Altre domande a cui non ho trovato risposta nel manuale e molte delle quali mi sono state poste dai giocatori.
1) Con quanto denaro si incomincia?
2) La spada lunga del barbaro o l’ascia del barbaro sono a due mani?
3) Quando un barbaro ha come appetito “Distruzione pura” (o pura distruzione) quando si attiva la mossa? Solo quando si devastano oggetti o luoghi?
4) Il PE attribuito per aver seguito il proprio allineamento, nel caso del barbaro si applica quando si è comportato da incivile/cafone/violento in un contesto civile/formale/regolamentato?
6) Quando un Druido usa il metamorfismo quali sono i criteri con cui vi inventate le mosse dell’animale? Le annunciate subito oppure lasciate quando il giocatore descriva l’azione in fiction e poi dite “qui mi sembra che tu stia usando una mossa dell’animale” ? Non mi è chiaro quando si consumano, nel senso che se il druido si trasforma in civetta per fare un volo di ricognizione di notte considero che stia usando le mosse 1) Volo 2) Visione notturna oppure sono implicite della civetta e quindi non vanno scalate?
Poi più tardi scriverò il nostro AP relativo alla nostra (seconda) prima sessione e vi esporrò altri dubbi. Grazie
1. Niente monete, a meno che non sia scritto un certo numero nell’equipaggiamento. Mi pare che il guerriero cominci con 22 monete, per esempio.
2. L’ascia no, la spada sì. C’è scritto, comunque; qual è il problema?
3. Lo decide il giocatore del barbaro/il gruppo di gioco.
4. Come sopra.
6. (manca il punto 5.) In genere io do delle mosse mirate a quello che vorrebbe fare il giocatore. Se si trasforma in una formica per entrare in una stanza senza essere visto, passando sotto la porta gli darò una mossa per fare quello. Insomma, cerco di premiare l’intenzione almeno con una mossa e per le altre metto cose che secondo me ha senso dare a quell’animale (non do mai meno di due mosse, per gusto personale mio).
Tuttavia, il discorso che vuoi affrontare qui è molto complesso e non se ne uscirebbe facilmente. I due esempi di mosse che tu fai per la civetta, tanto per iniziare, vanno malissimo: non vanno assolutamente bene formulate così. Ti consiglio di leggere l’articolo sul druido su “Mondo Sotterraneo” n. 2 per chiarirti le idee (bit.ly/msfanzine2).
Grazie, non c’é un problema riguardo a monete, ascia. Alla fine sono questioni davvero banali, forse c’é stata un po’ di confusione perché nel nostro immaginario il barbaro ha un’ascia immensa (invidia dell’ascia).
Riguardo alla distruzione pura è un concetto un po’ generico quindi non chiedo la risposta ufficiale, ma un consiglio su come lo intendono giocatori più esperti.
Riguardo al perseguire l’allineamento effettivamente è il caso di discuterne con i giocatori delineando delle situazioni tipo
Così come anche per le domande
• Abbiamo sconfitto un nemico o un mostro degno di nota?
• Abbiamo saccheggiato un tesoro memorabile?
Bisogna definire “degno di nota” e “memorabile”, per questo sempre chiedo ai più esperti. Se memorabile è il tesoro dei 40 ladroni o anche qualcosa di meno.
Sul druido la questione mi rendo conto essere piuttosto complessa perché il rischio è che il giocatore rubi la scena a tutti gli altri risolvendo sempre la situazione con l’opportuna metamorfosi. Comunque corro a leggere l’articolo. Grazie mille
Non ho mai giocato il barbaro, anche se l’ho avuto in diverse demo. Non ricordo come abbiamo gestito questa cosa, ma ogni volta non c’è mai stato un problema: si capiva abbastanza bene dal contesto. Se ce n’era bisogno se ne discuteva un attimo in gruppo, ma non sono mai scoppiate faide.
Per l’ascia ti dico un segreto: potete cambiare il “colore” alla spada a due mani e farla diventare un’ascia a due mani (con le stesse tag). Non cambierà un granché.
Sulla mossa del barbaro, hai ragione: il gruppo in genere arriva a concordare cosa sia un nemico degno di nota e un tesoro memorabile. Di solito i miei gruppi tendono a considerare un tesoro memorabile uno con dentro almeno un oggetto magico o alcune monete e gioielli per un valore di qualche centinaio di monete e oggetto d’arte o particolari.
Per i nemici, in genere se ce n’erano tanti, se hanno dovuto sudare per sconfiggerli o se uno di loro era chiaramente il boss, più forte e si sentiva.
Solitamente quando faccio da GM cerco di mettere tesori e mostri che a me sembrino interessanti o importanti ad ogni sessione, perché io voglio fargli prendere quei PX. Giocare per prendere quei PX è metà del gioco. 😉
Spero che il mio articolo sul druido possa chiarirti meglio le idee. Se poi hai ancora dubbi chiedi pure.
Ho letto l’articolo di Luca Maiorani e l’ho trovato molto esaustivo nel rispondere alla domanda sulle mosse. Per tornare all’esempio della civetta usata con quello scopo avrei potuto inventare la mossa “Ricognizione notturna” che unisce un certo tipo di manovra aerea con la vista notturna ed acuta dei rapaci.
Purtroppo l’articolo non fuga i dubbi miei e degli altri giocatori in gruppo circa i rischi che l’abuso delle abilità del druido possa portare ad adottare sempre la soluzione della mossa shapeshifter per risolvere tutte le situazioni, togliendo gloria ora al silenzioso ed agile ladro (posso diventare gatto, topo, colibrì), ora al devastante barbaro (posso diventare coccodrillo, tigre, gorilla).
Per non parlare poi di quando sbloccherà le mosse avanzate…
Nella mia esperienza quel rischio non esiste: il druido è molto versatile, ma raramente raggiunge la profondità che hanno le altre classi in un singolo ambito. Cercare di frenare il druido è esattamente quello che non bisognerebbe fare quando si gioca a Dungeon World, se no quella classe perde completamente di senso. Superate i vostri pregiudizi sul druido e non cercate di piegare il druido alla vostra concezione di come dovrebbe essere. 😉
Sono convinto che prima poi troveremo un equilibrio, di certo è un tema controverso quello del druido.
Siamo ancora in fase di “rodaggio” 😀
Saverio Porcari questo dubbio è lo stesso che si è sollevato nel mio gruppo e che avevo posto qualche tempo fa proprio qui, sollevando un polverone. Anche a noi non piaceva troppo l’idea di queste continue trasformazioni che tendono(se abusate….e a MIO PERSONALISSIMO avviso) a non stimolare il gioco di squadra.
