Stavo leggendo una discussione qui in community, ed è venuto fuori il fare una mossa per poterne fare un’altra
(Es. sfida il pericolo ora, per poi poter utilizzare hack and slash dopo).
Personalmente cerco di evitarlo il più possibile, perché mi suona ridondante e poco elegante, pur essendo legittimo stando al regolamento.
Volevo sapere qual’è la vostra opinione a riguardo e se nella pratica adottate o meno questo sistema e in che modo.
Per esempio io ho difficoltà (infatti lo uso soltanto quando ho le idee chiare) a determinare l’effetto che ha un 7-9 su sfidare il pericolo quando questo è utilizzato per farmi attivare una mossa successiva.
Ultimamente ho iniziato una campagna da giocatore e il master (alla sua prima esperienza come gm per Dw) ne fa uso di frequente e non sempre in modo appropriato/necessario.
Taggo le persona presenti nella discussione originale:
Daniele Di Rubbo Simone Micucci Alessandro Gianni e Matteo Suppo
spesso è corretto. Ciò non toglie che sia una scelta di design che mi fa cagare.
Se vuoi approfondisco come faccio a evitarla…(almeno a volte) ^^
non chiedere Simo, elargisci a pieni mani il tuo sapere in modo tale da poterci abbeverare alla tua fonte del sapere(non è ironia 🙂
ma va a cagare. XD
con tutte ste aspettative a etruscon non riuscirò a fare un cazzo per ansia da prestazione ^^
Ah, dimenticavo, a volte faccio semplicemente sfidare il pericolo al posto della mossa standard che normalmente si dovrebbe utilizzare.
Simone Micucci vai! #vaisimonevai!
ottima osservazione !
il punto è che quella mossa spesso si attiva perché c’è un pericolo che ti impedisce di colpire il tuo nemico.
La lunghezza della sua arma.
La mancanza di vista.
La presenza di gente intorno a lui.
Se superare il pericolo ti mette in condizioni di colpire il nemico senza che lui possa rispondere allora si può evitare di tirare altre mosse.
Lavorare con la portata delle armi è abbastanza facile (se uso i pugni “intimo” e Sfido il Pericolo per entrare nella guardia di chi usa lo spadone “corpo a corpo”…bè in caso di successo è lui a non poter usare lo spadone.
Poi dipende. Può rispondere? Magari con una testata? Allora ok, è Assalire (e comunque non mi darà una spadonata). Se non può rispondere non è Assalire, il PG tira il danno e basta.
Il guaio è che sempre dalla fiction bisogna passare. Se lui può rispondere si fa il tiro di Assalire (e bisogna vedere comunque COME risponde). Se non può rispondere è danno diretto.
Certo, sono d’accordo con te Simone Micucci.
Poi pensavo anche ad altre situazione, tipo:
Sei davanti al pozzo della distruzione cosmica, se vuoi lanciare un incantesimo devi prima sfidare il pericolo.
il demone può essere colpito soltanto in un punto molle del ventre, ma per farlo devi passare tra le sue zampe e potresti essere travolto
Quando ottieni un 7-9 su sfidare il pericolo, in che modo questo influenza la mossa successiva che volevi compiere, considerando che magari poi sulla mossa successiva ottieni un 7-9 (secondo il mio esempio assalire e lanciare incantesimi)??
(Sto ragionando ad alta voce)
sulla prima posso anche essere daccordo.
Però da GM non formulerei in quel modo.
PG “Ok, Gm, entro nella Città Mercato”
GM “si ma mi devi prima sfidare il pericolo”
PG “uh?”
GM “eh si, è piena di guardie che impediscono agli elfi di entrare…”
PG “ah”
PG “Entro nella città mercato”
GM “quando ti avvicini, molto prima di entrare, vedi che è piena di guardie. Camminano sui cornicioni delle mura, parlottano tra loro. È rinomata per essere vietata agli elfi. Cosa fai?”
