33 pensieri riguardo “…ma provare a giocarli i libretti prima di criticarli?”

  1. Oh, io credo che sia legittimo criticare dei libretti, anche senza averli provati, nella misura in cui lo premetti e dici che scrivi solo perché hai dei dubbi sulla loro utilizzabilità pratica. E, tutto questo, se ne parli come se non fosse qualcosa di paragonabile a uno sterminio familiare.

    Per il resto ritengo che questa sia una discussione poco utile, caro Simone Bonavita.

  2. ragà…vendere fregature è possibile, purtroppo. Segnatevi il nome di chi lo fa. Magari parlate con l’autore di un libretto che non vi funziona bene e chiedete il suo parere.

    Per il resto: una critica basata sulla prova è migliore di una critica basata sulle impressioni. ^^

  3. in linea generale, O Saggio Micucci, sì è così. Ma qui stiamo parlando di libretti di DW (anche se non ho capito di quale libretto, né se ce n’è uno in particolare): è una cosa piuttosto specifica e avendone maneggiati un po’ so anche senza bisogno di provarlo che se un libretto ha, per dire, tantissime mosse che danno solo più uno qui e là, a me non interessa giocarlo.

  4. Simone Bonavita, sì, ma la discussione di un criticatore senza patenti (e nessuno di noi ne ha) parte pur sempre da un punto concreto: capire una classe o esporre una critica ad essa.

    Aprire una discussione di velato scherno sui criticatori senza patenti aggiunge un nuovo livello al concetto di “post inutile e provocatorio”, a mio modesto parere.

  5. Simone Micucci

    Dalla piega che aveva preso (dall’inizio, ad essere onesti) sembrava una discussione privata. o uno sfogo pubblico, ma indirizzato a pochi.

    Poi personalmente, mi sono espresso male (peggio di male, ho detto esattamente l’opposto, per come l’ho scritto!), non era un “perché non considerate di parlarne in privato (come vi sto suggerendo)?”, ma più un “come mai non ne parlate in privato (curiosità)?”.

    Tutto questo comunque nasce dal fatto che ancora non sono riuscito a capire di quale sp@#ç%^ (espressione colorita censurata) di libretto stiate parlando! (Pur avendolo chiesto all’inizio), da qui non avendo ricevuto risposta ho tratto le mie conclusioni sul fatto che la discussione fosse diretta a pochi interessati, e quindi si ritorna al “perché renderla pubblica?”.

  6. …perché rendere pubblico un mio pensiero…e perché farlo in locanda?…forse perché mi piacerebbe leggere di persone che parlano di classi (libretti ) di DW a ragion veduta portando esempi di giocate o esprimessero dubbi in maniera costruttiva.Troppo facile bollare un libretto come brutto solo perché magari non se ne è appreso il vero spirito oppure più semplicemente perché ormai “io” mi sento di poter giudicare perché …si! Sciamano, Stregone, Mago, Immolator, Mage…provate ad usarli…magari a divertirvici…parlatene al tavolo…lavorateci con il vostro GM e con gli altri giocatori…Fate esperienza e chiedete in taverna se qualcosa non vi torna… oppure chiedete se sia interessante giocarli ma non partite con l’idea “il Servo della Gleba è brutto”…

    Non era una trollata il mio post, era davvero un invito ad essere costruttivi in un luogo di discussioni aperte e franche…ne migliorerebbe la taverna e DW…ma a volte è molto più facile, tanto più facile, pensare che un post “aggiunga un nuovo livello al concetto di post inutile e provocatorio”.

    Quindi nulla di privato oppure di indirizzato a pochi, solo un consiglio ed una speranza…scusate, rimuoverò il post e tutto sarà come prima…buonanotte!

  7. Simone Bonavita ci sono state una serie di persone che hanno discusso con te. E mi hai fatto rivalutare, con le tue esternazioni pubbliche, alcune mie idee preconcette.

    E basta che una persona (che non ha partecipato a quelle discussioni) si lamenti per perdere discussioni che giudico utili?

  8. Io con Simone Bonavita mi ero già chiarito privatamente e ci siamo spiegati reciprocamente le nostre ragioni.

    Devo tuttavia dire che avevo percepito il post di Simone Bonavita come una trollata, cosa che poi lui mi ha spiegato non essere.

    Devo anche dire che altre persone mi hanno chiesto privatamente se questo post si riferisse a loro, e ho dovuto spiegare di no.

    Pertanto, ben venga l’invito di Simone Bonavita a non sparare sentenze sommarie e goffe su libretti che non si sono capiti/esplorati abbastanza, ma occhio anche a non dare l’impressione dello scherno agli altri utenti della Locanda. È stato quello che mi aveva spinto a rispondere come ho fatto nel mio post precedente.

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