Ciao a tutti!
È la prima volta che scrivo in questo forum e ringrazio chi avrà voglia di leggere tutto e di rispondermi. Non ho mai giocato a un GDR ma quando ho scoperto DW io e 5 miei amici abbiamo iniziato una campagna visto che i PDF sono gratis e il regolamento è abbastanza snello e incentrato sulla fiction. Io faccio il master, siamo alla 4a sessione e mi sto divertendo un sacco e anche i giocatori sono abbastanza soddisfatti. Insieme ai giocatori ho introdotto qualche modifica al gioco.
La più grande è quella di voler tenere più cose possibili nascoste ai giocatori in modo che abbiano la possibilità di conoscere un po’ alla volta i personaggi gli uni degli altri e provare quel senso di scoperta che secondo me è bello provare quando si giunge in luoghi in cui il proprio pg non è stato ma magari altri sì o ne sanno qualcosa. Perciò ogni giocatore ha creato il suo personaggio x conto suo con tanto di background del pg della sua famiglia e del suo popolo e poi nella creazione dei legami e di alcune cose del background li ho contattati singolarmente. Nel corso delle sessioni io rivelo le informazioni riguardanti la situazione in cui si trovano e gli eventi passati che c’hanno a che fare ma mi limito a dire ciò che ha senso che ogni personaggio sappia già anche se tra i 5 giocatori magari uno sapeva già tutto xk me l’aveva detto lui quando ha creato il personaggio. Qualche personaggio nel corso degli anni prima dell’inizio della campagna ha già incontrato uno o più degli altri personaggi e conosce o crede di conoscerlo almeno in parte mentre altri non si conoscono neanche se non x l’aspetto e magari qualche voce che han sentito.
Con questa logica però a inizio campagna quando i personaggi si sono incontrati x caso su un battello x far sì che i personaggi iniziassero a collaborare e a conoscersi li ho posti di fronte a una minaccia incombente.
Leggendo le varie discussioni qui nel forum ho visto quanto è importante fare domande ai personaggi ma io gliele faccio tra una sessione e l’altra sentendoli singolarmente in privato in modo da potermi accordare con loro e creare qualcosa di coerente senza che i vari giocatori vengano a sapere qualcosa che non ha senso i loro personaggi sappiano.
Un esempio:se ho un elfo e un uomo che dalla scorsa sessione stanno andando in un tempio elfico che l’umano non conosce ma l’elfo sì xk è stato esiliato da quel tempio allora sento il giocatore dell’elfo e mi dice com’è sto tempio se non me l’ha detto quando ha creato il suo personaggio. Poi magari nella sessione successiva quando arrivano al tempio è cambiato qualcosa xk magari è salito al potere un malvagio ma l’elfo potrà accorgersi della differenza mentre l’umano no. Oppure gli elfi del tempio saranno ostili con l’elfo che è tornato dall’esilio e l’umano a quel punto potrebbe domandarsi il perché… insomma credo che sia più interessante come approccio.
So che forse mi sto complicando la vita ma così credo ci possa essere più immersione perché si evita di interrompere il gioco in fiction x discutere e accordarsi su come dev’essere fatto un PNG un luogo o su come dev’essere avvenuta una certa cosa… così posso creare un mondo che coinvolga tutti i personaggi e i loro background in modo coerente sia dal punto di vista logico che creativo diciamo.
Sperando che si capisca ciò che voglio dire vi chiedo gentilmente: che ne pensate ?
Ciao Riccardo e benvenuto.
Se per te va bene questo tipo di gioco, nulla ti vieta di farlo. L’importante è che tu e i tuoi amici vi divertiate.
Sappi però che non state giocando a DW ma ad un altro gioco creato da te, basato su DW.
In DW, infatti, l’idea delle domande, del costruire e scoprire insieme i personaggi e il mondo, è qualcosa che è parte integrante del gioco come è stato scritto. In altre parole: è una feature, non un bug!
