Domandone della domenica.

Domandone della domenica.

Domandone della domenica.. Si parlava con amici che fanno tutti parte di un’associazione ludica e per rilanciare un po il GDR ne viene fuori che si vorrebbe provare a fare una giornata tipo “torneo” solo ed esclusivamente con giochi “indie” come DW, Fate, Torchbearer etc..

L’idea è allettante ma vedo serie difficoltà proprio per la filosofia su cui sono costruiti questi GDR. Tuttavia credo che con una buona organizzazione possa in un qualche modo essere fattibile.

Vaneggio?

Fate Italia

GdrItalia | Giochi di Ruolo

Dungeon World in Italiano

18 pensieri riguardo “Domandone della domenica.”

  1. In effetti torneo è ambiguo..era giusto per intendere i tempi ristretti da offrire a quei gruppi che dovrebbero impegnarsi in briefeng e filosofia, regole, scegliere se creare o meno parti del setting in cui piazzare i PG, tempo di decompressione per GM per sviluppare le idee aggiustando linee guida create in precedenza (altrimenti non sarebbe fattibile) e infine giocare. Scopo è la divulgazione di nuovi sistemi, divertirsi e definire un altro tipo di approccio all’rpg. 

  2. Allora, ci sono giochi che vanno decisamente bene per un evento di questo tipo, fatti per essere giocati in poche ore dando una partita completa. Con Dungeon World e Fate non dovrebbe essere impossibile, a seconda di quanto tempo lasciate per gli slot di gioco, ma certamente si perde un po’ più di tempo. Torchbearer non lo conosco.

  3. per quanto riguarda Fate e DW, il primo richiede qualcuno che conosca bene il gioco e che si prepari un po’ di roba prima, il secondo qualcuno che abbia già fatto delle demo o che abbia una vaga idea di quali “trappole” evitare. Per le demo di DW c’è un file in inglese che gira, una specie di guida con suggerimenti e dritte per fare demo interessanti e complete in 4 ore

    edit: eccolo

    https://docs.google.com/document/d/17ypjtlHfcwqrU_-x4b7o0e8tZ_dN2TiNLUu48MLAw7Y/mobilebasic

  4. Torchbearer è decisamente più complicato. Cani nella Vigna anche si può provare a giocare una città (cioè diciamo una singola avventura), ma mi sono fatto l’impressione che sia uno di quei giochi più complessi di quanto sembrano, e comunque serve un po’ di preparazione prima da parte del master.

    Gli altri che ti abbiamo nominato (Fiasco, Psi*Run, Dog Eat Dog) assieme ad altri come Hell 4 Leather, Carolina Death Crawl (in cui però servono le carte) e Chronicles of Skin (anche questo con le carte) sono tutti brevi e virtualmente senza preparazione, qualità che mi sembrano ottimali per quello che vuoi provare a fare.

    In particolare Fiasco, Hell 4 Leather, Cronichles of Skin non hanno la figura del master e potrebbero dare un’ottima idea della “diversità” di questi “giochi nuovi” a chi viene da un classico D&D, per dire.

    Lo dico perché per me il colpo di fulmine avvenne quando notai appunto che:

    – un gioco può durare anche poche ore, non per forza mesi o anni, ed essere bello e interessante comunque

    – la preparazione non è necessaria, e in alcuni casi meno ti prepari meglio è!

    – la figura del “master” non è necessaria 

  5. In effetti dei giochi che proponi tu, anche io ti direi:

    Dungeon World OK

    Fate OK, ma andrei sull’Accelerato (Nicola Urbinati sarà contento di saperlo)

    Torchbearer non lo conosco abbastanza, ma mi pare che sia piuttosto lungo a farci le schede per una demo breve. Chiedo conferma a Luigi Briganti.

  6. Torchbearer secondo me invece è adattissimo ad una demo rapida, per due ragioni:

    1) ci sono i personaggi prefatti per le demo

    2) c’è l’avventura introduttiva che parte già all’imbocco di un dungeon (come da manuale) che si risolve in qualche ora di gioco.

    Chiaro, non si vedranno troppo alcune meccaniche “da campagna” (come la fase della città e l’inverno), per non parlare della crescita del personaggio, ma un’idea di cos’è il core del gioco (per l’appunto dungeon crawling) te la fai eccome.

    L’unica accortezza (e problema) è che il master deve leggere tutto il manuale preventivamente e conoscere bene le regole (cosa non banale), mentre i giocatori le impareranno giocando (e quindi tante cose rischiano di essere imparate “a posteriori”).

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