Noi abbiamo optato per questa soluzione, il druido una volta tramutato acquista tutte le abilità e le qualità di quel determinato animale….ma anche le debolezze(anche intellettuali).
L’esempio perfetto sono il lupo e il falco di ladyhawke. Navarre quando si trasforma in lupo mantiene la una parte della sua coscienza….ma è un lupo e può dunque cadere preda dei suoi istinti. Stessa cosa per isabeau, il falco non fugge da navarre….ma rimane pur sempre un falco.
A noi è sembrato un bel modo di interpretare il druido, molto più profondo(a livello narrativo) del druido trasformista. Il topo entra nel buco sotto la porta….ma per fare quel che potrebbe fare un piccolo roditore: recuperare un piccolo oggetto, sgattaiolare fino a un punto tranquillo per tramutarsi in uomo e aprire la porta ai compagni, rosicchiare la corda di un lampadario per farlo crollare sulle guardie…ecc
Non per ascoltare una complessa discussione di strategia militare.
Grazie Alessandro Depaoli per gli spunti.
In effetti quello che da una maggiore sensazione di “sgravo” è il fatto il risoltato 7-9 o in caso ed <=6 in molti casi "bastano" comunque a sfangarla.
Però forse dimentico il fatto che ad ogni 7-9 il GM può inserire unamossa Morbida ad ogni fallimento una Dura. Al di là di ciò che dice il testo della mossa, dico bene?
In tal senso ci potrebbe stare che se fai un fallimento l’istinto bestiale talvolta può prevalere e non rendere l’animale completamente razionale?
“Ti sei trasformato ma è come se tu fossi un toro a tutti gli effetti, sei ferito, in mezzo ai rumori assordanti di una battaglia cosa fai?”
“Ti sei trasformato in topo, ma non hai un pieno controllo dei tuoi istinti… senti un meraviglioso odore di formaggio provenire da quell’angolo. Il pezzetto di formaggio è attaccato ad un pezzetto di metallo sopra una sorta di tavoletta di legno cosa fai”
“Ti sei trasformato in orso, ma il cavallo del paladino si imbizzarrisce per la paura”
Forse in casi del genere potrebbe decidere di ritornare in sé piuttosto che gettarsi a capofitto in un situazioni autodistruttive. Il mio scopo non sarebbe quello di depotenziare il druido, ma cercare di arricchire d’avventura la vita di un personaggio. Che ne pensate?
Voi come li considerate i 7-9 o i fallimenti di fronte a questa mossa? Vi limitate a dare meno prese?
Con un fallimento si, puoi usare una mossa dura, ma un 7-9 non è in automatico una mossa leggera. Devi sempre basarti su ciò che ti dice la mossa.
Per quanto riguarda le mosse leggere ti rimando all’articolo “la sfera con la neve” presente sul secondo numero di Mondo Sotterraneo. Potrebbe chiarirti ulteriormente le idee.
Saverio Porcari Certo potrebbe assolutamente starci, trovo molto interessante il conflitto che deve giocare il giocatore….vale la pena correre il rischio?
E proprio quel che volevamo raggiungere noi….il druido è un catalizzatore delle forze naturali, la sua vita è una continua lotta per tentare di governarle.
Sono valutazioni che devi fare all’interno del gruppo e soprattutto il giocatore del druido deve vedere queste modifiche come uno stimolo e non come una costrizione.
+ Luca Maiorani sì gli esempi di non totale controllo dell’istinto li vedrei come mosse leggere in reazione ad un fallimento netto. Mentre il cavallo che si imbizzarrisce come una mossa dura ma non diretta al druido, quanto un effetto collaterale non considerato. Ho letto l’articolo, sempre molto interessante.
Riguardo al discorso tesoro memorabile Daniele Di Rubbo ha detto che nei suoi gruppi viene ritenuto memorabile se c’é almeno un oggetto magico. Ora la mia domanda è come vi ponete di fronte ad un oggetto magico se non c’è un personaggio in grado di individuarne i poteri? A me piace pensare che se ne accorgano in seguito e per caso e debbano grattarsi un po’ la testa prima di capire come funzioni e gli eventuali effetti collaterali. Che ne dite?
Il mio parere personale è che se il giocatore deve farsi delle remore a usare le sue mosse perché ha paura delle conseguenze qualcosa non sta andando bene nel gioco (non nel gioco in generale, ma proprio in Dungeon World). Ma mi sono già espresso abbondantemente a riguardo.
Saverio Porcari il problema che poni non esiste: basta un percepire la realtà o un rivelare conoscenze per sapere cosa fa anche l’Unico Anello. Comunque sia io preciso molto bene quando quello che trovano è speciale in qualche modo: «Trovate una spada di ottima fattura sul mucchio di monete. A giudicare dall’umidità dovrebbe essere ossidata e invece è in ottimo stato». Non devi dirgli cosa fa non appena la vedono, ma nascondere il fatto che sia un oggetto magico non è per nulla interessante in Dungeon World.
Io faccio fare un Rivela Conoscenze
Anche se di solito è il giocatore che mi chiede “Cosa so di quest’arma?”
E io gli rispondo “mmm stai rivelando conoscenze”
E se i pg non fanno una mossa al riguardo, probabilmente ne farai una tu. Rivelerai una verità scomoda o fornirai un’opportunità ad un costo magari.
Arrivo tardi, ma mi sento in dovere di specificare che “volo” o “ricognizione notturna” non sono mosse. Le mosse vanno sempre espresse come azione, come predicato. “esplorare a fondo una località” è una mossa. Inoltre, come è riportato nel testo, cose semplici e spontanee come il volo non sono mosse, sono cose che può fare e basta.
Edit: comunque ogni volta mi meraviglio. Ho avuto druidi su druidi nelle mie campagne e non ci sono mai stati problemi di alcun tipo con il mutare forma o.o
idem Alessandro Gianni anche io non ho mai avuto problemi col druido, però in una valanga di gruppi si è dimostrata una classe in grado di scatenare polemiche.
ma se lancio il sasso e nascondo la mano dicendo che sono polemiche non supportate da fatti concreti? 😛 E’ così anche sulla tavern inglese eh, tutti i giocatori che vengono da D&D/Warhammer/Vampiri & co. si bloccano sul druido e non riescono a giocarlo serenamente!
Io ne sono profondamente convinto.
