Evoco i GM e gli avventurieri in ascolto!

Evoco i GM e gli avventurieri in ascolto!

Evoco i GM e gli avventurieri in ascolto!

Nella prossima sessione, i pg, dopo averne passate di tutti i colori per aver pestato i piedi a chi non dovevano, hanno deciso di passare al contrattacco e intrufolarsi in una delle sedi della Rust Society, società di stampo mafioso che controlla in nero il monopolio energetico sullo sfondo di un mondo Steampunk in piena crisi energetica.

Di come queste sedi siano, non è ancora venuto fuori nulla. Non ho voglia di preparare le cose da me e finora ho avuto esperienze (riuscite tutto sommato bene) di generazione di dungeon man mano che i giocatori vanno avanti ma volevo chiedere come gestite di solito la cosa e se fate affidamento a materiale aggiuntivo.

Grazie 😀

16 pensieri riguardo “Evoco i GM e gli avventurieri in ascolto!”

  1. Prendo una mappa che mi ispira, o la disegno.

    Mi segno qualche appunto su cose interessanti che ci possono essere (sia a livello di storia del dungeon, sia a livello di roba fisicamente dentro. Se necessario mi creo qualche mostro e/o png che può essere trovato all’interno). Mi segno un pò di parole, tipo tag, che mi suscitano interesse per descrivere le varie parti del dungeon (polveroso, buio, tetro, inquietante, afoso, freddo, umido, muffito, allagato ecc ecc), e mi assicuro di includerne quando descrivo. =)

  2. Se sei in dubbio usa il più potente strumento del GM legittimato da un PbtA: i giocatori!

    “Ladro, entri nella stanza: cosa vedi?”

    E poi costruisci su ciò che ti risponde 😉

    O ancora prima: “che voci girano sul Dungeon x?”. E se ti rispondono “nessuna”, eccellente: “voi però siete venuti a conoscenza di questo luogo…come mai oltre a voi nessun altro sa nulla di questo luogo?”

  3. Daniele Sanna​ posso non essere in accordo con te? Una cosa è il world building condiviso, un’altra il delegare completamente le responsabilità di un GM ai giocatori. Una delle tue prerogative è quella di “descrivere la situazione”, sei tu il motore che fa avanzare la storia, non abdicare il tuo ruolo.

    Sei tu che devi riempire il mondo avventuroso dei giocatori, seguire l’esempio di Simone Micucci​ è un ottimo modo per imboccare la strada giusta.Ricordati poi dei fronti e dei pericoli e di come il mondo evolve via via che i giocatori avanzano nel dungeon/covo e che conseguenze porterà il loro comportamento.

  4. Certo che puoi 🙂

    Ma ricordiamoci che delegare parte della propria autorità narrativa, specialmente in caso di “blocco”, credo sia la risorsa migliore, più immediata e funzionale che un GM ha a disposizione in molti pbta, DW compreso. (In realtà non solo nei pbta, ma vabbeh stiam parlando di questi ora).

    Poi costruisci sulle risposte.

    Non ricordo onestamente se tale prassi sia esplicitata in DW, lo è però in molti altri pbta (Il Mostro della Settimana, AW, The Sprawl…) e comunque non vedo problemi onestamente nell’applicarla anche qui 😉

  5. Una cosa però è effettivamente da precisare: ok delegare parte della propria autorità narrativa ai giocatori in caso di dubbi/blocchi, non altrettanto fare di questo escamotage una prassi eh.

    In questo sono assolutamente d’accordo con Simone Bonavita : la responsabilità di gestire il mondo è del GM: delegarla in casi particolari ok (magari hai bisogno di un “la” da cui partire), poi per proseguire hai la tua agenda, i tuoi principi e la tua preparazione 😉

  6. al momento sto usando un sacco di die drop tables.

    Predi un foglio rettangolare, lo dividi in x rettangolini, e ci scrivi dentro coseche vorresti far trovare (oggetti, PNG, pericoli, trappole, tutto). Poi ci lanci su uno o più dadi. Dove atterra il dado, c’è quella roba li.

    Vantaggi

    1) Tabelle tematiche.

    2) riutilizzabili

    3) preparabili prima di giocare.

    4) stai tirando dadi, quindi puoi assegnare tutti i significati che vuoi (se esce 1 c’è una trappola; dova va a finire il D4 c’è un elemento della storia; se escono due dadi con lo stesso numero c’è un legame, ecc.)

    Di solito me la cavo con due/quattro dadi.

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