Dài, mini-actual play.

Dài, mini-actual play.

Dài, mini-actual play.

Io, Francesco Bucci  e Marco De Carolis  ci siamo incontrati qui in locanda e con un quarto, il mio amico il Losa , s’è giocato.

E’ stata la giocata in cui la preparazione è durata di più in assoluto in ormai quasi due anni di onorata carriera a DW, praticamente un’ora e mezza di personaggi e setting! Una domanda tirava l’altra e ho due pagine fitte di appunti da reincorporare. Molto bello il tutto però: faccio domande come un assassino, i giocatori sono ricettivissimi e si spalleggiano l’un l’altro. I popoli selvaggi dell’est che hanno ucciso la madre di Nestir Gaur, elfo guerriero, e raso al suolo la torre magica di Barrin, elfo mago, sono di nuovo uniti sotto un leader chiamato Sfregio Rosso. Abbiamo varie città e fazioni in ballo, un po’ di storia del mondo e un abbozzo di mappa. Marco e Francesco hanno già giocato a DW ma principalmente come master, e mi sa non sono abituati alla cascata di domande 😀

Fin qui comunque roba standard… Se non che il mago se ne esce quasi all’ultimo spiegando il legame che ha con Seraphine, umano bardo: ha previsto che sarà lui a unire i popoli liberi dell’ovest, attualmente divisi in varie città stato in uno scenario repubbliche greche vs. impero persiano, riprendendo il ruolo di Re che da ere immemori è stato abbandonato. Da attempato cantastorie delle gesta eroiche del mago, a futuro re con tanto di consigliere e guardia del corpo elfici.

Il putiferio! Cominciamo l’avventura proprio mentre i tre tentano di recuperare lo Scettro della Giustizia, l’artefatto che solo colui degno di salire al trono può impugnare. Smazzuolano briganti e giganti in un sotterraneo come tritacarne e infine si confrontano con Bargak, gran sciamano dell’est, gigante molto più intelligente della media, cui hanno prevenuto la consegna di una lettera che lo convocava, insieme alle sue forze belliche, per un assalto alla città di Goldhill, nella frontiera nord. Con un bravo tiro di parley il bardo lo convince a farsi dare quell’inutile scettro (che non è manco troppo bello) e a defilarsi con i compagni. I nostri pensano di essersela cavata a buon prezzo, ma non sanno che io sono il signore del Think Offscreen 😈

La mia ragazza non avrebbe fatto in tempo ad unirsi dall’inizio e ci ha raggiunti a metà partita come spettatrice: ha detto che poche volte si è divertita tanto e che i giocatori erano perfetti per i personaggi che interpretavano: il mago con un aplomb e una compostezza british da ammazzarsi, il guerriero tozzo e killer come non mai, il bardo un trickster dalla parlantina sciolta da manuale!

Mi metto a far fronti và.

4 pensieri riguardo “Dài, mini-actual play.”

  1. Niente di buono è mai venuto dall’est…anche se Carun ha apprezzato lo stesso la loro carne.

    E’ stata una delle sessione più piacevoli che abbia mai giocato. Gruppo fantastico, è un piacere stare con voi.

    PS: tozzo? Tozzo?! TOZZO!!! La prossima volta sarai tu ad essere sulla traiettoria della mia lama!

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