PG “ok, mi incappuccio per entrare. Forse con una battuta e due chiacchiere non me lo fanno tirare giù e non guardano le orecchie”
GM “ok, stai Sfidando il pericolo, usando il Carisma”
Al di là di qualche imprecisione nel mio esempio…non si dice “sfida il pericolo” se prima non “rendi chiara la minaccia”.
Giocatore dice “voglio fare questo” -> Gm dice “c’è questa minaccia di mezzo” -> Giocatore risponde la evito così -> GM dice “ok, stai sfidando il pericolo”.
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la seconda anche è strana.
“il demone può essere colpito soltanto in un punto molle del ventre, ma per farlo devi passare tra le sue zampe e potresti essere travolto”
io questa la applico direttamente con Assalire.
con 10+ hai evitato le zampe e prendi il ventre.
Con 7-9 zampata + colpo al ventre.
qui c’è da considerare: il demone ti ha visto e sta tentando attivamente di calpestarti? Allora credo sia un assalire.
Il demone non sa di te ma sta camminando? Allora essere calpestati è un pericolo, ma non è un assalire (perché lui non risponde).
Colpire al ventre significa raggiungere una zona da cui non si verrà più attaccati a meno che la situazione non cambi? Questo è più uno sfidare il pericolo.
In genere io uso “se è uno scambio di colpi è un assalire”. Se il pericolo è “essere picchiati” spesso un assalire va bene.
Se il giocatore sta chiedendo qualcosa diverso dal picchiare il mostro (disarmarlo, cavalcarlo, raggiungere una zona sicura sopra di lui o nella sua guardia, sfuggire dalle sue zanne) allora è uno Sfidare il Pericolo…e il Pericolo è la reazione del mostro (o qualsiasi altra cosa valida).
oh raga…prendetemi sempre con le pizze. Non è un gioco dove sono esperto. Dico sul serio.
Grazie per la citazione, ma preferisco non partecipare a questa conversazione. Secondo me è un non problema.
Simone Micucci mi sono reso conto di aver riportato male i due esempi (buttati lì sul momento) dando stupidamente per scontato alcune cose.
L’esempio dell’incantesimo, partivo dal presupposto che il pg sapessero già che il pozzo è un pericolo e che piega la trama della magia a piacimento.
Per l’esempio del demone: immaginavo una creatura quadrupede enorme con una spessa struttura ossea a proteggerne il dorso come se fosse un’armatura, e la capacità di tenere a distanza i nemici che gli si lanciano contro in mischia.
Il mio esempio era una una risposta alla domanda del giocatore:
-come dov’è più vulnerabile il demone (ovvero voglio evitare l’armatura descritta in precedenza)?
-potresti colpirlo al ventre, ma il demone è spesso in movimento, caricando i propri bersagli.
-faccio una corsa e gli scivolo tra le zampe per poi pugnalarlo al ventre.
-ok, devi sfidare il pericolo potrebbe travolgerti.
Ovviamente l’esempio è un po’..meh, ma spero serva a capirci 🙂
In un caso del genere, io farei soltanto sfidare il pericolo o combattere in mischia (più il primo, il pg deve evitare l’attacco nemico e concentrare la sua attenzione in uno specifico punto, non si accontenta di colpire e basta).
che è un non-problema siamo daccordo. ^_^
Non è una discussione su come fixare un problema del gioco (mi pare). È una scelta di design che mi piace poco, ma all’atto pratico (come ho scritto negli esempi sopra) a volte si rende indispensabile…
Certo, sono d’accordo con te Daniele Di Rubbo (e sono consapevole che per come ho scritto il post la tua interpretazione sia corretta). Non era mia intenzione porre la questione come un problema del sistema di gioco, più che altro la mia era curiosità rispetto a cosa si “inventano” gli altri in determinate situazioni.
Un po’ come a dire “che vi è capitato di fare quando un incantesimo fallisce?”
