Domanda sul Paladino – Quest
Una domanda. Nella creazione Pg di ieri sera un giocatore ha creato un paladino.
Una volta era un brigante insieme con suo fratello: poi ha visto la luce, iniziando a seguire la via del suo Dio.
Ha scelto come missione di liberare suo fratello dalle iniquità che lo perseguitano, intendendo le iniquità come tutto il male che il fratello ancora fa in quanto brigante. In altre parole, vuole “trovarlo e convertirlo alla vera fede”.
Secondo voi può funzionare come Quest?
Inoltre ci si chiedeva: ma una quest deve essere qualcosa che si pone in qualche modo come scopo ultimo della campagna o può essere anche qualcosa risolvibile in poco tempo? (magari nell’arco di una avventura).
Direi che è un uso carino della Cerca; penso che lo possa fare.
Inoltre, la Cerca può essere tanto a lungo termine quanto vuoi. Io di solito mi trovo meglio a passare per piccole tappe, ma anche una cosa su larga scala dovrebbe funzionare bene.
Il paladino del mio gruppo aveva una cerca su lunga scala che è poi diventata il motore della campagna. A parer mio funzionerebbe perfettamente anche con micro-quest.
La cerca del brigante a me non piace 🙂 ma è questione di gusti. Penso dipenda dalla divinità… che gliene frega al dio della guerra se converti o meno quello sfigato di tuo fratello? 😀
Però deve piacere al giocatore, non al GM.
Indubbiamente. Ma deve avere senso. Il paladino ottiene favori dalla cerca, non è uno psicopatico che fa un fioretto perché sente le voci. Quindi la divinità deve in qualche modo approvare.
Comunque ora che ci penso anche l’idea del brigante non è male anche nel caso del dio della guerra. Potrebbe volerlo arruolato tra le sue fila perché è in arrivo qualcosa di molto brutto e vuole farne il suo campione ( shame on the paladin 😀 – lo so, questo non è essere fan dei personaggi, ma sarebbe troppo divertente 😛 )
In realtà è un Dio dell’onore, della dignità e del “comportarsi bene”.
Eh… mi sembrava strano che non avesse senso, se uno lo sceglie.
Martino Gasparella è interessante ma occorrerebbe sapere di più sugli scopi della divinità e sul perché manderebbe un Paladino (che nella mia immaginazione è una risorsa limitata, ma magari secondo il giocatore che lo gioca ce ne sono molti) per convertire un banale brigante.
A meno che il brigante, nel frattempo, non sia diventato qualcosa di molto peggio…
A sto punto chi decide cosa pensa la divinità? Il GM o il giocatore che crea il BG? Magari insieme… Palin Majere penso pure io una cosa del genere: fossi il master farei diventare il fratello uno dei fronti della campagna. Da semplice brigante potrebbe aver riunito una compagnia ed avere il carisma per diventare un secondo campione della divinità che ha aperto gli occhi al paladino. Oppure è un malvagio senza pari e fermarlo è la prova che il paladino deve dare alla sua divinità.
Direi che il GM fa al giocatore delle domande che gli sono utili a giocare la divinità come il giocatore se l’aspetta. Insomma: la gioca il GM e il GM decide cosa fa, pensa e dice, ma la crea sulla base delle risposte che gli ha dato il giocatore.