Classe compendio Furia Cieca (Se hai sconfitto un pericoloso avversario combattendo senza l’aiuto della vista)
Sto cercando di camminare sulla sottile linea che separa l’utilità per un combattente da un assortimento di #mossedellatristezza.
https://docs.google.com/document/d/1eUBtnZjBpm_hv249ziskgRi6lbvXqvcRWiEym-72ks8/edit?usp=sharing
Però per usarla il personaggio si deve chiamare Nedved
Scusa il parere in sintesi… ma mi pare che questa CC ti permetta di giocare normalmente nonostante la cecità. Non mi pare che conferisca dei “vantaggi” molto significativi o che permetta di fare cose belle in più.
Se creo un guerriero o un rodomonte (o qualunque altra classe) cieco posso comunque giocare la furia cieca senza problemi. Il GM mi chiederà presumibilmente “come fai a sopperire alla mancanza della vista?” e costruirà sulla mia risposta. Per me la CC si giustifica se ti fa fare delle mosse del tutto nuove o in modo molto diverso rispetto ai libretti già esistenti.
Il nome è in riferimento a un film con Rutger Hauer dell’89, non ho idea cosa c’entri nedved.
Saverio Porcari se decidi di far sopperire alla mancanza di un senso con una spiegazione del giocatore, non stai costruendo sulla fiction, la ignori e tratti il personaggio come se non avesse il problema. Un personaggio cieco dovrebbe sfidare il pericolo ogni volta che si trova in un ambiente sconosciuto, rumoroso, ecc. Perché muoversi senza poter vedere gli ostacoli è pericoloso.
Le mosse non solo ti consentono di ignorare la mancanza di visione, ma danno anche dei vantaggi addizionali. Forse meccanici, ma dai quali viene fuori la fiction che la perdita della vista diventa un vantaggio.
Nedved è ceco, quindi penso fosse una battuta XD.
Supponiamo che un giocatore mi dicesse che il suo guerriero è cieco, io gli chiederei “davvero? Interessante e come fa a combattere, percepire i pericoli e fare l’avventuriero con questo handicap?”.
Se mi dice che alla daredavil ha gli altri sensi molto sviluppati e percepisce quindi con l’udito e lo spostamento d’aria, allora ci costruisco su. Mi ha detto i suoi punti di forza e di debolezza.
Non è vero che ignoro un problema, semplicemente per lui il buio, la nebbia non sono problemi mentre potrebbe essere un problema un ambiente molto rumoroso, ventoso o che sovrastimoli i suoi altri sensi ipersviluppati.
Scusate ma da altre parti state scrivendo delle razze completamente nuove. Una razza non potrebbe essere praticamente cieca ed intuire tutto con un olfatto potentissimo?
Sfidare il pericolo significa che stai sfidando qualcosa che per te è un pericolo. Se io faccio come razza l’uomo atlantide metteresti che per lui nuotare in un’acqua tempestosa è un pericolo? La mossa si attiva se per quel personaggio c’è un pericolo. Se sei uno che fa a meno della vista, questa cosa non è un pericolo di per sé.
Sono certo che sia migliorabile, per questo l’ho postata, ma se la tua idea è “si risolve tutto in fiction, non c’è bisogno di mosse”, abbiamo una differenza di visione: inserire una meccanica (una mossa) obbliga il tavolo a considerare la cosa gestita dalla mossa importante, sempre. Ed è la soluzione che preferisco in un gioco in cui le mosse ci sono per alcune cose e non altre.
Saverio Porcari la classe si riferisce a un cambiamento nel personaggio. Il personaggio, di una delle razze standard, non è cieco, lo diventa e deve affrontare la sua cecità.
Ad ogni modo, con la logica del “basta la fiction”, perché avere classi compendio se tanto basta la fiction? È decisamente una scelta tra la percentuale che vuoi mettere in meccanica e quella in fiction.
Hai dei suggerimenti per delle mosse più interessanti che rafforzino il tema?
Il fatto che la mossa del taglia e spacca sia separata dalle altre di combattimento, è concettualmente legata alla crescente capacità di sostituire alla vista gli altri sensi.
Scusa, mi sono ripetuto…
La regola base del gioco è che per fare qualcosa lo fai raccontando come lo fai. Le mosse sono regole aggiuntive che si attivano in determinate situazioni in cui fare quel qualcosa causa o implica alcune conseguenze ben codificate, determinate dal tiro dei dadi.
Ora se vuoi dare a questo uso particolare dei sensi una certa importanza e rilevanza anche nelle meccaniche di gioco puoi e devi scrivere delle mosse. Su questo non ho nulla da eccepire!
Se te ne basta una puoi fare una mossa razziale ad hoc, se invece vuoi farne un tot la scelta della CC è ottima.