Ne sono convinto anche io. Si è così abituati a controllare e castrare la potenza dei PG, che in giochi dove contano tanto i numeri, se non controllata a dovere, può sballare una partita, che si applica la stessa filosofia a giochi dove non ce n’è bisogno e, anzi, farlo è dannoso.
c’è anche da vedere come si comporta il giocatore del druido.
Se ha la sindrome del “piopiopio” allora diventa un problema.
Se è un giocatore che sgomita per avere attenzione, coprendo gli altri, pretendendo spazio (e magari ci son giocatori un pò timidi che glielo lasciano) e il GM non lo frena o non si impegna per dare anche agli altri lo spazio sotto i riflettori allora diventa un problema molto evidente.
In giochi che danno da regole spazio sotto i riflettori questo problema tendeva a passare in secondo piano, ma con cose tipo DW può tranquillamente tornare di moda.
Eh vabbè, ma lo sai meglio di me che non c’entra niente il druido con questo scenario. Un giocatore che sta al tavolo solo per fare la primadonna, con nessuno che gli dica niente, è un problema con o senza druido.
+Alessandro Gianni quali polemiche? 🙂
Veramente sto solo chiedendo consigli a chi ha più esperienza. Non dando una valutazione o facendo una critica al gioco quindi davvero non c’é la necessità di attivare la mossa “Difendere”. Ho consultato un po’ sul web, vari forum a riguardo e so che è un tema ricorrente, quindi posso anche capire una certa esasperazione, però da parte mia non c’è nerd rage contro il gioco o la classe druido, ma mi pong l’umile domanda “cosa fareste al posto mio”.
Purtroppo non ho modo di cancellare quella che è la mia esperienza pregressa con altri giochi di ruolo, quindi trovandomi nella difficoltà a “giocarlo serenamente” con i miei amici, chiedo qualche lume. La difficoltà è reale e non pregiudiziale, basata sulla prima sessione di gioco in cui c’era una titubanza del druido riguardo a ciò che avrebbe potuto fare e a me che non riuscivo a dissipare tali dubbi. La negazione di quello che percepisco come un problema non mi aiuterà a giocare meglio.
Riflettendo meglio sulla metamorfosi cercando di restare il più possibile nello spirito di DW, trovo che la mossa dovrebbe essere giocata in modo descrittivo in fiction come tutte le altre. Non vedo questa cosa come un tentativo di castrare. Se è auspicabile che un Ladro mi descriva quello che fa per cercare individuare una trappola o un che un guerriero mi descriva un suo fendente spettacolare in combattimento, parimenti dovrei aspettarmi che il druido descriva la mossa come “mi concentro, invoco il Grande Spirito e rievoco il ricordo di quando sono entrato in sintonia con l’animale e mi trasformo”. Sarebbe un po’ bruttarello e lontano dallo spirito del gioco un laconico “mi trasformo in puzzola” senza chiedere “come” lo vuol fare.
Riguardo alla reazione del GM su un fallimento di metamorfosi, non lo vedo come un indurre remore nel giocatore ma semplicemente l’opportunità per fare
* Rivoltagli contro le loro mosse
* Mostra il lato negativo delle loro classi, razze o oggetti
* Metti qualcuno in difficoltà
* Spiega le conseguenze o il prezzo da pagare e chiedi nuovamente.
Il fallimento genera sviluppi narrativi e non mi pareva brutto il fatto che nel trasformarsi in animale il fallimento garantisse un minore controllo sugli istinti e quindi sui “difetti” dell’animale.
Se un Ladro fallisce la prova di scassinare o non fa un completo successo ho l’opportunità per mettere nei guai o in difficoltà, mentre per il druido no? A me sembra uno svantaggio per il druido perché si divertirà di meno.
Ma io non sono affatto contro quelle complicazioni in caso di 6-.
Saverio Porcari
va tranquillo spesso si parte per discorsi generali.
Vedi il mio sul “piopio”, che non voleva essere riferito a te ma voleva essere una riflessione sull’argomento più generale “problemi col druido nel mondo” ^_^
Personalmente credo nella tua buona fede, non preoccuparti (altrimenti non proverei ad aiutarti).
E hai detto benissimo centrando il punto:
quando il druido si trasforma chiedigli “ok, cosa fai?”
ti risponderà, da lì ne ricaverai quello che serve.
Una volta prenditi un secondo per chiedergli “com’è la tua mente quando sei trasformato?”.
Perché far imporre quella decisione dal tavolo, quando il giocatore del druido è quello che ha voce in capitolo?
“Ehi Ruffio? Com’è la tua mente quando sei trasformato?”
“Bhè non è più una sola mente, ma è in comunione con la mente di tutte le creature di quel tipo. Se divento uno scoiattolo posso sentire la mente di tutti gli scoiattoli, perché mi congiungo allo spirito del grande scoiattolo”
Se è una cosa che ti incuriosisce (e non un modo per “mettere una pezza alla forza del PG”) chiedilo al giocatore. Meglio di lui, per parlare del suo PG, non c’è nessuno al tavolo.
Se ti incuriosisce sapere che fine fa il suo equipaggiamento…rullo di tamburi…chiedilo al giocatore.
“Ehi Ruffio, che fine fa il tuo equipaggiamento? Si trasforma con te o resta a terra?”
“nono, non si trasforma, ma il mio spirito protettore si affaccia dal mondo degli spiriti per “portarlo nel loro mondo” per poi rimettermelo quando io torno umano”
Il 7-9 dice già quello che fa. Non è una mossa morbida.
Il 7-9 fa prendere al PG due prese. Il 10+ ne fa prendere 3. Il fallimento ne fa prendere una, in aggiunta a qualsiasi cosa dica il GM.
E allora, a quel punto, sbizzarrisciti. Usa una mossa dura quanto vuoi e fai una mossa logica.
“Il tuo spirito-totem questa volta ha un’aspetto diverso, sembra quasi adirato, e porta il tuo equipaggiamento con sé…” (e non glielo ridarà quando si ritrasforma…e poi se la vedrà il druido)
Se si trasforma in lupo per seguire la mente dei lupi degli orchi, in modo da individuarli e fa un 6- digli
“ti trasformi in lupo…senti le menti dei malefici lupi degli orchi, ma qualcosa non va…le loro menti ti riconoscono come un nemico…iniziano a ululare avvertendo i loro padroni, ululando la vostra posizione…cosa fai?”
A me quello che impensierisce non è il cercare di approfondire la mossa. Quello è normale, fighissimo e sacrosanto.
