Non so se questa cosa è già saltata fuori (e mi stupirei del contrario), ma trovo buffo che il famoso articolo “Un…

Non so se questa cosa è già saltata fuori (e mi stupirei del contrario), ma trovo buffo che il famoso articolo “Un…

Non so se questa cosa è già saltata fuori (e mi stupirei del contrario), ma trovo buffo che il famoso articolo “Un drago da 16 PF” non abbia evidenziato un errore abbastanza banale: il Drago è Enorme, e nella sezione sulla creazione dei mostri viene suggerito un bel +8 PF solo per questo. Essendo Solitario i suoi PF di base sono 12, quindi anche senza volergli assegnare altri bonus, il drago ha almeno 20 PF (da cui si ricava il corretto Drago dell’Apocalisse che ne ha 24).

Giusto per dire.

10 pensieri riguardo “Non so se questa cosa è già saltata fuori (e mi stupirei del contrario), ma trovo buffo che il famoso articolo “Un…”

  1. Per chiarire: non sto mettendo in dubbio la validità dell’articolo (altri lo hanno già fatto, con puntigliose analisi probabilistiche che dimostrano quanto poco abbiano capito del concetto espresso). Il senso non cambierebbe nemmeno se ne avesse 24, è chiaro.

    Quello che intendevo è che più gli errori sono evidenti, meno sono “tollerabili”. Perché di errore si parla, tutto qui.

  2. Ragazzi, se volete fare gli avvocati del diavolo non starò di certo qui a mettere i puntini sulle “i”, anche perché la mia non era un’accusa di alcun tipo, solo un aneddoto. Al limite può essere un invito a non citare con ferrea determinazione un esempio basato su un evidente errore per spiegare quel concetto, che resta comunque validissimo, ma magari a scriverne un altro.

    Però, se mi venite a dire che non c’è motivo di considerarlo un errore, mi scatta l’allarme coglionamento e devo per forza farvi notare che:

    – TUTTI i mostri del manuale sono stati costruiti usando quello schema, quindi poco importa cosa si consiglia di fare per crearne di nuovi;

    – si può discutere sul fatto che una definizione sia applicabile o meno a un mostro, ma Enorme è un’etichetta che c’è e basta;

    – ha 16 PF anche il Cucciolo di Drago, e questo sarei curioso di sapere come lo “spiegate in fiction”.

  3. Stefano Pancaldi​​ credo che la discussione stia sfuggendo un po’ di mano. Sono sicuro che qui nessuno vuole prenderti in giro (io no di certo). È vero che il drago enorme dovrebbe avere 20 PF e non 16, come dici giustamente tu, però anche il contesto dell’articolo è importante. Se ben ricordo, quell’articolo è il racconto di un giocatore che dice “a me è successo questo, e sono rimasto sorpreso”. Non c’è scritto perché il master abbia dato 16 PF al drago invece di 20. Può essere stato un errore, oppure no, non lo sappiamo. Ai fini dell’articolo non è importante, perché, come hai scritto anche tu, il concetto di fondo non cambia (anzi, direi addirittura che ne esce rafforzato, visto che il drago avrebbe dovuto avere ben il 25% di PF in più. Sei d’accordo?)

    Invece di fare l’avvocato del diavolo, vorrei concentrarmi sulle cose che ci vedono d’accordo e partire da lì.

    Mi sembra di capire che sul concetto di fondo siamo tutti d’accordo (“in Dungeon World i PF dei mostri sono meno importanti rispetto ad altri giochi”), e che siamo d’accordo anche sull’importanza tutto sommato marginale del numero di PF del drago per capire il senso dell’articolo (come hai scritto anche tu, il discorso funzionerebbe allo stesso modo anche con 20 o 24 PF).

    Mi dispiacerebbe se ci impuntassimo tutti su un dettaglio e ci lasciassimo sfuggire il senso generale dell’articolo… 😊

  4. ^ Ecco.

    Le community online non facilitano la comprensione, e lo sappiamo, ma ragazzi bastava leggere quel che ho scritto nel primo post senza volerci vedere chissà quale volontà di smontare l’articolo in questione:

    “Trovo buffo che l’articolo (…) non abbia evidenziato un errore abbastanza banale”

    Tutto qui. 🙂

  5. Se vai nella community americana, trovi un sacco di post che abbattono questo idolo. In realtà io avevo notato che il drago da 16 PF del manuale non avesse la pelle dura come il metallo, ma sulla community americana parlano anche di quello.

    Insomma: se ne è parlato. Anche fin troppo.

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