Ma io non l’ho mai vista in quest’ottica. Dire “fare una mossa per farne un’altra” può funzionare per far capire velocemente ad un esperto di che si parla, ma tecnicamente non esiste, no? Fa tutto parte dell’attivare o meno le mosse. Cioè: in una data situazione, non posso attivare una mossa: il drago ha la pelle d’acciaio, il tipo è fuori dalla mia gittata, l’orco non ha paura e non si fa intimidire. Io cerco quindi di raggiungere i requisiti per attivarla. Se le mie azioni ne attivano un’altra… Bene! La narrazione va avanti e c’è la possibilità di fare px (magari frantumo una roccia a mani nude e l’orco avrà rinnovati rispetto e timore da usare come leva). Se non attivo una mossa, allora è mossa del gm generalmente. Che per dirne una, potrebbe imporre una scelta (correre verso la guardia con la lancia per pugnalarla non è sfidare il pericolo, è buttarcisi addosso! Vi fate entrambi danno e basta).
che poi si riaggancia ad un discorso che feci con Daniele approposito delle azioni che attivano contemporaneamente due o più mosse.
Ho letto un po’ di sfuggita che sto lavorando, però mi piace vomitare saggezza (barf forth wisdom).
Quindi dirò cose un po’ generali che non serviranno a nulla se non a farmi digitare qualcosa che sia in italiano e non in javascript o python.
Prima considerazione: Sfidare il Pericolo è la mossa Mamma da cui nascono tutte le altre mosse (come Agire sotto il fuoco nel Mondo dell’Apocalisse).
Le altre mosse sono tutte casi particolari. Quindi come dice Simone, buttarsi sotto le gambe del mostro per colpirlo alla pancia ma rischiando di venire presi a zampate rientra nel “Fare qualcosa nonostante un pericolo”, ma anche nel “Darsi botte in mischia”.
Una regola non detta dei powered by the apocalypse è che il particolare vince sul generale. Quindi se una mossa più specifica è applicabile, si applica quella.
Esempio: “Al kraken Lo sparo nell’occhio in barba alla grammatica!”. Il pericolo qua è di mancarlo, di perdere tempo, di prendere un compagno, di esporsi, etc etc. Potrebbe tranquillamente essere uno sfidare il pericolo su Destrezza. Ma rientra anche sotto la mossa base di Sparare a distanza. Ma rientra anche sotto la mossa del Ranger di fare i colpi mirati. Ma rientra anche sotto la mossa personalizzata di quando miri nell’occhio del kraken (l’occhio del kraken mira dentro te).
Seconda considerazione: Presente cos’è la valanga di mosse? Non ricordo se c’è un equivalente in Dungeon World, ma comunque è quando fare una mossa porta la fiction a cambiare e far attivare altre mosse, finché non te ne sei neanche accorto e sei alla fine della sessione.
Ogni mossa quindi porta ad altre mosse. E’ anche possibile che uno debba fare una mossa per poterne attivare un’altra (Devo sfidare il pericolo per recuperare il mio arco caduto dall’albero per poter tirare di nuovo contro i nemici). E’ una questione di causa effetto.
La discriminante quindi non è se una mossa mi serve per farne un’altra, ma semmai se la fiction cambia tra le due mosse:
Esempio: Sei stordito, quindi prima di ogni mossa devi sfidare il pericolo –> E’ una merda, perché la fiction non cambia in caso di successo. Sei sempre stordito.
Esempio: “Sei stordito, cosa fai?” “Cerco di riprendere il controllo con la mia forza di volontà” “Beh, ti ci vorrà qualche secondo, tira per sfidare il pericolo” –> Va bene perché la fiction cambia in caso di successo. Non sarai più stordito.
[questo]La discriminante quindi non è se una mossa mi serve per farne un’altra, ma semmai se la fiction cambia tra le due mosse.[/questo]
Bastardo non microquotarmi fingendo di aver trovato la saggezza
concordo pienamente ed è quello che cercavo di spiegare anche io! Solo che io non so né l’italiano né lo java 🙁
Questa discussione è un po’ come la valanga di mosse, la fiction cambia continuamente ad ogni nuovo post 😀
“post a valanga”