Quando finirete questa prima campagna, magari prova a dare una chance al gioco anche come è stato scritto. Sarà sicuramente un’esperienza diversa, ma non per questo meno piacevole.
Ciao benvenuto!
Per il momento seguo.
/sub
Ciao Riccardo e benvenuto!
Se posso, ti vorrei fare un paio di domande, per approfondire la questione, che mi interessa molto.
– nessuno, ma proprio nessun, di voi ha mai giocato a D&D o ad altri GdR?
– avete provato a giocare DW seguendo il regolamento oppure, dopo la lettura del manuale, avete subito deciso di applicare queste modifiche?
– come avete deciso di introdurre queste modifiche? Le hai proposte tu o qualcun’altro del gruppo? O tutti sentivate ugalmente questa esigenza?
Sono d’accordo con Martino: al momento non state giocando a DW, ma ad un altro gioco, il vostro, ispirato a DW. Nessuna colpa e nessun peccato in questo, ci mancherebbe, ma state avendo un’esperienza di gioco diversa da quella che propone DW, che forse non è molto funzionale per il vostro modo di giocare.
Sub
.
Aggiungo una domanda, che mi ero dimenticato:
– concetti come “fiction” e “background” come li avete acquisiti non avendo mai giocato di ruolo? Letture specifiche? Nel caso, quali?
Grazie.
“sub
/sub
Mattia
Rispondo volentieri alle tue domande.
No nessuno di noi ha giocato a D&D o a GDR simili. Al massimo a videogiochi di ruolo come Mass effect o a giochi da tavolo come Lupus o Il castello del diavolo ma ci ispirava provarne uno visto anche che siamo ex giocatori di Warhammer Fantasy. Comunque background e fiction son concetti che in parte conoscevo già e in parte ho capito meglio leggendo qui sul forum.
Il regolamento la prima volta l’ho letto solo io qualche mese fa prima di iniziare a giocare e l’ho fatto in maniera disordinata tant’è che solo dopo aver iniziato a giocare mi son reso conto di alcune cose. Mi son visto i video delle campagne di DW di 3 canali YouTube: Dice Games Italia, MrDaelrik e per ultimo quello di Giù lo schermo. Parlando coi miei amici di come mi erano parse queste 3 campagne con 3 stili di gioco diversi gli ho detto come avrei voluto fare io e a loro è andato bene in parte perché d’accordo con me in parte perché si affidavano a me non avendo tempo o voglia di leggersi le regole o di guardare i video. Neanche io in realtà mi rendevo bene conto ma contavo di imparare giocando e ripeto che ci stiamo divertendo quindi questa campagna la finiremo così.
Ero curioso di sapere le vostre opinioni e son contento mi abbiate risposto. Più che altro anche se finora non è capitato mi rendo conto che alcune mosse che permettono al giocatore di creare una parte del mondo o dei personaggi come ad esempio “un amante a ogni porto” dello spadaccino possono essere difficoltose da trattare all’interno di una stessa sessione se si gioca come faccio io coi miei amici.
Sostanzialmente volevo sfruttare quella parte di DW che rende fluido il gioco perché si preoccupa più di narrare la fiction che di inserire complicaziono con 1000 regole, calcoli e dadi. Un giorno sarei curioso di provare a giocare anche nel modo giusto/originale come il canale giù lo schermo ma guardando i loro video non so se da Master ora come ora sarei capace di adattarmi a ogni cosa che inventano i giocatori come riescono a fare loro. Soprattutto non avendo mai giocato a un GDR. Vi ringrazio e son contento di sapere che questo forum è bello attivo e risponde anche a wall of text come questo XD
P.S. scusate l’ignoranza ma cosa vuol dire “sub”? Che seguite la discussione?
riccardo tonello sì sub vuol dire che intendo ricevere gli aggiornamenti della discussione ma non ho nulla da dire (al momento, si spera 😉
An ok grazie, non sono per nulla pratico di google+
Sub 😛
Intanto grazie per la risposta… ma ti faccio subito un’altra domanda:
– parli di 3 stili diversi per le 3 campagne che hai visto nei 3 canali youtube che citi. Più avanti dici che solo quella di Giù lo Schermo ti è sembrata aderente al regolamento. Le altre 2 com’erano?