Quello che impensierisce è che questo approfondimento non sembra passare dall’unico canale regolare (fare una domanda al giocatore e agire di conseguenza). Questo approfondimento sembra sempre passare da una discussione con il gruppo di gioco, che sembra trattare le caratteristiche di un PG come se fossero un problema da risolvere anziché come un’opportunità di lasciare a QUEL giocatore di esplorare il SUO personaggio come LUI vuole.
C’è una sola persona al tavolo che sa come funziona il suo personaggio. Ed è il giocatore che lo controlla.
Se è un principe lo sa quel giocatore. Non il gruppo.
Se ha già fatto patti con la morte lo sa quel giocatore. Non il gruppo.
Se è il ladro più famoso del mondo o un pezzente cresciuto a pane e furtarelli lo sa quel giocatore. Non il gruppo.
Se quando si trasforma di norma la sua mente diventa animalesca e disumana lo sa quel giocatore. Non il gruppo.
È lì che mi fa strano.
Che gliene frega al gruppo? Qual è il problema?
Grazie +Simone Micucci, hai fatto degli esempi che mi sono molto d’aiuto. Il problema mio è che il druido lo tiene una giocatrice non particolarmente fantasiosa ed abituata ad altri giochi “classici”, ergo quando faccio le domande mi sembra di estorcerle le risposte con le pinze. Una cosa che ho notato è che l’approccio a domande/dialogo tipico di DW tende a far mettere i giocatori tradizionali “sulle difensive” come se li stessi interrogando. Ma confido che queste cose facciano parte del rodaggio e al fatto che dobbiamo abituarci ed imparare a giocare.
Oggi, all’indomani della giocata era la giocatrice stessa a dire “ma è troppo forte” cioè se anche fallisco ed ho una presa sola, poi mi ritrasformo e ritiro…. E il giocatore/ladro ma io devo sfidare il pericolo per fare dei numeri da parkour e lei si trasforma in uccello e vola, oppure devo sudare per aprire una porta e lei si strasforma in formica passa sotto e poi la apre dall’interno.
Io ho “preso le difese del gioco” e ho detto, “tranquilli che funziona” però al di là delle tranquillizzazioni poi spetta a me Master far sì che la cosa funzioni o almeno a spiegare loro come giocarlo correttamente.
Beh, assicurati di rendere il 6- un’esperienza spiacevole 😛 Inoltre, puoi introdurre difficoltà appropriate all’animale scelto seguendo le tue normali mosse: se si trasforma in topo, incontra un gatto. Se si trasforma in formica, rimane intrappolata in una ragnatela. Ecc. Senza il bisogno di porre limitazioni “interne”.
Inoltre, ovvio che ogni classe eccelle dove altre scarseggiano (o comunque, non eccellono). Il ladro è una delle classi in grado di infliggere più danno in una botta sola insieme al guerriero, ed è anche una bestia sociale; cose che il druido non potrà mai ottenere.
Ecco appunto quello che volevo dire è che non c’è rosa senza spine, quindi spetta al master far sì che la cosa non assomigli al duello di magia tra Merlino e Maga Magò ma a qualcosa di più interessante 🙂
Ora, io non sono nella testa del giocatore del ladro.
Non sono nella testa della druida.
Ma posso provare a dire una cosa:
che se il giocatore del ladro ha caratterizzato il suo PG come uno che fa evoluzioni assurde per avere risultati….bè è fighissimo che debba fare evoluzioni assurde per averli, no?
Diciamo che il gruppo si sta avventurando nella foresta delle ombre, per entrare di soppiatto nella fortezza dei cento canti, che ha una muraglia altissima e inespugnabile (anche perché circondata da questa densissima e pericolosissima foresta).
Il Ladro e la Druida sono andati avanti (rispetto al guerriero e al chierico).
“Andiamo a vedere cosa c’è dentro e torniamo” hanno detto agli altri due…
Sei tu che fai il framing (descrivi)
Ok, Ladro e Druida.
Siete nel fitto della boscaglia. Alberi grossi, con rami contorti.
Arrivate praticamente a contatto con la grande muraglia, di cui non vedete la fine in lunghezza né in altezza, visto che è coperta dalle fronde…
Druida – mi trasformo in un gufetto. Voglio volare in cima e vedere cosa c’è (do per scontato che il gruppo sappia già cosa succede in fiction quando la druida si trasforma). Ottiene un 7-9. Il GM le da le mosse “planare silenziosamente” “coprire grandi distanze in volo” e “ghermire una preda con gli artigli”
“splendido” dice lei “volo in cima”
Ladro – ehiehi, non lasciarmi indietro. Mi arrampico sui rami, rapidamente! Voglio raggiungere la cima senza farmi sentire.
GM – ci sono guardie in cima…stai sfidando il pericolo, usando la tua DES
Ladro – 6- oh no, mi sentiranno!! Che ladro dimmerda.
GM – ehi, fai fare a me le mosse dure.
Arrivi in cima, nascosto nel buio…quando sei in cima alle fronde senti la conversazione di due guardie. Stanno dicendo che sono sicuri di aver visto un paio di persone alla base delle mura (sta parlando del guerriero e del cheirico). E che è meglio mandare degli assassini a verificare.
Cosa fai?
PS: intanto, Druida…tu dove vai? Sei lì anche tu?
Druida: nono, voglio andare alla torre di Abraxus, a vedere a che punto è con il rituale per l’evocazione del dio dei cento canti.
in tutto questo…il fatto che il Ladro ci abbia messo cento evoluzioni e la druida una trasformazione…COME va a sminuire il Ladro?
PS: per quanto riguarda i giocatori timidi. È normale. Non cercate l’originalità. Ognuno ha i suoi ritmi.
Una persona può essere timida, stanca, impacciata. Fategli prendere mano con il gioco. Non tirerà fuori un PG degno di Tolkien, e allora?
Da risposte banali. E allora?
Ci mette due minuti invece che venti secondi a dare una risposta. E allora?
Dalle tempo. Ognuno ha il suo. Falle le sue domande, e falle dare le sue risposte. Senza forzarle nulla.
E se ti sembra di forzarle la mano…probabilmente hai ragione. Quindi rallenta, smetti di pretendere cose da lei e inizia a farti piacere genuinamente quello che lei ti da. Più diventa confidente nelle sue capacità di giocatrice più inizierà a dare informazioni fighe e originali.
