Durante la prima sessione il gruppo deve deviare verso un bosco notoriamente pericoloso per via di un vecchio ponte…

Durante la prima sessione il gruppo deve deviare verso un bosco notoriamente pericoloso per via di un vecchio ponte…

Durante la prima sessione il gruppo deve deviare verso un bosco notoriamente pericoloso per via di un vecchio ponte fatto crollare dal drago (già presentato nella giocata [sto usando i fornti del manuale 1a edz PAG 128]).

Dopo qualche ora di marcia nella foresta si rendono conto che l’immensa bestia alata vola in cerchio più o meno sopra di loro, come se cercasse qualcosa o qualcuno.

Il drago inizia ad intuire la loro posizione e stringe il cerchio.

Il giocatore del chierico che venera Sucellus dio che predica sacralità e sofferenza (Supplica:sofferenza) inizia a pregare per una illuminazione divina e chiede a Sucellus di distrarre il drago, come favore.

In accordo con i suoi precetti il chierico si colpisce in volto con la sua mazza nel tentativo di sfigurarsi e/o perdere un occhio senza smettere di recitare la sua supplica.

Gli dico di tirarsi i danni e che se otterrà un 6 si renderà cieco (in un occhio) e che il drago subirà la sua stessa sorte, grazie all’intervento di Sucellus.

Lui tira un 2, è considerato sfregiato finchè non utilizzerà delle cure, idem per il drago che spaventato dal dolore al muso volerà via verso la sua tana…

Che ne dite? Abbiamo interpretato male le regole?

12 pensieri riguardo “Durante la prima sessione il gruppo deve deviare verso un bosco notoriamente pericoloso per via di un vecchio ponte…”

  1. Mi sfugge il motivo del tirarsi danno. Non poteva essere descritto in modo puramente narrativo?

    “Voglio sacrificarmi un occhio quindi prendo un carbone ardetne e me lo schiaccio sull’occhio”. In fiction da lì in poi sarà orbo, magari sfigurato e avrà anche la febbre, ma perché tirare danno?

    “voglio farmi una cicatrice sul viso, prendo il coltello e mi taglio dal sopracciglio al mento”.

  2. Come hai fatto tu, ma senza legare la tua narrazione al dado di danno.

    In termini di ferite: una ferita da 6 danni non è più grave di una da 1.

    Io avrei detto semplicemente: “Ok, sfigurandoti soddisfi il tuo dio” (e avrei fatto tirare 1d8 ignora armatura danni per sfigurarsi. 1d8 perché da manuale è il danno che si tira quando “potresti avere delle ossa rotte”. Ignora armatura perché se si da le mazzate sul volto di sicuro non ha l’armatura a proteggerlo).

    In sostanza avrei usato la mossa “Comunica i requisiti o le conseguenze”, le conseguenze sono “sei sfigurato e subisci 1d8 danni”.

    Alla fine tu hai semplicemente detto al giocatore che avresti deciso la gravità delle ferite sulla base del risultato del dado, ma non eri tenuto a farlo.

    Una domanda: qual’è l’area di influenza di sucellos?

  3. Abbiamo usato illuminazione divina, dalle mosse iniziali del chierico.

    EDIT

    Alla mia domanda, cosa predica il tuo dio Sucellus?

    “Ogni forma di sofferenza fa piacere a Sucellus, ciò ci purifica dai comportamenti malvagi ed egoistici . Per sofferenza si intende dolore fisico, psichico finanche il digiuno e l’autolesionismo .”

    Dominio: I reietti e i dimenticati

    PRECETTO: Supplica: sofferenza.

    Credo che la mossa ILLUMINAZIONE DIVINA l’abbiamo giocata bene ed attivata seguendo le regole della fiction, per farlo devi farlo, quindi ha descritto che si sarebbe colpito mentre supplicava il suo dio per un favore.

    Quello che mi stona è che forse il suo dio è uscito dai limiti del suo dominio (reietti e dimenitcati)

    Ammetto di non aver ancora fatto una domanda al giocatore a riguardo, quindi per completare il post vi chiedo: secondo voi avrei dovuto tener conto anche del dominio?

    Grazie per le precedenti rispote e le prossime 😀

    EDIT

  4. Era proprio dove volevo arrivare.

    Si, per me hai sconfinato dai limiti del dominio.

    è grave?

    Non ne ho idea. è la vostra giocata.

    Se esce dall’area di influenza smette di essere “il dio offre doni e informazioni sulla sua influenza” per diventare “il dio fa potenzialmente qualsiasi cosa”.

    Cosa sono i reietti e i dimenticati?

    Barboni, vagabondi e poveracci?

    Orchi, goblin e assassini?

    Il popolo delle fate (reietto e dimenticato)

    I non-morti (che dopo essersi trasformati dimenticano chi erano)?

    Le aree di influenza sono abbastanza elastiche (dipende dal gruppo quanto), ma se il chierico è davvero il chierico di un culto allora quel culto dovrebbe essere un pò definito.

    Non moltissimo magari (disegna mappe, lascia qualche vuoto), ma almeno a grandi linee si.

    è un culto pubblico e seguito tipo cristianesimo? è una setta segreta, ma ramificata, tipo la massoneria? è una setta composta solo da una manciata di membri, scollegati tra loro?

    è un culto estinto e il chierico è l’ultimo esponente?

    è un culto nuovo e il chierico è il primo esponente?

    Sono piccoli dettagli che dovresti sapere.

    È un pò come il pilota de “il mondo dell’apocalisse”. Se non sai che macchina vuoi non dovresti fare il pilota.

    Il chierico è in quel modo. Se non focalizzi il tuo culto, almeno nella base, che diavolo lo hai fatto a fare il chierico?

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