Ho le mie opinioni riguardo ai canali che hai citato, positive o negative che siano, e sarei curioso di sapere in che modo il gioco viene divulgato.
Per il resto, il mio consiglio è: provate a giocare a DW seguendo il regolamento. Può sembrare difficile e sicuramente serve un po’ di rodaggio, ma vedrai che con un minimo di pratica filerà tutto liscio. E secondo me il gioco sarà più soddisfacente, perché lo state forzando a fare qualcosa per cui non è adatto.
Lasciare che tutti abbiano la propria parte di autorità sulla partita, creare insieme il mondo e i personaggi che lo popolano, scoprire che cosa accadrà dopo ogni mossa sono dei punti di forza del gioco, non bisogna averne timore.
Questo è il mio punto di vista. Ovviamente non è detto che la cosa vi possa piacere, potreste anche rimanere delusi. Ma almeno avrete il quadro completo e potrete decidere se e come continuare con maggiore consapevolezza.
A me quella di MrDaelrik anche se a tratti sta divertendo proprio tanto volendo parlare di regole bosogna dire che i giocatori non si ricordano neanche le proprie mosse e a volte se non sbaglio il GM gli fa tirare su una caratteristica e non capisco di che mossa si tratti. Quella di Dice games Italia invece secondo i miei gusti aveva troppo combattimenti sembrava metasl slug con gli zombie e per esempio sempre secondo la mia personalissima e rispettosa opinione il master non è stato fan di tutti i personaggi. Se vuoi un analisi più approfondita mi spiace ma non me le ricordo così bene.
Comunque anche quella di Dice games Italia mi ha divertito alla fine è anche loro sembravano divertirsi 😉
riccardo tonello intendi sfidare pericolo su forza, destrezza, costituzione ecc?
No di quello mi sarei accorto. Era proprio ad esempio un chierico sta seduto nel nulla test su saggezza sennò si fa prendere dal dio del massacro che insedia il suo animo e schizza male.
Anche si fosse trattato di
sfidare il pericolo al giocatore non era stato fatto presente in alcun modo tale pericolo… poi magari sono scemo io e non mi sono accorto ma non credo… Ci sarebbero altri esempi ma non mi vengono in mente ora.
Come hanno già detto gli altri, il tuo è sicuramente un approccio diverso da quello descritto nel manuale e per cui è stato pensato il gioco. Però non ci vedo nulla di male, anzi mi sembra comprensibile come stile, considerato che nessuno di voi ha mai avuto altre esperienze coi gdr, perchè evita completamente che i giocatori si affidino al metagame, cosa che, per dei principianti, potrebbe non essere scontato.
Per quanto riguarda le mosse a caso non saprei, io ho seguito solo la giocata di Giù lo schermo quindi non posso esprimermi. Magari il master aveva creato delle mosse personalizzate per alcuni personaggi. Se non se ne abusa, le mosse personalizzate possono essere molto carine.
Posso dirlo? Il metagame non è un problema, specie per i nuovi giocatori (che neanche sanno cosa sia e quindi non sono stati abituati a vederlo come una cosa negativa)
Dipende ovviamente dal gioco e dal gruppo, ma non è in problema in DW
Il mio intento non è mai stato di criticare dungeon world quando ho proposto queste modifiche ai miei amici anche perché ne avevo un’idea confusa. Come ho già letto in altre discussioni però dungeon world rende i giocatori e il master in grado di raccontare una bella storia che coinvolge i vari pg. Quello che invece miro a fare col “mio modo di giocare” è cercare di far vivere queste storie ai giocatori con l’immedesimazione e trovo che il metagame sia d’ostacolo a questo e non un difetto a prescindere. È proprio una differenza d’intenti mi pare di capire ma vedendo le risposte di tutti mi sta venendo voglia di provare a giocare in maniera più canonica cosa che magari dopo questa prima campagna fatta “a modo mio” sarà più facile x me è i miei amici visto che intanto avremo iniziato già a capire alcune meccaniche.