Quando ho scritto
Per me la CC si giustifica se ti fa fare delle mosse del tutto nuove o in modo molto diverso rispetto ai libretti già esistenti
Volevo darti un’indicazione su quella che ritengo la direzione per rendere la CC più interessante ed appetibile.
Cioè sviluppare delle capacità sue esclusive e fighe più che dare dei bonus di situazione sulle capacità normali.
Tra parentesi, ancora una volta viene fuori il problema che non è affatto vero che le mosse siano sufficienti a far capire cosa vogliano modellare senza una spiegazione.
Eh? 🙂 Scusa mi spieghi meglio cosa intendi?
Completamente asincrono: il problema di design per me è che intendevo dare una parte iniziale di apprendimento prima delle mosse alla DareDevil, e il sistema che ho trovato è quello delle meccaniche facilitate (che non mi sono certo inventato io: domande extra, prese extra, ignorare i fallimenti sono tutti nei vari libretti). Che non è il più brillante del mondo, lo so.
Madò, di nuovo in ritardo: Il designer (io in questo caso) pensa ad un concetto (una CC sull’apprendere a vivere compensando la vista). Il designer scrive la CC, ma dalle mosse e dalla descrizione iniziale uno dei concetti (l’apprendimento) non viene fuori perché il formalismo delle CC e delle mosse discute del cosa del come e del quando, ma non del perché. Quindi, sebbene nel manuale non venga fatto, sarebe bene dare qualche spiegazione sul design prima di postare.
Sinceramente la situazione del PG vedente che diventa cieco e non solo non ha svantaggi ma addirittura vantaggi, la vedo talmente difficile in termini razionali che per me non vale la pena di regolamentare il periodo di transizione.
Supporrei che in un qualche modo magico/mistico ci sia riuscito (il giocatore o il GM decide come). Anzi potresti fare una mossa sul modello del rituale per spiegare come hai ottenuto di annullare l’handicap della cecità. E poi tutte le altre mosse sono poteri speciali nuovi.
Volevo anche dare l’opzione di imparare a combattere di proposito senza vedere, l’attivatore della cc al momento ha una fiction su quello che è successo durante un combattimento, non sull’addestramento. Però non è realmente necessario, potrei riscriverlo.
stiamo crosspostando di brutto… comunque io non ho capito che il tuo focus fosse proprio il periodo di apprendimento. Se non erro il film a cui tu fai riferimento inizia con il protagonista che è già cieco e già fortissimo nonostante l’handicap. Lo stesso vale per Daredavil o Zaitoichi. La figura ha evidentemente un fascino particolare per cui per me l’idea della CC è valida.
Ragazzi, penso ci sia un limite allo “spiegare come lo fai”:
-Master, volo oltre il burrone
-Ok, come fai?
-Boh, mi faccio crescere due ali da angelo perché in realtà il mio personaggio è un Nephilim…
-Maaddove?!?!
(ed io ce l’avevo un giocatore che spendeva punti fato in DW…)
Qualcosa come la cecità pone un problema, nel senso che il gruppo POTREBBE accettare il superamento di un handicap semplicemente spiegando come (rendendo inutile la CC) oppure rifiutarlo, rendendo impossibile creare personaggi menomati, con capacità normale. Come fare? Si decide prima?
Aspetta, io dicevo che la cecità non è un problema se creo un pg che è cieco alla creazione. Nella prima sessione farò delle domande e ci costruirò su. Magari scriviamo insieme una mossa razziale ad hoc. Questo non vuol dire farsi spuntare ali a caso.
Se poi il discorso è invece: “fino a ieri ci vedevi e usavi la vista, poi sei rimasto accecato per sempre….”. Be’ allora è un altro paio di maniche. Ma io non avevo capito che si stesse parlando di questo. Se così avviene occorre regolamentarlo e il modo in cui lo farei è con una mossa strutturata in modo simile al rituale.
CONVIVERE CON LE TENEBRE
Hai perso la vista e devi superare gli inconvenienti di questa nuova condizione ed anzi cercare di sfruttarli a tuo vantaggio. Spiega come intendi farlo e su quale tipo di percezioni baserai la tua vita da qui in avanti. Il GM sceglierà da 1 a 3 delle seguenti opzioni legandole con degli E oppure O.
-Ti ci vorranno mesi di addestramento
-Ti servirà l’aiuto della magia di _______
-Ti costerà molto denaro o risorse
-Ti servirà l’assistenza di alleati
– Ti servirà un rifugio sicuro
– Prima dovrai ______
Saverio Porcari , io dicevo che un PG cieco (alla creazione), che comunque non ha penalità effettive (meccaniche o fiction) perché te l’ho spiegato, può non andare bene al gruppo; più accettabile che farsi spuntare le ali, ma comunque può non essere sufficiente una “spiegazione” del giocatore. Le ali no, ma no. Un cieco che mi dice “ma io son come Daredevil”, io son tentato di rispondere “ce l’hai la mossa sul playbook?”. Solo tentato, eh…
E Zatoichi in realtà ci vede, secondo Kitano!
