Ciao, volevo un’opinione da GM che conoscano già bene DW riguardo alla creazione dei fronti.

Ciao, volevo un’opinione da GM che conoscano già bene DW riguardo alla creazione dei fronti.

Ciao, volevo un’opinione da GM che conoscano già bene DW riguardo alla creazione dei fronti. Dopo la prima avventura, il manuale è molto specifico sui metodi per gestire questa fase (fronti che si dividono in pericoli che si dividono in oscuri presagi ecc…, magari ho anche saltato un passaggio). Inoltre fornisce un elenco di pericoli possibili (organizzazione ambiziose, luogo maledetto ecc) e un elenco di mosse possibili per ogni tipo di pericolo.

La domanda è: quanto siete fedeli a questa sezione del manuale? Seguite le istruzioni alla lettera? Se potete commentate per approfondire,

grazie in anticipo.

29 pensieri riguardo “Ciao, volevo un’opinione da GM che conoscano già bene DW riguardo alla creazione dei fronti.”

  1. Seguo alla lettera; quando ho la sensazione che manchi qualcosa, è semplicemente perché devo “mescolare” un po’, prendendo una mossa da un’altra categoria perché incarna meglio la mia idea.

    Qualche volta cambio solo l’ordine con cui butto giù le idee, partendo da possibili pericoli e raggruppandoli in Fronti, ma semplicemente perché se non ho già una “macro-idea” mi trovo meglio a ragionare Bottom-Up che Top-Down.

  2. Nicola Urbinati ma in partita ogni volta che ti trovi nelle condizioni in cui dovresti attivare una mossa tieni sott’occhio l’elenco delle mosse da gm (tipo anche quelle dei pericoli) o sai che scegliendo un’azione sensata probabilmente corrisponderà a una mossa esistente?

  3. È anche vero che, se faccio succedere qualcosa, di solito è normale che mi finisca da solo sotto una mossa.

    Di solito cerco di valutare solo il “debole/forte”, ma sì, credo che possa essere anche questione di pratica (all’inizio controllavo sempre, poi pian piano meno, ma le ho comunque sott’occhio).

  4. Per fare una mossa dura basta dire cosa succede nella sua completezza e chiedere ai PG cosa fanno solo in un secondo momento.

    Prendiamo, per esempio, la mossa del dungeon falli tornare sui loro passi: la posso usare sia come mossa morbida che come mossa dura, se so cosa sto facendo.

    Seguitemi un attimo. In questi esempi io sono il GM.

    Ora la uso come mossa morbida:

    «Non appena passate in quella direzione, il portale d’ingresso comincia discendere: si sta chiudendo! E avete pochissimo tempo per fare qualcosa! Emory, cosa fai?»

    Ora la uso come mossa dura:

    «Ok, Emory, ti togli appena possibile dalla mattonella ma, evidentemente, era molto sensibile: il portale d’ingresso scende con una rapidità notevole. È già chiuso! E ora siete intrappolati qui dentro. Thaddeus, tu cosa fai?»

    Capito cosa intendo? Quello che cambia è a che punto della mossa io smetto di parlare e chiedo ai giocatori cosa fanno i loro personaggi. Quanto ho definito una nuova situazione problematica: ho fatto solo intuire che sta per succedere (mossa morbida)? Oppure ho cambiato la situazione in modo problematico inappellabilmente (mossa dura)?

    Il punto è che non posso fare una mossa dura quando voglio, ma solo quando me lo dicono le regole; ossia, quando i PG mi danno un’occasione d’oro per farne una (succede davvero molto raramente), con la nota che i 6- sui tiri contano sempre come occasione d’oro (questo succede molto più spesso).

  5. Esatto, per quello per me la scelta della mossa è in genere separata dalla scelta sul duro/morbido. Mi concentro più su questo che sulla mossa in sè, che segue in modo più naturale la fiction e ormao posso aver interiorizzato a grandi linee.

    Duro/morbido è più legato alle regole che a una scelta mia, quindi ci presto più attenzione.

  6. io ho fatto una cosa troppo nerd: un foglio A3 plastificato, con su tutte le mosse; mi fa anche da tovaglietta…

    In fondo ho il mantra del deficiente (cosafatecosafatecosafate?)

    Inoltre ho un altro foglietto con una lista di 7-8 mosse probabili per la prossima sessione, da fare in caso di necessità/possibilità. Per ogni mossa indico il TIPO, secondo la divisione di DW (o US, o AW). E sono apposto.

  7. uso il manuale solo come linea guida generale. Soprattutto non lo uso affatto per quanto rigurda il tracciamento della storyline (fronti, oscuri presagi, etc… so a malapena cosa sono). Prefirisco un’universo armonico e funzionale all’avventura, senza subire legami di regole. Anche per quanto riguarda le mosse del GM spesso mi lascio andare all’intepretazione. Sono master di DW da due anni e fin’ora ha funzionato benino 🙂

  8. Simone Bonavita ammazza come sei radicale… non si può ridurre DW a solo fronti e oscuri presagi. Comunque la domanda era “usi il manuale alla lettera o lo segui come linea guida” e mi sembra azzeccata la seconda. Se poi preferisci chiamarla hack invece che linea guida perché ti piace di più… fai pure

  9. Simone Bonavita si sono d’accordo, anche perché modificando il metodo di organizzazione delle campagne i giocatori non se ne accorgono neanche. È una pura scelta pratica del gm. (Devo dire che ora che è un po che uso il metodo del manuale lo trovo comodo).

  10. Vittorio Delitala non è essere radicale e non volevo essere polemico. Una delle differenze tra i giochi classici old School ed i giochi” chiamiamoli forgiti” sta proprio nel fatto che il GM deve seguire delle regole scritte e non cantarsela, suonarsela ed ascortarsela tanto il manuale è solo una linea guida. Quindi se giochi seguendo le regole, tutte, stai giocando a DW altrimenti se segui solo alcune cose e non altre stai facendo un hack del gioco. Il concetto è così semplice che è imbarazzante nella sua linearità. Nota bene ognuno può e deve giocare come preferisce quindi buon divertimento.

  11. Simone Bonavita questa cosa che il Gm deve seguire Tutte le regole, altrimenti non sta giocando a Dw, è una tua opinione. Per me è una modifica al gioco, ma pur sempre solo modifica. Il tuo vedere come così basilare il dover seguire alla lettera tutte le regole è la cosa che reputo radicale. Ma qui la discussione diventa soggettiva, e soprattutto sterile.

Lascia un commento