Diciamocelo seriamente: qualcuno ha mai visto usare i nomi prescritti sulle schede da persone che non fossero già degli appassionati di DW?
Diciamocelo seriamente: qualcuno ha mai visto usare i nomi prescritti sulle schede da persone che non fossero già…
Diciamocelo seriamente: qualcuno ha mai visto usare i nomi prescritti sulle schede da persone che non fossero già…
Io li impongo. XD
a dire il vero sì! Specialmente druido e barbaro. Quelli degli elfi me li ricordo un po’ bruttini. Comunque volendo c’è un’altra lista di nomi sfusi nelle appendici…
Purtroppo no, per questo poi hai un elfo mago che si chiama Peter Parker.
Scherzi a parte, ho notato che sono pochi a non utilizzarli rispetto a come mi calitava con Aw.
Io gli dico “Sceglili da lì”. Di solito non protestano. Se poi qualcuno mi chiede se può scegliere un nome diverso, io di solito gli rispondo: “Se per quando facciamo le presentazioni ne hai già uno, sì, se no devi sceglierlo da lì, punto e basta”. È un metodo che funziona! 😉
all’attivo attualmente ho una sola cronaca, ma per quanto mi riguarda non se li sono cagati di pezza!
comunque c’è da dire che più o meno avevano tutti le idee abbastanza chiare su come chiamarli, quindi non si è perso tempo a pensarci
I giocatori via hangout solitamente li scelgono. Solitamente, perché è capitato che servissero cose più mirate, ad esempio nomi polinesiani nella nostra vecchia campagna marina.
Quelli del mio gruppo dal vivo non se li sono cagati nemmeno un secondo e hanno riutilizzato i loro nomi di battaglia da quando giocavamo a D&D.
per ora 1 su 6 (Taddeus / Paladino)
la limitazione dei nomi prescritti proprio non riesco a digerirla e di conseguenza non la impongo ai miei giocatori. Io li intendo come un suggerimento per giocatori a corto di idee. Non capisco proprio la necessità di imporre la scelta del nome, dal momento che é una regola che non ha alcun impatto sul gioco, ma solo sui testicoli ed il morale dei giocatori. Potrei capirla in un gioco alla “heroquest”, ma non in uno dove é il giocatore del mago a poter decidere qualunque cosa sulla magia e rappresenta la quinta essenza del mago.
Saverio Porcari, la scelta tra una lista limitata di nomi è un’eredità di Apocalypse World. In Dungeon World non ha poi tutto questo senso, ma in Apocalypse World era una scelta di design ben consapevole. Se vuoi te ne spiego le ragioni, anche se forse non è questo il luogo più adatto.
Daniele Di Rubbo le ragioni della scelta forse le intuisco, ma sono comunque interessato a farmele spiegare quando e dove vorrai. Il fatto di mantenerla in DW ci sta, ma io non mi sento assolutamente di vincolare i giocatori, perché se mi ponessero la domanda “e perché scusa? A me sti nomi fanno ca’ha ” non saprei cosa rispondere se non “hai ragione”. Il personaggio Saverio è troppo poco lawful per tollerare una regola così arbitraria.
basta che poi non chiamano il mago Carmelo o Gaetano…
Ma in effetti parli con uno che ha chiamato la propria druida Sylvanas, nome che non trovi nella lista, dopo aver chiamato una paladina Valeria, nome che trovi nella lista. Sono il primo a essere flessibile. Mi pare anche di ricordare che gli autori del gioco abbiano detto che le liste di nomi sulle schede non sono vincolanti, sebbene gli aggettivi di aspetto sì.
Io dico che i nomi sono da leggere, almeno per capire il tipo di nome o farsi dare uno spunto. Ad esempio da Taddeus posso farmi venire in mente qualche altro nome pseudo-latineggiante o da Robin, Mouse, Bug posso farmi venire in mente un altro soprannome ladresco basato su un animale….
rispondo un po’ a tutti. Fermo restando che ho aperto il topic perché sto reimpaginando le schede fatte da me e mi stavo chiedendo se valesse la pena buttare inchiostro per i nomi sulla scheda.