Se uno mi chiedesse “ce l’hai la mossa sul playbook” gli risponderei “no e quindi?”. Non mi sembra che si possano fare o portare in fiction solo le cose presenti sul libretto.
E quindi ci sono cose che non si possono fare, o che rese possibili alterando sensibilmente la coerenza della storia (decisa dal GRUPPO, lo dico prima che si scateni un parpuzioferio).
Certe cose le fai senza mossa perché sono banali. Altre non le puoi fare, altre ancora sì, ma rischi che qualcuno salti su e dica “ma questo non è fantasy eroico, questo è Exalted!”
E ammetterai che può essere un problema, al tavolo.
no, non lo ammetto a scatola chiusa ^^
Fammi un esempio concreto magari 🙂
Saverio Porcari allora, i PbtA sono progettati con l’assunto che le mosse definiscono alcuni punti fermi del setting e dei personaggi, mentre la fiction è modellabile e dipende solo dal tavolo. Però, se tu decidi che la fiction può consentire di fare cose uniche al pari o più “potenti” delle mosse, stai rendendo di fatto inutile la struttura del gioco. Pur non esistendo dei limiti rigidi formali a quello che è possibile con la sola fiction, comunque bisogna darsene per mantenere una struttura condivisa. E le classi, mosse custom e classi comendio fanno proprio questo.
ma scusa… dire che il mio pg è cieco dalla nascita, ma che questa cosa è compensata da altri vantaggi e svantaggi significa renderlo “più potente”? Davvero?
Saverio, c’è una enorme differenza tra “il personaggio è cieco dalla nascita, ma ha imparato a fare come se non lo fosse e sa usare gli altri sensi meglio della norma” (= tira le mosse normalmente anche se è cieco, è più sensibile a rumori e odori,, e puoi usare la sua cecità quando fai una mossa) e “siccome il personaggio è cieco ha i sensi supersviluppati e il senso radar come quelli di DareDevil” , che dà al personaggio dei vantaggi tipo sapere se ci sono persone nascoste, riconoscere chi mente, trovare cose nascoste con gli odori, ecc. Nel primo caso la fiction è sufficiente, nel secondo, la cecità è un finto svantaggio e dà delle abilità che gli altri PG non hanno, senza avere il costo implicito che è prendere una CC o un avanzamento.
Sono d’accordo che c’è differenza. Ma io ho in mente la prima casistica. Ho scritto in più punti che a mio parere si può giocare un PG cieco con qualsiasi libretto così come è, senza fare CC o mosse razziali. Basta che il GM ti faccia delle domande e ci costruisca su.
Non ho mai sostenuto nulla di diverso.
Aggiungo che se ad altri giocatori non sta bene c’è un clash di gusto e di creatività se ne dovrebbe parlare, cercando una soluzione che soddisfi in primis il giocatore del PG senza disgustare gli altri. Ma qui non si parla più di DW e CC, ma di dinamica sociale tra giocatori ^^
A me sembra proprio che il punto della situazione sia: spiegare come fai deve avere dei limiti (che decide il tavolo, e non il GM da solo), e quei limiti dovrebbero essere “quando una cosa simile richiede una mossa di classe”. Alternativamentesi può decidere esplicitamente che la cosa sia accessibile più o meno a tutti in fiction date le giuste condizioni (ad esempio, tutti possono lanciare un incantesimo da una pergamena, anche se non sono il Mago, il Mago non rischia di sbagliare mai; Sai sempre dove è il tuo vero amore; Se colpisci un mostro magico quando hai fatto una promessa, lo ferisci anche con armi terrene). Ma dire “siccome ho passato del tempo con la tribù degli Airoldi, so come teletrasportarmi”, ad un tavolo normalmente (IMO) è un abuso.
crossposted
DETESTO G+. Sono d’accordo che è possibile giocare un cieco senza troppe sbattite. I ciechi, bontà loro, esistono in natura.
Un PG come Furia Cieca però richiede mosse sue.
In generale, ci sono abilità, che per dare come assodate, richiedono discussione la tavolo; altre abilità, col cazzo.
Esempi del primo tipo: quelli fatti da Paride.
Esempi del secondo: volare, uccidere con un colpo un mostro, usare abilità di altre classi gratis, riuscire automaticamente in un tiro, spaccare la cime di un monte con la spada, tagliare in due una nave, ecc.
Ma prorpio col cazzo. Sia come giocatore che come master.
Che è successo Diego, post mangiato?
No, è che non si riesce a spiegarsi bene senza tagliare, o fare muri di testo. E poi si corssposta più che in un forum, secondo me.