Considerazioni random: il druido è inarrestabile di fronte a piccoli problemi e relegato puramente ad un ruolo di supporto di fronte a problemi grandi. Esempi stupidi con i mostri: contro i goblin, si trasforma in elefante e ne acciacca a manciate. Contro un drago ha ben poco da fare; generalmente, li ho visti trasformarsi in volatili per apportare azioni di disturbo, in cavalcature per gli altri personaggi, e cose del genere.
Quando si tratta di aprire una porta, il druido può tranquillamente abbatterla; quando si tratta di superare un corridoio pieno di trappole magiche, se il druido non s’è preso mosse che ne espandano il repertorio ma s’è focalizzato sul mutare forma, può assicurare la propria sopravvivenza o aiutare gli altri, ma raramente entrambe insieme.
Se devi spiare il re che tiene consiglio nel suo castello, non c’è nessuno migliore del druido. Se devi investigare sul semi-dio della distruzione che si trova in un piano parallelo inaccessibile, praticamente qualsiasi altra classe ha più risorse per avere successo.
Insomma: jack of all trades, master of none.
Alessandro Gianni io non la vedo così.
Ho visto il druido giocato troppe poche volte per poter fare un’affermazione così definitiva.
Sempre inutile contro un drago?
Anche se nella giocata specifica può assumere la forma di animali selvatici e lottarci contro?
Anche se nella giocata specifica ci sono animali immuni al fuoco?
Anche se nella giocata specifica ci sono animali più grossi dei draghi?
Anche se il drago è acquatico e il druido diventa un gigantesco capodoglio? O un enorme squalo?
O una piovra strangolatrice?
Sempre utile a sfondare una porta? Anche se la porta è magica e nulla che sia fisico la può abbattere?
Se devi spiare il re non c’è nessuno di migliore? Anche se il giocatore del druido ha stabilito che in forma animale non capisce i discorsi?
Io farei molta attenzione a fare un discorso generalitsta.
Il druido sa trasformarsi. A cosa serva in una specifica ambientazione cambia da giocata a giocata.
Non è quello che sa fare un pò di tutto ma male. È quello che sa trasformarsi. È quello che è in comunione con gli spiriti della natura e gli spiriti della natura gli hanno garantito particolari privilegi.
uhm. I miei erano solo esempi di un trend generale. Ho detto un drago perché è il primo mostro che mi è venuto in mente, e intendevo semplicemente “mostro mastodontico e/o sovrannaturale”. Avrei potuto dire fantasma incorporeo, per esempio.La porta non l’ho capita. Ho detto proprio che finché si tratta di una porta normale non ci sono problemi, poi se entrano in gioco trappole e barriere magiche invece non può fare molto. Questa cosa poi del non capire i discorsi in forma animale l’ho sentita per la prima volta di recente sulla tavern sempre nel solito discorso “omg il druido è powerplayer” tra i mezzucci consigliati da vari gm ex-D&Disti per limitarlo, e sinceramente non mi sembra una grande idea :/ ma come ripeto, erano esempi per comunicare quello che è un trend generale. Ed il trend è proprio quello: può fare un sacco di cose con mutaforma, può trovare risposte a qualsiasi situazione se il giocatore si diverte a cercare le forme più adatte. Però quando si parla di sovrannaturale potente, il druido ha poco da fare. Puoi anche tirare la corda ed includere animali fantastici tra quelli in cui si può trasformare, però ci saranno sempre situazioni in cui non ha abbastanza “potenza di fuoco” per essere determinante (mosse avanzate a parte). L’ho visto negli altri giocatori, e lo vedo in prima persona giocandolo ora: molte volte l’unica soluzione è trasformarmi in topo/piccione/delfino e darmela a gambe.
Conoscete il proverbio “Se tutto quel che hai è un martello, tutto sembra un chiodo”. Figuriamoci con un coltello multifunzione svizzero 🙂
Durante la giocata di ieri sono capitate le seguenti situazione ed ecco certe “idee” che sono venute fuori. (non tutte messe in atto)
Siamo al buio perché per sfiga la lanterna è caduta in acqua? Druido diventa lucciola!!
Siamo in mezzo ad un fiume su una piroga rotta che imbarca acqua? Druido diventa un falchetto e lega la fune all’albero sull’altra sponda che ci tiriamo in fretta verso riva!
Sono contornati da un’orda di rattoni enormi.. Druido diventa coccodrillo!!
Dobbiamo uscire da una grotta che ha un’apertura sulla cima della volta! Druido diventa falchetto e porta fuori la solita corda che ci arrampichiamo.
Ora siate indulgenti, però forse vi sarà più chiaro il senso delle preoccupazioni che ho espresso. Sinceramente l’idea che la metamorfosi non sia come quella di Merlino nel cartoon disney, ma qualcosa di più complesso mi sembra bello e ne parlerò con la giocatrice (visto che è lei la prima ad essere perplessa). Il fatto che il druido in forma animale conservi sempre il 100% della lucidità e del raziocinio della sua forma primigenia non è una cosa da dare per scontata (mi é piaciuta l’ipotesi di Simone Micucci quando ha detto che sotto forma di topo potrebbe non capire la lingua umana). Mi farò chiarire dalla giocatrice come intende il suo druido, tanto più che a suo dire nella sua comunità elfica, simili poteri sono una cosa rarissima che accade ogni due o tre generazioni. La precedente druida del villaggio era stata sua nonna ed i saggi stessi del villaggio non ne sanno molto di questo “dono”, ma è qualcosa che lei sta imparando ad usare da “autodidatta” ed anzi, tra i suoi scopi personali c’è quello di saperne di più ed accrescere questo potere.
vedi Simone Micucci quello che dico: al buio, il druido diventa lucciola e pace. Nel buio vivente creato dalla scoregga della gorgone dell’ombra… C’è poco da fare.
Apparte che non capisco la cosa della lucciola. Non so come siano le lucciole nelle vostre zone, ma da me una lucciola non aiuta a vedere un cazzo (manco uno sciame se è per questo).
Poi, oh, campagna che vai lucciole che trovi eh. XD
Alessandro Gianni se a te piace un druido in quel modo buon per te. ^_^ Il mio druido è differente.
A parte le sottigliezze:
ma scusa: se nell’acqua invece del druido che si trasforma ci va il guerriero e sfidando il pericolo arriva dall’altra parte? Oh, sempre un tiro di dado è, eh.