Forse in DW il metagame produce meno problemi che in altri gdr, forse per alcuni di voi non produce neanche problemi, io personalmente non lo sopporto, secondo me va a ledere l’immedesimazione col pg e ti fa agire solo a livello “tattico” o di convenienza. In effetti in questo senso produce meno problemi in questo gdr proprio perchè ad esempio i combattimenti non sono “tattici” (non so se il termine è giusto ma penso sia comprensibile quello che intendo) come ad esempio in D&D o perchè magari certe conoscenze vengono sfruttate per rendere ancora più interessante il gioco. Io personalmente cerco di evitarlo come la peste e preferisco incentivare l’immedesimazione piuttosto che l’azione figa, ma questa è una mia opinione.
Comunque non direi neanche, come è stato detto, che Riccardo fa un gioco diverso da DW, infondo (se non ho capito male) le domande le fa comunque e costruisce a partire da esse, semplicemente non tutti i giocatori sanno tutto. Quindi sicuramente si tratta di un approccio non canonico, ma mi sembra che i principi generali del gioco vengano rispettati, poi io comunque sono tutto tranne che esperta quindi potrei anche sbagliarmi.
Angelica Pesaresi se giochi a scacchi e decidi che il cavallo invece di muoversi a L si muove in diagonale stai ancora giocando a scacchi? E se decidi che in una partita di calcio si possono usare le mani a cosa stai giocando?
Nessuno dice che non sia possibile farlo e nemmeno che, per chi lo fa, non sia divertente.
Quello che stiamo dicendo che è sostanzialmente quello non è DW, ma una versione personalizzata del gioco. Il che non implica alcun male, ma forse, se il designer ha pensato a certe procedure di gioco, potrebbe valere la pena provarle, per capire il perché sono state fatte certe scelte e come si riflettono sulla partita.
A me non sembrano paragoni sensati. Usare le mani in una partita a calcio o alterare il movimento del cavallo modificano drasticamente il gioco, non si tratta di flavour. Sicuramente Riccardo ha apportato una bella modifica, è la prima cosa che ho scritto e anche lui non l’ha mai negato, semplicemente mi pare eccessivo dire “non stai giocando a Dungeon World” perchè ritengo che le modifiche apportate, per quanto evidenti, non alterino così tanto la natura del gioco. Diverso sarebbe stato se lui, ad esempio, non avesse posto nessuna domanda ai giocatori, imponendo una sua ambientazione fatta e finita. Poi oh era per dire che secondo me non tutte le modifiche vanno messe sullo stesso piano, perchè alcune vanno proprio a minare le basi del gioco, altre inducono semplicemente un flavour diverso. Poi sono d’accordo che vada assolutamente la pena di provarlo così per come è stato concepito perchè tendenzialmente c’è un senso dietro alle scelte di design e le meccaniche contribuiscono attivamente a portare un certo stile di gioco.
Angelica Pesaresi cosa intendi tu con “flavour”?
