12 pensieri riguardo “Ciao a tutti, qual è la miglior build per un chierico difensore di razza nanica?”

  1. Seriamente? Se ho capito bene la tua domanda e la applico alla mia esperienza con Dungeon World, il punto è che quella build non esiste. Diciamo pure che, in Dungeon World, non ha senso proprio parlare di build.

    Perché un chierico sia un difensore di razza nanica è sufficiente creare una divinità difensora e scegliere la razza del nano e la relativa mossa di razza.

    Per il resto, il consiglio è che il giocatore giochi il personaggio “a cuore aperto”, vale a dire facendo le scelte, anche quelle di avanzamento, che hanno senso nella storia secondo i desideri del personaggio, momento per momento.

    Io, di solito, quando gioco faccio così, e mi trovo molto bene.

  2. Spezzo uno stuzzicadenti a favore di Davide Capozza.

    Tecnicamente il concetto di “build” lo puoi anche applicare a Dungeon World, perché di fatto andrai a selezionare al massimo 9 mosse da un elenco che ne comprende (considerando quella multiclasse) oltre 100, senza contare i 9 punti caratteristica (che diventano facilmente quattro “+1” qui e là).

    Se da un lato non c’è niente di male nel pregustare avidamente le novità che ci aspettano al prossimo livello (DW strizza l’occhio a D&d proprio in questo genere di “emozioni”), dall’altro è già un piccolo errore perché così facendo si decide in anticipo come si svilupperà il personaggio, prima ancora che le sue avventure siano state raccontate.

    Se ad esempio parti con l’idea di fare un “difensore nanico” in termini di mosse ma, prima che tu possa prendere quelle 3-4 necessarie per giocarlo così, la storia porta il personaggio a subire complotti dal suo stesso clan, facendone suo malgrado un ribelle, ecco che all’improvviso sembrerà assurdo questo svilupparsi come “difensore nanico”. Ancora più grave, se ti vedrai “costretto” a scegliere mosse di tutt’altro genere per rispecchiare ciò che è successo nella fiction, ti rimarrà l’amaro in bocca per le aspettative deluse.

    Ecco cosa puoi fare, invece di “pensare a una build” (che è comunque inutile, perché “superare la difficoltà degli scontri” non è l’obiettivo di Dungeon World):

    – durante la creazione del personaggio, e specialmente quando il GM farà delle domande, inizia a spiegare perché il tuo personaggio E’ GIA’ un difensore nanico e cosa significa;

    – durante il gioco, tramite Legami e Allineamento (o Guide e Flags, se usate queste varianti) rendi sempre chiaro che ti interessa affrontare il tema della protezione del tuo popolo, e magari che vuoi essere tirato in ballo nei dilemmi morali legati a ciò;

    – se dopo qualche giocata non senti il giusto coinvolgimento del personaggio (per come lo vedi tu) nelle avventure che il gruppo affronta, dillo chiaramente al GM, perché con buona probabilità quel povero diavolo si sta solo dimenticando di farci attenzione, e sarà felice di darti un’esperienza migliore.

    Insomma, per riassumere:

    – in D&d costruivi un personaggio cercando di ottimizzarlo contro qualsiasi minaccia, perché poi ciò che gli capitava erano scontri progettati per metterlo alla prova “tatticamente”;

    – in DW crei un personaggio con molta più attenzione a chi è e cosa lo spinge all’avventura, perché nel farlo stai comunicando al GM cosa vuoi vedere nelle storie che racconterete, e lui è lì proprio per dartelo. Che tu subisca un colpo in più o lanci un incantesimo in meno, sarà un effimero dettaglio all’interno dell’avventura che anche tu contribuirai a raccontare.

  3. Beh, non ho fatto molto più che espandere quel che aveva sottinteso il sempreverde Daniele Di Rubbo (vecchia conifera che non sei altro) perché magari per Davide non era poi così sottinteso.

    Chi viene da D&d deve fare doppia fatica: offrire il doppio del supporto è mera logica vulcaniana! 😉

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