Ciao a tutti, sono reduce dalla prime sessioni di DW e ho alcuni dubbi, probabilmente tipici dei neofiti come me:

Ciao a tutti, sono reduce dalla prime sessioni di DW e ho alcuni dubbi, probabilmente tipici dei neofiti come me:

Ciao a tutti, sono reduce dalla prime sessioni di DW e ho alcuni dubbi, probabilmente tipici dei neofiti come me:

1) Come gestite cose equivalenti al Nascondersi o Muoversi Silenziosamente del D&D? Sempre e solo con il Defy Danger o esistono casi in cui permettete quelle azioni senza tiri e poi agite con mosse morbide?

2) Incantesimi o poteri durante il combattimento: anche qui Defy Danger per evitare attacchi dai mostri? 2b) Permettete mosse associate a poteri o incantesimi nel caso il PG sia bloccato a terra da qualcuno (ad es. l’imposizione delle mani del Paladino) o prima chiedete che il PG provi a liberarsi?

Grazie, scusate se sembrano dubbi banali ma sono le cose che mi hanno messo in difficoltà nelle prime sessioni, probabilmente perché arrivo da una forma mentis piegata a D&D. 

3 pensieri riguardo “Ciao a tutti, sono reduce dalla prime sessioni di DW e ho alcuni dubbi, probabilmente tipici dei neofiti come me:”

  1. 1. Dipende dalle singole situazioni (è la risposta universale per Dungeon World). Cosa ti è successo in gioco che non sapevi come gestire?

    2. Da quello che scrivi mi pare che non ti sia chiarissimo come funziona Dungeon World. Non esistono cose come attacchi di opportunità; gli incantesimi si lanciano e basta. Se però tu, con una mossa precedente, hai messo in guardia un personaggio (esempio: “Sei molti vicino al troll e potrebbe raggiungerti prima che tu lanci l’incantesimo”) allora può essere che per rispondere a quel pericolo il personaggio debba sbloccare qualche mossa, probabilmente un defy danger, ma dipenderà dalle singole situazioni. Questa cosa ti è successa giocando?

    2b. Non ho capito la domanda.

  2. 1) Esempio 1a: i PG stanno cercando di aggirare alcune guardie di ronda per penetrare nel Palazzo del Re. Per fare questo scivolano alle spalle della ronda rimanendo nelle ombre e muovendosi in silenzio. In questo caso mi viene naturale usare il Defy Danger +DEX.

    Esempio 1b: il PG sa che un hobgoblin sta per girare l’angolo di un corridoio in un dungeon. Il PG si nasconde in una nicchia per evitarlo. Defy Danger anche qui? O permetto al PG di nascondersi, ma lo minaccio poi con una mossa morbida, per esempio: l’hobgoblin lo oltrepassa, ma esita e si ferma, studiando il corridoio.

    2) Mi è cristallino che non esistono attacchi di opportunità ovviamente. Chiarisco meglio con un esempio il mio dubbio: il chierico rotea il suo bastone in mezzo ad una masnada di barbari inferociti, spaccando crani a destra e a manca. Durante il combattimento viene ferito e pertanto decide di curarsi. Lancia un incantesimo. Opzione 1:  essendo ingaggiato in combattimento deve tirare un Defy Danger per evitare i colpi avversari. Conseguenze: se lo passa, poi tira per l’incantesimo di cura e si gestisce quel tiro, se il defy danger ha successo parziale allora può lanciare l’incantesimo ma prende danno, se fallisce, non permetto il tiro per l’incantesimo e prende danno.

    Opzione 2:  semplicemente faccio tirare per l’incantesimo e gestisco l’eventuale fallimento con una mossa dura.

    Inizialmente pensavo più corretta l’opzione 1, ma pensandoci forse l’opzione 2 è migliore.

    2b) Esempio: paladino a terra con entrambe le mani bloccate da un avversario che lo tiene inchiodato al suolo e lo percuote a suon di testate. Il paladino decide di usare la mossa per curarsi. Può farlo?

    Grazie!

  3. 1a. In questo caso io potrei anche dire che osservo la ronda delle guardie e cerco di capire in quale momento è più opportuno passare e proporre un defy danger su INT. Ricordati che i PG sbloccano le mosse; solitamente non sei tu che gli imponi il tiro perché sei il GM (non è un tuo potere).

    Tuttavia se davvero cercando di farlo agendo velocemente e sfruttando le ombre, beh, in quel caso direi che è un defy danger su DEX.

    In entrambi questi casi, i PG potrebbero anche tirare la mossa per *aiutarsi*.

    1b. Dipende tutto da come si svolge la conversazione. Parto del presupposto che il goblin sia intelligente a sufficienza da capire se c’è qualcuno nascosto (se no non sarebbe neanche un pericolo e il defy danger non si sbloccherebbe mai).

    Esempio 1:

    GM: L’hobgoblin si avvicina. Cosa fai?

    PG: Mi metto nella nicchia sperando che non mi veda.

    [Qui il GM decide che non è un pericolo: l’hobgoblin attualmente è distratto e distante e non vedrebbe il PG che si ritira in una nicchia; insomma, non è ancora un pericolo concreto.]

    GM: In effetti non ti vede, però quando si avvicina ha qualche sospetto e si guarda attorno. Cosa fai?

    PG: Cerco di saltare fuori all’improvviso per prenderlo di sorpresa.

    GM: Mi sa che questo è un defy danger su DEX.

    Esempio 2:

    GM: L’hobgoblin si avvicina. Cosa fai?

    PG: Mi metto nella nicchia sperando che non mi veda.

    [Qui il GM decide che l’hobgoglin è attento e in guardia: effettivamente è un pericolo e potrebbe sgamare il PG.]

    GM: In effetti è guardingo. Se vuoi che non ti veda dovrai fare un defy danger su DEX.

    Vedi come cambia?

    2. In quel caso tu come GM devi decidere quanto vuoi rendere pericolosa la situazione: se valuti che ok, è pericolosa, ma il chierico ha tutto il tempo di lanciare l’incantesimo perché l’avversario non è così capace, allora può lanciare l’incantesimo e basta. Se però l’avversario è capace e veloce, e non lascerebbe mai questa opportunità al chierico, dovresti fargli presente che se non vuole essere preso di sorpresa deve fare qualcosa (mossa morbida). In poche parole non c’è la soluzione corretta a monte: dipende dal GM stabilire quanto vuole che questa situazione sia pericolosa. Prendere questa decisione è legittimo, ma va fatto seguendo le agenda e i principi.

    2b. A mio personale giudizio il paladino quella situazione non ha il potenziale per sbloccare la mossa. È sottoposto a un pericolo imminente e non può semplicemente fregarsene, o meglio, può farlo e prendersene tutte le conseguenze.

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