Provo a spiegarmi meglio. Per quanto io ami DW, ci sono alcune piccole cose nel regolamento che non mi garbano o che trovo inutili, ad esempio il fatto che il master non lanci i dadi. Il fatto che il dado di danno di un mostro lo lanci il master o un giocatore cambia davvero qualcosa? Per me no, è una cosa veramente superflua, che non porta nulla alla fiction o allo stile del gioco e allora, potendo scegliere, a me sembra più sensato che lo lanci direttamente il master dato che i mostri sono sotto il suo controllo. Oggettivamente è una modifica nel regolamento, dato che sul manuale c’è scritto diverso, ma questa modifica per me non porta assolutamente a minare le fondamenta del gioco, che comunque rimane Dungeon World. Per fare un altro esempio, forse un po’ meno estremo, nella mossa di fine sessione c’è la domanda sui tesori che mi sembra un po’ buttata lì e poco attinente allo stile di gioco. Per me DW è portato ad uno stile epico e mi sembra che le meccaniche puntino in quella direzione, mentre questa è una domanda che si adatta molto di più ad un dungeon crawler, quindi mi verrebbe spontaneo cercare qualcosa di più adatto, perchè il tenore delle mie avventure è diverso. Sto facendo una modifica? Certamente. Sto giocando ad un gioco che non è più Dungeon World? Per me, assolutamente no. E’ questo quello che intendo come flavour diverso. Riccardo ha apportato modifiche più pesanti di queste, in effetti, ma che comunque non mi sembravano tali da dire: stai giocando ad altro. Poi oh se qualunque variazione vuol dire fare altro ok, mi sta bene, diamo solo due definizioni diverse alla cosa. Comunque ho riletto il post iniziale e in effetti avevo inteso male una cosa, io avevo capito (mannaggia la fretta) solo che le domande da porre ai giocatori, magari tra una sessione e l’altra quando si modificano i fronti o si aggiungono cose, invece di aspettare a farle davanti a tutti, le facevi in privato ad ogni giocatore, per mantenere più “suspance” e far identificare le conoscenze del giocatore con quelle del proprio personaggio. A me questo sembra un tipico esempio di modifica non di sostanza ma di flavour (magari per voi invece è sostanziale, nel caso lo fosse, perchè? Mi interessa il vostro punto di vista). La cosa che invece non avevo considerato è che tu (riccardo tonello) fin dal principio hai fatto fare le schede sepratamente ai giocatori. Ecco qua già si parla di una modifica grossa, perchè, ad esempio, come hai gestito i legami?
Il gioco richiede che la creazione (dei PG, del mondo e della partita) sia condivisa. È una scelta stilistica importante. I giocatori hanno autorità narrative che in altri giochi non hanno. E il tutto avviene in condivisione, affinché tutti abbiano la possibilità di dire la loro.
Per me non sono dettagli, sono scelte che derivano da un determinato approccio al design, da un determinato modo di intendere il gioco e i ruoli al tavolo.
Mi fermo qui, non andrei oltre perché stiamo rubando spazio a Riccardo, che magari voleva sentire anche altre opinioni.
Per evitare di dover essere io a decidere tutto ho prima lasciato descrivere ai giocatori l’aspetto i e la classe del proprio personaggio così che avessero un’idea anche se molto superficiale del tipo di personaggio degli altri giocatori.
Poi il mio obiettivo era di far sì che i giocatori sapessero solo ciò che il personaggio sapeva per cui abbiamo compilato insieme i legami sulle schede ma abbiamo scritto solo il nome sulla frasetta senza esplicitare e approfondire a cosa si riferissero le frasi.
Poi diciamo che ho avuto il mio bel da fare perché ho preso le biografie dei vari personaggi e ci ho aggiunto in mezzo gli eventi a cui si riferiscono i legami e per mantenere coerenza temporale ho dovuto fare una specie di linea del tempo. Nel pensare agli avvenimenti che riguardano i legami ho dovuto inventare io ma l’ho fatto basandomi il più strettamente possibile su ciò che mi avevano dato i giocatori.
Per quelli che sono interessati ecco 2 esempi:
-quando mi son trovato insieme a tutti i giocatori il guerriero nano Ozruk mi ha detto che dubita della capacità di sopravvivenza del ramingo umano Erentil mentre quest’ultimo sa che Ozruk non rispetta gli animali e quindi non lo rispetta a sua volta.
Poi in privato al giocatore di Ozruk ho scritto che tempo fa avevano compiuto una missione insieme e Ozruk aveva salvato la vita a Erentil uccidendo un leone che lo stava attaccando. Al giocatore del ramingo invece ho scritto che Ozruk aveva ucciso un leone che probabilmente stava solo difendendo i cuccioli commettendo un errore di valutazione sull’effettiva necessità di uccidere la bestia.
