusiva, ma nulla vieta una volta terminata con la vittoria dei PG e la ripresa in salute di Samuel, che il mondo venga ricreato. ovviamente la città sarà già parzialmente esplorata ma tutto il resto diventa spazio bianco da riempire 😀

  8. Dunque, alcuni pensieri sparsi…

    Hanno ragione quelli che dicono di seguire il manuale, ma hai ragione anche tu, che hai compreso le regole ma non hai esperienza.

    La ggente non capisce che NON TUTTI possono seguire le regole a manetta LE PRIME VOLTE che giocano. Io sono un cazzo di talebano delle regole, ma ci ho messo un bel po’.

    Quindi come si fa? .

    Io toglierei uno o due pericoli, a seconda della lunghezza stimata del gioco. E generalizzerei i pericoli restanti (esempio: non coboldi adoratori del drago, ma “adoratori del drago” “Raga: che mostri sono?”).

    Ogni pericolo dovrebbe essere basato su una motivazione.

    Spiego: il reggente vuole sopravvivere? bene, farà di T_UTTO per sopravvivere; MA – se fai più di una partita, prova a creare il fronte preciso DOPO la prima sessione.

    Tieni a mente che la preparazione del master ci PUO’ essere, nessuno te la vieta, ma deve essere roba che puoi cambiare al volo, secondo i principi e l’agenda. Magari scrivi un dettaglio innocuo, e scopri di non poterlo cambiare perché ci hai fatto sopra un castello di idee. Come NON farlo? Con l’esperienza.

    Invece, segherei del tutto i POSSIBILI FINALI. Non solo nun se po’ ssentì, parlando di DW, ma secondo me è anche terapeutico,

    he he…

  9. Ciao, ho fatto lo stesso percorso coi gdr: da story before come d&d 3.5 a DW (uno story now). E durante il momento di passaggio (improvvisandomi master) ho avuto lo stesso problema. Ci ho messo parecchio a capire quanto fosse significativo quel “gioca per scorprire cosa succederà” (frase che penso tu abbia già sentito); da quando l’ho interpreto alla lettera ho archiviato tutti i progetti di avventura fatti in quel periodo di passaggio, per il semplice fatto che in quanto progetti, per DW non hanno senso di esistere.

  10. Ah e aggiungo: dall’elenco che hai fatto tu, alla creazione in modo schematico di un fronte c’è veramente poco. Prova a inserire quello che già hai pensato in un fronte d’avventura (vedi manuale) e ciò che è in eccesso andrà via da se

Lascia un commento