“devo giocare sto fine settimana, mi consigliate un’avventura semplice e breve?”

“devo giocare sto fine settimana, mi consigliate un’avventura semplice e breve?”

“devo giocare sto fine settimana, mi consigliate un’avventura semplice e breve?”

ma porco giuda…ma leggere 40 pagine di manuale e fare una prima sessione normale non ti viene pensato?

32 pensieri riguardo ““devo giocare sto fine settimana, mi consigliate un’avventura semplice e breve?””

  1. actual play ce ne sono un bel pò.

    Faccio un actual play ogni spesso e volentieri quando rispondo (e non sono l’unico).

    Gli starter non li ho mai fatti, quindi non ne metto. ^_^

    però forse dipende da cosa intendi per actual play ^^

    alcune cose le metto su GcG perché è più semplice rintracciarle (tipo l’esempio di creazione fronti).

  2. Si in effetti è scritto male.. Intendevo ciò che ne segue all’actual play postato. Cioè..bella giocata, ottimo inizio, idee ben fruibili..il gruppo si diverte…ma poi? Non sto polemizzando.. Molte volte mi piacerebbe sapere come il gruppo stesso ha il sviluppato il “dopo”..

  3. Penso solo che sia una richiesta un po’ ingenua e magari stava solo cercando un cavolo di dungeon starter. Su Facebook mi sono trovato a dover spiegare che è davvero possibile giocare seguendo il manuale, senza pensare di prepararsi tutto prima, come invece è richiesto da giochi più classici che parlano di avventurieri fantasy.

  4. Simone Micucci​ ha inteso. Spesso mi chiedo come si sono poi sviluppati gli actual play da voi postati. Daniele Di Rubbo​ in merito ai dungeon starter intendevo invece che qui sulla locanda c’è poca roba e probabilmente è giusto che sia cosi in modo da discutere e sviluppare la filosofia che sta alla base del gioco “fare domande”..

  5. Il punto è che è difficile trovare il tempo e la voglia per scrivere actual play che siano il più completi possibili e che parlino di tutta una giocata completa. Ho provato a farlo con Monsterhearts (ma parlavo praticamente solo della fiction emersa), per Polaris (e qui entravo nello specifico), per Sagas of the Icelanders (e qui sto spiegando tutto, compresa la mia gestione come MC) e Evolution Pulse (idem come prima).

  6. Daniele Di Rubbo​ ho letto molto volentieri ciò che hai sempre sviluppato e capisco anche il tempo necessario per scrivere qualcosa di comprensibile. Però ti manca per DW 🙂

    Scherzi a parte apprezzo ciò che riuscite a fare.. C’è sempre da imparare..

  7. Ho giocato a Dungeon World in due anni di campagne continuative e ne avevo anche diverse contemporaneamente, grosso modo dall’inizio dell’autunno 2012 alla fine dell’estate 2014. In quel periodo avevo anche un sacco di campagne non di Dungeon World aperte. Oltretutto un sacco di tempo libero veniva prosciugato dal lavorare a Mondo Sotterraneo. Non mi avanzava altro tempo: per quello non l’ho fatto.

    Se avessi avuto tempo e voglia, invece, li avrei sicuramente scritti.

  8. un conto è parlare della fiction emersa un conto è fare un AP.

    Un AP è un esempio di qualcosa che succede in gioco.

    Non parla della fiction (non solo), ma anche delle regole usate, delle procedure al tavolo, di come si arriva a fare determinate scelte.

    Un AP completo di un’intera giocata è abbastanza inutile. Ma mentre Polaris ha una struttura che è semplice riportare su un AP i PbtA non ce l’hanno.

    Ogni singola parola, ogni dichiarazione può far subentrare determinate regole e decisioni (alcune delle quali segrete) che non sono così ovvie.

    Guarda i miei AP di quando un druido usa mutaforma.

    O di come si usa un’arma devastante che fa 1 solo danno.

    O cosa comporta un’arma devastante che colpisce una gola e fa 1 solo danno.

  9. Mi trovo in disaccordo con quasi tutto quello che ha scritto, mi sembra che i difetti che evidenzia siano da ascriversi ad una sua mancanza di comprensione delle meccaniche e ad aspettative non corrispondenti con la scelta del gioco.

  10. Scusa Simone, secondo me sei troppo duro. Avere una “avventura” è un po’ attaccarsi ad un salvagente, non tutti sono pronti a improvvisare tutto e si sentono più sicuri così. E non tutti i giocatori vogliono il foglio completamente bianco. Specialmente con poca esperienza di PbtA. Magari la seconda volta useranno uno starter e la terza un’idea soltanto.

  11. è un rant. Non posso fare un rant e essere morbido. ^_^

    Forse è colpa mia che non ho mai lavorato con le avventure (e le poche volte che mi è successo è stata un’esperienza pessima). Ho sempre fatto da solo e spesso improvvisando.

    Ma ci sono giochi che hanno una struttura che non viene fatta con un’avventura preparata.

    Se hai fatto una preparazione solida dei PG

    Se hai fatto i legami

    Se hai fatto domande e costruisci sulle risposte

    come fa a non venirti in mente una qualunque situazione “In medias res”???

  12. Il punto è proprio quello: io non mi incazzo e non li prendo in giro se vogliono usare un’avventura prefatta o un dungeon starter, e sto persino seguendo il blog di quello che sta giocando Expedition to Castle Ravenloft con Dungeon World (la verità è che quell’avventura vorrei giocarla io!). L’unico modo costruttivo che ho trovato di aiutare un giocatore con questa difficoltà (mi è successo su Facebook) è stato spiegargli le procedure che seguo quando improvviso la prima sessione e preparo la campagna a seguire seguendo le indicazioni del manuale, che è la procedura che uso di solito (per la precisione non ne ho mai usate altre).

    E sì, capisco perfettamente il discorso dei vent’anni di adventure paths.

  13. Tieni anche conto che a volte un GM è pronto e vorrebbe fare il grande passo, ma gli altri suoi compagni di gioco non lo capiscono e non lo assecondano: vorrebbero un’avventura progettata nei minimi dettagli, come se fossero degli spettatori più che dei giocatori. A me è capitato.

Lascia un commento