-sempre quando mi son trovato insieme a tutti i giocatori il mago Samael sapendo che tra gli altri giocatori c’è Elanor, un elfo druido, mi ha detto che questi gli ha insegnato un rito.
In privato allora al giocatore di Elanor ho detto che 35 anni fa, quando Samael aveva solo 20 anni mentre l’elfo ne aveva già centinaia, i due si son trovati e il giovane mago gli ha chiesto di poter comunicare con lo spirito della natura. Al giocatore di Elanor ho detto che il druido ha permesso al giovane mago di farlo convinto dalla sua ingenua curiosità. Al giocatore di Samael ho detto cosa gli ha comunicato lo spirito della natura (cioè la profezia su un altro personaggio che sarebbe un altro legame) e di come abbia abbindolato il druido dal momento che il mago è un maestro nel manipolare le persone.
Anche se in comune accordo coi miei amici, in quanto sono sempre aperto a critiche e a modifiche, non ho rispettato del tutto l’autorità dei giocatori per come viene intesa in Dungeon World quindi sono d’accordo nel dire che le modifiche sono sostanziali.
Sub
riccardo tonello il fatto di essere in novizio dei gdr forse ha fatto in modo di non avere idea del concetto di distinzione tra giocatore e personaggio.
Questo è uno dei cardini sui quali si basa il gioco di ruolo dove tu, giocatore, devi impersonare un altro essere, il personaggio, come se fossi lui, con le sue conoscenze e non con le tue. Il sistema, che tra l’altro ho visto fare parecchie volte da giocatori di giochi “tradizionali”, degli incontri uno a uno ( sostituiti oggi da WhatsApp e simili) è una fregatura per due motivi secondo me:
1) non giochi di ruolo, ma tu giocatore sei a tutti gli effetti il personaggio quindi ti perdi un divertimento fondamentale.
2)vivere un’avventura al tavolo è come leggere un libro, vedere un film, uno spettacolo teatrale dove la sorpresa e la magia non è scoprire qualcosa che altri sanno ma tu non sai ma è vedere come la storia procede in maniera corale, emozionarti da giocatore nel vedere un tuo compagno al tavolo gestire il ritorno al tempio dove è stato cacciato sapendo il motivo per il quale è stato cacciato ed essere affascinato da come il giocatore riesca ad affrontare la situazione grazie al suo giocare di ruolo…altrimenti è come mangiare le fonzie senza leccarsi le dita…e non sono neppure fonzie ma le fake dell’eurospin,buona per carità, ma non sono le fonzie!
Questi sono i miei due cent, May the force…
Non avendo provato entrambe le modalità e non sapendone praticamente nulla sui giochi di ruolo non posso dire con certezza cosa sia meglio. Ho già esposto i motivi che
Mi ha spinto a fare così è x ora finisco sta campagna poi si vedrà.
Pensandoci comunque forse sono legato a un tipo di gioco che in qualche modo emula i libri game…
Angelica Pesaresi lanciare io il dado come master cambia qualcosa? Lo stesso che cambia se li lancia il giocatore…a parte tutto il discorso filosofico del fatto che tu sei padrone del tuo destino ed il master non fa nulla a caso, a parte il fatto che li lancia il giocatore quindi niente rant o rage da asilo perché ” lo hai fatto apposta con i tuoi dadi fai sempre il massimo del danno” oppure “aspetta, quel lancio erano le mie ferite? Credevo tirassi sa il catso, mi sembra giusto ritirarli”, non dobbiamo trascurare che perché se ce scritto che li lancia il giocatore cambia tutto l’equilibrio del gioco se li lancia il master? Wow, lanciati dal master ha tutto un fascino diverso questo gdr!!!:O …e magari finiamo che lo fa dietro ad uno schermo…
Abbiamo inoltre la questione delle domande di fine sessione, alcune sono sbagliate? Forse si, posso anche essere in accordo con te ma la frase coretta è :”abbiamo saccheggiato un tesoro memorabile?” E la domanda che sorge spontanea è “cosa è per i giocatori un tesoro memorabile”? Non di certo un “qualcosa” raccattato durante un dungeon crawler ma qualcosa di davvero memorabile. Vuoi il punto esperienza? Questo è. Punto.