Eh, ma che due maroni sto guerriero. GLi basta uno sfidare il pericolo e riesce ad agire nonostante il pericolo. Non se ne può più è troppo avvantaggiato. Mica come il ladro che deve fare mille peripezie e pantalonate per sfidare il pericol…no wait. ^_^ Comunque io propongo questo “quando il guerriero sfida il pericolo rischia che gli viene l’amnesia e non capisce più un cazzo. Sennò è troppo avvantaggiato. Contento guerriero?”.
Che poi figa anche la cosa dei topi e del coccodrillo. Come, nella tua mente, passi da “ci sono delle pantegane che sono un problema per degli uomini in armatura” a “oddio c’è un coccodrillo le pantegane sono tutte morte, come farò come farò?”?? O_o
Cioè cos’è che ti spinge a inveire contro gli dei del druido e a cercare di limitarlo, anziché trattare la cosa come qualsiasi altra cosa in gioco?
Uff, facciamo un esempio di come la vedrei io:
GM – ok siete sulla piroga. I ratti malefici della putredine si stanno addensando intorno a voi. Che fate?
Guerriero – ehi, facciamo trasformare la druida in un coccodrillo e mandiamola a ammazzare topi. Che ci vuole?
Druida – bwiii. Mi trasformo e faccio 10+. 3 Prese. Vado a massacrarli
GM – ok: ti do “azzannare una preda rapidissimamente” “strappare un arto afferrato” (avete presente come fanno i coccodrilli, quel loro modo di rotolarsi su ste stessi per spezzare e annientare le prede?) e “mimetizzarsi alla vista”
Druida – siii, mi butto nell’acqua
GM – “ok, l’acqua è piena di ratti. Appena sentono il tuo odore ti si buttano addosso. Cosa fai?”
Druida “che domande!!! Azzanno a tutto spiano, afferrandone il più possibile con le mandibole”
(non ha speso nessuna presa. Non sta azzannando una preda. Sta Assalendo)
GM – Ok, tira per assalire.
Druida “bwiiii, faccio 10+”
Gm – figo, ne prendi a manciate in bocca strizzandoli, tira il danno
Druida – 4 PF. Muoiono
GM – “Caspita, con due bocconate furiose ne avrai fatti fuori quasi una decina!!! Ne senti il sapore schifoso in bocca!!! Molti altri stanno arrivando, e parecchie stanno cercando di salire sulla piroga. Ladro, Guerriero, Chierico…cosa fate?”
Guerriero: “ehi, ma ne ha ammazzati una decina!!! Che succede?Gli altir non vanno al funerale? Il druido non ha vinto per sempre questa minaccia?”
GM – torniamo a vedere la fiction, per favore? Mi dite cosa fate?
….
e davvero. Vedo una valanga di pare mentale e pochissima fiction.
Come, nella situazione della piroga sei arrivato a dire “oh no, un coccodrillo, posso smettere di fare il GM e darmi all’ippica?”.
Come, nella situazione della lucciola, siete arrivati a dire “evviva, abbiamo una lucciola, chi ha più bisogno di luce?”
Mi pare, dai vostri esempi, che siate fortemente carenti di fiction.
Come se ragionasse per step.
Ci sono i topi -> il druido si trasforma -> i topi non ci sono più
davvero, non riesco a seguirvi.
oh che sia chiara un’altra cosa: nessuno sta dicendo COME deve essere la mente del druido quando è un animale.
Quello che sto dicendo è “l’unico che SA qual è la risposta è il giocatore del druido”, ma no perché è privilegiato, ma perché è il suo pg!
Non intendo dire “è un problema della giocatrice, è lei che si deve sbrogliare la matassa”.
Quello che intendo dire è “è compito della giocatrice caratterizzare il suo PG come meglio crede. Se è banale lo è solo perché lei lo ha voluto. Nessuno ha il diritto di stabilire per lei cosa per lei è interessante. Accetta semplicemente quello che ti dice”
Ora: lei ha detto “è troppo forte”. Mi sta bene. In che contesto lo ha detto? Come lo ha caratterizzato?
Si è sbagliata?
ha detto “quando mi trasformo divento immortale e non c’è nulla che può ferirmi?” ha detto “non ci sono limiti di forma così non mi piace?” ha detto “posso giustificare tutto, ma che è sta merda?” (che tra parentesi…visto che voi ragionate “un coccodrillo=abbiamo vinto” e “una lucciola=vediamo al buio” ci credo che il druido vi da problemi. Lo state sfottendo, caratterizzandolo in un modo che per voi è ridicolo, anziché usarlo per bene)
mamma mia, che polverone…..non riesco a capire il perché di tanto accanirsi su questo aspetto.
Ogni gruppo credo che debba trovare il proprio equilibrio e non vedo come sia possibile dire che uno sbagli. E’ giusto ricordare che le scelte devono sempre essere condivise….questo si
E’ chiaro che la si veda in modo diverso….è fantasy….cioè avete presente quante sfumature diverse ci siano di un elfo nel fantasy? il druido no! è quello….insomma non credo sia così semplice no 🙂
L’ambientazione che il gruppo crea per forza di cose richiederà secondo me degli aggiustamenti. Un’ambientazione cupa, dark, che porta ad un gioco più ragionato che non d’azione mal si sposa(A MIO AVVISO ^_^) col druido mutaforma che passa in allegria dall’orso alla cimice per correre sullo stivale della guardia, entrargli nella narice e trasformarsi in elefante splattando il malcapitato.
Quindi dei piccoli aggiustamenti non corrompono il gioco secondo me, ma lo rendono ancora più flessibile ai gusti di tutti.
Forse poi una premessa che si dimentica di fare è sul gruppo….che gruppo è?
Un gruppo di sconosciuti che si trovano per la prima volta a giocare, sicuramente è meglio che non tocchi nulla onde far nascere polemiche o strane ripicche.
Un gruppo di amici che si conoscono da tempo, appassionati di fantasy che decidono assieme che tono dare alla campagna non vedo grossi problemi….nessuno mi bloccherà la partita perché “il master mi fa menare perché ho le abilità sgrave e gli rovino il gioco”
vabbè scusate l’enorme OT 🙂
Il mio post precedente era più faceto che serio e ho solo riassunto in modo stringatissimo ed ironico delle battute che sono venute fuori. Per la cronca i ratti giganti erano in un piccolo tunnel buio con una spanna d’acqua sul fondo e stavano dando filo da torcere ai nostri malcapitati rimasti al buio causa lanterna finita in acqua. Così mentre il barbaro attirava verso di sé i rattoni con la sua mossa “Cosa stai aspettando”, il ladro riprovava a riaccendere la lanterna ed il druido si è tramutato in alligatore azzannandosi qualche rattone. Nessuna lucciola è stata maltrattata per questa sessione di gioco era solo una cavolata ed io l’ho citata ad esempio di come si può rischiare di usare male il druido come coltellino multiuso.