Simone Micucci e fai bene! Però alcune combo razza/classe sono davvero imbarazzanti.
Nikitas Thlimmenos il barbaro coi suoi titoli è effettivamente l’unico che davvero ha ispirato grandi nomi. Magari tutte le classi avessero uno stile del genere. Comunque, non vorrei rovinarti un mito, ma l’elenco di nomi a fine manuale è una mera compilation dei nomi presenti sulle schede dei personaggi.
Daniele Di Rubbo procediamo similmente.
simone biagini la tua mi sa è una statistica più accurata di quanto pensi! Quei nomi sono utili ad 1 giocatore per campagna di media.
comunque, grazie a tutti per aver risposto. Rimurginerò se lasciarli sulle mie schede o toglierli e metterli in un foglio a parte.
Per me tutto ciò che serve ad evitare nomi di PG ridicoli è bene accetto, quando giochi con sconosciuti.
Se poi giochi con gente che conosci e avete in mente qualcosa di particolare, e sai già che il “flavor” salterà fuori bene, sono sovrabbondanti.
Esempio: se fate una campagna “in mezzo ai ghiacci”, ci saranno Olaf, Gunther e Vladimir e non Leliel Ventofoglia, Sasuke e Jar-Jar… XD
il problema sono proprio i nomi ridicoli. Tipo Carmine il Chierico. Con tutto il rispetto per chi si chiama Carmine che magari è anche un bel nome…
Ad un torneo di Diablo II ho perso in finale da uno che usava un barbaro.
L’ha chiamato “scagarella”.
Sì, lo so, non è un GdR, è un videogioco (e per di più uno sparatutto) ma è pur sempre un esempio di un giocatore per cui lo spazio “nome” è una cosa che riempie quasi con fastidio, per buttarla in ridere e far vedere quanto poco gliene frega. ^^;
è quello il punto.
Se non ti frega prendi dalla lista.
Se ti frega ce l’hai già in mente.
Anch’io impongo, anche perché sennò i giocatori passano mezz’ora a cercare un nome e nel 90% dei casi se ne escono fuori con cose assolutamente demenziali.
Vabbè dai, mo volete davvero farmi credere che, di fronte ad un giocatore che ha chiamato il suo ladro Boba Fett, voi siete rimasti a giocarci?
Simone Micucci this! Hai ragione. Li lascio per tutti quelli che altrimenti farebbero danni.
se uno chiama il personaggio Scagarella o Boba Fett è il caso di spiegargli qualcosa sullo spirito del gioco. Altrimenti anche precettandolo ai nomi consentiti troverà altri modo per “far danno”. Visto che nomi a parte il regolamento delega intere parti di ambientazione al gusto dei giocatori. Se anche lo costringo a rinunciare di essere il “Mago Gaetano”, ma poi mi dice che è diventato magico usmando i peti di un coniglio rosa gigante di nome Spurgo, o che vuole fare un rituale per trasformare la pipì in prosecco… Allora il nome può essere il minore dei problemi. Penso sia bene chiarire subito il registro della campagna e trovare un terreno comune che piaccia a tutti.
Non è tanto lo spirito del gioco.
Al solito è una questione di premesse. Se vi siete messi a giocare insieme è probabile che vogliate giocare insieme a quel gioco.
Se qualcuno vuole giocare e qualcun altro vuole fare il guastafeste allora le cose non quadrano.
Poi ci sono una serie di ma e una serie di se, dinamiche di gruppo da tenere in considerazione ecc ecc.
Io non ho più questi problemi, ma perché ho lavorato a livello sociale per toglierli. I problemi delle dinamiche sociali non sono risolvibili dalle regole di un gioco. Al massimo evidenziabili.
Appunto, posto che a me non è mai successo. La cosa più vicina è stata che il giocatore che fa il mago ha visto tra i nomi Morgan e ha detto per scherzo “allora mi chiamo Bluvertigo” e poi qualcuno ha proposto Igor Bluverth ed è rimasto. Ma per me sta bene.