Perché si comincia sempre con le piccole cose per poi arrivare a fare hack alla d&d di DW con tabelle e modificatori da 3.5
Sinceramente io non ho detto niente di tutto questo, mi sa che hai travisato parecchio. Tutta la menata sul master che hai riportato non la condivido per nulla e non gioco con persone infantili che si atteggiano in quella maniera. Dicevo solo che, secondo me, non cambia nulla che il dado dei danni sia lanciato dai giocatori o dal master e che aver specificato nel manuale che invece debba essere lanciato dai giocatori mi è sembrata una scelta un po’ a caso, dettata solo dall’idea che così il master non lancia niente perchè fa solo mosse. Che ci può stare eh, è una scelta, ma che secondo me è solo estetica. Riguardo alla domanda di fine sessione ho solo detto che personalmente avrei trovato altro di più adatto, ma non ho mai detto di aver modificato il gioco. Io stavo parlando sul piano delle idee. Sto imparando ora a giocare e di sicuro non mi metto a modificarlo, primo perchè mi piace e secondo perchè vorrei essere sicura prima di entrare effettivamente nella mentalità corretta. Quindi anche sta cosa delle tabelle mi pare proprio una pisciata fuori dal vaso, sono inesperta ma non sono scema. Se volevo giocare a D&D giocavo a D&D, sono qui per imparare proprio DW e, sai, mi sono accorta di come siano molto diversi.
Angelica Pesaresi e questo è un grandissimo risultato!
Angelica Pesaresi la pisciata fuori da vaso si chiamerebbe in italiano iperbole… ma questo è un altro discorso…
X chi fosse interessato:
Stasera ho appena fatto la 4a sessione coi miei amici e ho sbattuto il naso su come il gioco x funzionare come dico io debba essere forzato. In particolare ci son state 3 cose.
Il mago del gruppo vuole nascondere al gruppo che è un manipolatore ma quando usa ammaliare persona dovendo tirare i dadi un po’ si fa sgamare dai giocatori (non dai personaggi). In alternativa avrei potuto chiamarlo in disparte e fare il tiro di dado e poi tornare al tavolo e raccontare il risultato (i giocatori non conoscono tutte le schede quindi non immaginano che possa essere l’effetto della magia).
Un caso ancora più eclatante è quello x cui la spadaccina del gruppo ha usato la sua mossa “un amante in ogni porto”. Perché gli altri giocatori non sapessero i dettagli della passata relazione con l’amante ho dovuto accordarmi con la giocatrice in privato prima della sessione su chi fosse l’amante e su come dove quando fosse stata la loro relazione.
Infine io so che un PNG che i giocatori credono buono in realtà sta tramando qualcosa e mi sto accorgendo di quanto sia difficile tenerglielo nascosto visto che comunque il mio obiettivo è vedere se loro riusciranno a collegare gli indizi che gli ho dato x scoprirlo.
Insomma voglio dirvi che avete pienamente ragione nel dire che sto sforzando il gioco a fare qualcosa x cui non è nato. Nonostante ciò però io mi son divertito un casino e i giocatori mi han detto che questa sessione li ha divertiti ancora più delle altre. Con questo non voglio dire che io sono un genio e che ho scoperto il gioco migliore del mondo e voglio anzi avvisare chi volesse provare a fare come dico io che spesso queste forzature sono difficili da fare e richiedono grossi e arbitrari compromessi col regolamento. Inoltre il rischio di incasinarsi e svelare qualcosa nel momento sbagliato o al personaggio sbagliato è molto alto e dubito riuscirò a evitarlo fino alla fine ma mi divertirò a provarci. 😉