Poi nella realtà dei fatti la giocatrice si è comportata tutto sommato bene e l’ha sempre usato in modo più che coerente. Anche se mi ha espresso delle perplessità circa la mancanza di limiti imposti da regolamento. Se uno viene da anni di gdr classico la cosa può spiazzare, quindi come già detto in precedenza credo che una volta che lei avrà definito e spiegato al master al sua druidità ed io sarò riuscito a far capire come si gioca a DW non ci saranno problemi.
peace
esatto, il limite, entro quanto scritto dalle regole, lo stabilisce lei. ^_^
detto questo la pianto, altrimenti pare che voglio far capire bene quello che intendo, e non sia mai. ^_^
È semplicemente una parte complessa, che a molti dà dei problemi, a quanto pare, e che diverse persone, secondo me, non riescono proprio a capire e cercano di aggiustare in qualche modo.
La prima campagna che io ho giocato c’era un druido (io ero un paladino) e la cosa a noi, che pure non eravamo dei grandi esperti, non ha dato problemi. Comincio a pensare che abbiamo avuto fortuna o che semplicemente abbiamo giocato il gioco senza farci tanti problemi.
lungi da me voler polemizzare….ma perdonami daniele, il presupposto è errato…..la gente capisce, ma non gli piace e cerca una soluzione alternativa.
Non puoi pretendere che dato che al tuo gruppo andava bene così, siano gli altri che non capisco l’essenza del druido. Anche a me il druido alla “mago merlino di Walt Disney” (per citare Saverio) non piace, al mio gruppo nemmeno e non capisco come sia gratificante giocarlo così ma tantè e non me ne cruccio.
E’ una classe affascinante, ma ci sta che non incontri i gusti di tutti.
Poi se ne fai un discorso di regolamento….diciamo che lo chiamiamo “selvaggio” e non druido e siamo tutti contenti ^_^
Non gli piace, pensa che il gioco sia sbagliato e pensa di essere un game designer, di saper aggiustare il gioco e non si accorge dei casini che crea. È stato in playtest per due anni questo gioco.
Non vedo la consequenzialità tra non mi piace il druido alla Merlino con, metto in discussione il gioco.
Io non ho mai detto che non mi piace la classe druido, ma solo che ho dei dubbi.
Se mi attengo al testo:
“Acquisisci qualunque capacità o debolezza innata di questa forma: artigli, ali, branchie, respirare acqua invece che aria. Usi le tue normali statistiche ma alcune mosse potrebbero essere difficili da attivare: un gattino potrebbe avere difficoltà a combattere un ogre.”
Per Debolezza si potrebbe intendere la mancanza di pollice opponibile, ma forse anche un forte istinto ed una scarsa intelligenza.
Però poi dice che “usi le tue normali caratteristiche” quindi INT e SAG dunque parrebbero rimanere immutate.
D’altro canto poi dice “alcune mosse potrebbero essere difficili da attivare” fa l’esempio del gattino, ma forse ci starebbe anche quell del barboncino che vuole vincere una partita a scacchi. In effetti non credo che una formica abbia la stessa FOR della sua forma umana in senso assoluto, ma ne avrà una invece molto superiore in senso relativo (come capacità di sollevare pesi in rapporto al proprio peso).
Ad esempio, ma qui sto addentrandomi in una materia non mia, il cane ha un fiuto eccellente ma una vista peggiore di quella dell’uomo, allora la cosa può essere messa in evidenza come tutte le altre “Debolezze”.
Il regolamento non dice da nessuna parte che è una cosa istantanea, che non richiede concentrazione, tempo o possa provocare mal di testa. Il regolamento parla anche delle “debolezze” dell’animale.
Questi dettagli sull’interpretazione del ruolo sono lasciati alla decisione del giocatore druido che deve spiegare come funziona per lui. Senza che debba credere un game designer, giusto?
Se poi il giocatore vuole fare il druido alla Merlino, mi attengo alla sua decisione 🙂
La parte fondamentale è questa:
«Questi dettagli sull’interpretazione del ruolo sono lasciati alla decisione del giocatore druido che deve spiegare come funziona per lui».
Se siamo d’accordo su questo non abbiamo bisogno di essere d’accordo su altro. 😉
Basterebbe leggere anche i miei commenti. Non è un problema che il druido diventi una bestia stupida quando si trasforma. Non è un problema che un druido in forma di topo abbia voglia di formaggio. Non è un problema che non capisca il linguaggio umano.
Non è un problema se è istantanea. Non è un problema se ci vuole un’ora.
Il problema diventa se queste decisioni invece di essere spontanee del giocatore e venire da lui diventano una questione dibattuta dal gruppo, con gente diversa dal giocatore del druido che si prende la briga di dire al druido come dovrebbe funzionare il suo PG.
Se poi, nei vostri gruppi, è normale che quel giocatore non abbia idee sue ma si adatti a quello che gli altri scelgono per lui QUELLA è una procedura di gruppo.
Ci sono tanti casi. Giocatori timidi. Privi di idee. Disinteressati. Che pendono dalla bocca di qualcun altro. Insicuri. Vogliosi di sentire le idee altrui e di aderirvi senza discussioni. Questo fatto (come è la psiche di quello che gioca il druido) non è argomento di discussione. Non è una questione trattata dal gioco. Non è una questione richiesta da alcuna regola. È un’affare del gruppo del gioco.
Quello che le regole dicono è: questa decisione spetta al giocatore del druido. Come il giocatore del druido arriva a questa decisione è un’affare suo e del gruppo, ma è lui che ha l’ultima parola.
E da regole il GM ha l’obbligo di essere fan di quella decisione.
Sub
Le ultime 4 righe risolvono il thread, secondo me.
Ho in mente delle domande, visto che tutto il gioco si basa sul dialogo. E la cosa mi piace dato che è molto “socratica”.
Pensavo alle seguenti, ovviamente non intese come scelta multipla ma molto aperte. Al di là di tutto potrebbero darmi anche buoni spunti
1) Hai detto che il tuo è una sorta di talento/dono che è raro (almeno nella tua tribù di elfi). La precedente Druida è stata tua nonna. L’hai mai conosciuta? Ti ha insegnato lei qualcosa?
2) Hai detto che il potere l’hai scoperto da bambina da sola.
Come e cosa stavi facendo? Stavi contemplando un animale e ti sei trasformata? Eri in un momento di paura o stress (ad esempio scappando da un pericolo) ?
3) Non hai mai avuto un po’ di paura di questo tuo potere che ti rendeva diversa?
4) Hai detto che i saggi del tuo villaggio non ne sanno molto su questo potere e ti hanno mandato via per trovare alleanze, incrementare il tuo potere e metterti al riparo dall’odio delle popolazioni umane confinanti.
Perché gli umani della tua isola odiano/temono questo potere? Cos’è successo in passato? C’entra qualcosa tua nonna?
5) Mi hai detto che per trasformarti devi concentrarti… ma in che modo? rievochi nella mente il ricordo dell’animale? Pensi ad una preghiera? Invocachi lo spirito dell’animale tipo totem?
6) Quando diventi animale come pensi e percepisci la realtà? In modo del tutto umano e razionale o assumi anche degli istinti ed impulsi animaleschi? E’ mai successo che qualcosa andasse storto? Come vivi la percezione della realtà con sensi tanto diversi dai tuoi (olfatto e udito sviluppatissimi, vista differente). Cosa si prova ad azzannare o divorare una creatura viva?
Che ne dite vi piacciono?
Non sono male di per sé, ma ti consiglio di non sbattergliele tutte addosso assieme, se no è probabile che si sentirà sotto pressione. E cerca di costruire sulle risposte che ti dà, se no è inutile fare le domande.
Mi piacciono sì! Queste aiutano a dare profondità al personaggio ma lasciano la palla saldamente nelle mani della giocatrice. Di solito, è una buona idea fare tante domande di questo tipo a tutti i giocatori, durante la creazione 🙂
A tal proposito, assicurati che capisca che non sono spunti di discussione per il gruppo, e che non si senta intimidita, come a volte può capitare a giocatori nuovi (mi pare di aver visto che dici che ha poca esperienza), ma che risponda con quello che a lei piace e interessa. Ho giocato spesso con persone che avevano esperienza zero, e fare domande, mostrando che vuoi il suo contributo, che ti interessa e che lo reputi valido quanto quello di chiunque altro al tavolo è il modo migliore per aiutarli a entrare nell’ottica rapidamente. Mi è capitato spesso di avere giocatori interamente nuovi che alla fine della prima sessione (non di DW, ma anche di giochi più complessi – facevo demo di vari giochi indie per un gruppo universitario) erano proattivi, coinvolti e avevano capito benissimo le regole, perché ci si erano messi. A volte c’è un po’ di timidezza anche se il gruppo è molto accogliente, e domande sul gioco come le tue, fatte con il giusto approccio, aiutano davvero a rompere il ghiaccio 🙂
Le domande sono uno strumento molto potente ed efficacissimo, e i giochi derivati da Apocalypse World le formalizzano molto bene.
Magari risponderà con qualcosa di strano e sorprendente, magari con qualcosa di apparentemente banale (ma io preferisco pensare che siano risposte “classiche”, che rievocano romanzi e film che tutti amiamo), ma sono sicuro che alla fine avrai un’idea molto più chiara del personaggio, e ti sarà più facile esserne fan (che ricordati, è il tuo primo dovere).
Ovviamente, incoraggia anche gli altri a prendere l’iniziativa! Non è che solo perché il druido può fare tante cose diverse, loro non devono buttarsi nell’azione a loro volta! Ogni tanto può sericite ragionare in maniera “cinematografica”, fai un rapido cambio di inquadrature fra i vari punti dove si svolge l’azione, mostrando come tutti agiscono e dando a tutti l’opportunità di avere il loro momento al centro dello schermo.
In altri giochi l’ordine di iniziativa si occupa di questa cosa, qui no ed è una scelta. Non aver paura di buttarti e sbagliare, e rendi chiaro ai tuoi giocatori che DW richiede un approccio un po’ diverso al lavoro del Master, quindi anche tu ti stai adattando: siete tutti amici, e tu non sei certo lì per essere la macchina perfetta 🙂 vedrai che magari ci sarà qualche passo falso, un combattimento o un’altra scena dove uno è più preponderante dell’altro (anche il Barbaro in quanto a rubare la scena non scherza… Lo so per esperienza!), ma incoraggia tutti a giocare per divertirsi e per mettere “sullo schermo” cose che gli piacciono e trovano fighe, e presto troverete il vostro ritmo.
Nel nostro gruppo siamo un bardo, uno sciamano, un barbaro e un rodomonte… Se il membro più tranquillo del gruppo è uno che può far apparire le ombre dall’oltretomba che rubano forza vitale ai suoi nemici… Beh, immaginati. E più o meno quello che succede è che ci incitiamo a vicenda, e ci diamo spazio quando serve. In effetti, siamo tutti fan di tutti 🙂
io appoggio col carpiato il suggerimento di non fare quelle domande tutte insieme.
Le domande non sono un questionario da compilare per fare un PG interessante (non sto dicendo che le intendi in quel modo! Sto parlando in generale).
domande di quel tipo vanno fatte in momenti particolari del gioco. Falle ogni tanto, una o due per sessione o quando ti serve un suggerimento per caratterizzare un PnG
io a Giulia Cursi che giocava la nana Greta:
erano in un villaggio. Era il secondo png di seguito che mi veniva da descrivere come tarchiato e robusto. La guardo e chiedo “Greta, è possibile per Umani e Nani accoppiarsi? Le due razze sono compatibili?”.
Giulia ci ha pensato un attimo e ha risposto “si! Certo!”.
E io “be allora in questo villaggio forse un tempo c’è stata una forte influenza di Nani, noti che un bel pò di persone tendono ad essere più basse della media umana e molto robuste”
Lei ha detto un semplice “oh, figo”.
Ho delle domande in serbo ancora sull’argomento. Come sono trattati i mezzi nani da voi? e gli umani? Ci sono mezzi nani illustri nella tua famiglia?
Ma per il momento non le faccio. Non ha senso farle ora. Dovrei appuntarmele per usarle chissà quando, con il rischio di dimenticarle o di usarle solo fra un bel pò di tempo. Sono nella mia testa, sono cose che mi interessano e se la fiction lo richiederà più avanti le farò.
Approvo, non sentitevi in bisogno di decidere tutto o dettagliare tutto, altrimenti rischiate di ritrovarvi con troppo materiale.