Nell’attesa della fine di questo periodo di astinenza ludica, vedo di togliermi un po’ di curiosità sui pbta.

Nell’attesa della fine di questo periodo di astinenza ludica, vedo di togliermi un po’ di curiosità sui pbta.

Nell’attesa della fine di questo periodo di astinenza ludica, vedo di togliermi un po’ di curiosità sui pbta.

In passato, non ricordo dove, se qui o su gente che gioca, ho letto che dw non è particolarmente adatto al player vs player.

Mi confermate la cosa? E perché? Suppongo dipenda dalle mosse più che da altro. Magari fate qualche esempio.

Altra curiosità. DW è adatto al party split? Ingenuamente mi verrebbe di pensare di sì, visto che non dovrebbe soffrire dei problemi di bilanciamento di d&d et similia, e che le classi corrispondono a ruoli narrativi e non a ruoli tattici (correggetemi se sbaglio).

9 pensieri riguardo “Nell’attesa della fine di questo periodo di astinenza ludica, vedo di togliermi un po’ di curiosità sui pbta.”

  1. anche togliendo la regola di fondo per cui i PG collaborano tra loro e non si odiano all’inizio del gioco, conta che l’unica mossa sociale non la puoi usare tra PG  e quindi ti rimane solo il menarsi di brutto se vuoi fare il player vs player.

    inoltre essendo basato su esplorazione location e uccisione mostri avere un party unito migliora le cose. Non è un gioco da trinagoli PG-PNG-PG (o permutazioni)

    splittare il party è possibile e alle volte divertente. Come dici non ci sono problemi di bilanciamento. Noi lo abbiamo fatto varie volte con risultati molto divertenti anche se magari rischi di allungare un po’ i tempi morti per alcuni perché i combattimenti possono essere lunghi e non sempre è facile bloccarne uno e fare l’altro (noi eravamo dai 4 ai 5 PG però)

  2. C’è una mossa per interferire ma, a mio avviso, non supporta lo scazzo sul lungo periodo per il semplice fatto che viola una delle premesse: i personaggi sono fondamentalmente alleati; non devono piacersi, ma devono poter stare insieme e avere uno scopo in comune.

    Separare il party, a mio avviso, funziona e può funzionare, ma non dovrebbe essere la modalità standard di affrontare la campagna.

  3. Quindi il grosso dell’impossibilità del pvp dipende dalla mancanza di interazioni non fisiche fra giocatori.

    La domanda sul party split nasceva da un post visto su dw’s tavern. Aveva il problema di giocatori con la sindrome del “ma io il mio protagonista non ha nessuna ragione per stare con gli altri”. Al di la del fatto che evidentemente hanno sbagliato qualcosa nella fase dei bond, trovavo le risposte non molto in linea con quello che credo essere l’intento del gioco. Le uniche due risposte sensate che mi pare sì potesse dare erano, parla con i giocatori e ridiscutete le premesse del gioco o giocate tranquillamente divisi. Ecco, al di là dei problemi di gestione dei tempi al tavolo, e del fatto che sicuramente ci sono dei bonus narrativi a giocare un gruppo di avventurieri, cos’è che impedirebbe di fare una grossa parte di una campagna con storie di protagonisti che sì incrociano? Forse il sistema con cui il master deve creare/gestire le minacce?

  4. No, quello semmai talvolta può essere un incentivo a dividersi:

    «Dobbiamo fermare l’esercito dei non morti ed evitare che succeda un problema diplomatico tra l’Impero Shish e la Repubblica Watch!»

    «Va bene: io vado a fare il diplomatico mentre voi contattate l’ordine dei paladini. Altrimenti non riusciremo mai a fermarli in tempo».

    Più che altro è una premessa del gioco che va rispettata: ci sono piccoli pezzettini di regole che si imperniano su quella premessa.

  5. ora a parte il fatto che all’inizio del manuale è proprio scritto che i PG lavorano insieme e vogliono lavorare insieme e quindi dire “ma io il mio protagonista non ha nessuna ragione per stare con gli altri” è proprio contro questa cosa. però se le dinamiche di gioco cambiano e due PG scazzano forse la cos più sensata è che uno dei giocatori cambi PG.

    dividersi è poco funzionale. Immaginati una storia di dungeon, foreste maledette e mostri che devono essere fermati. Tu vai nella città di Talis e uccidi i necormanti. Io nella foresta maledetta e combatto le anguille. Ok e quindi … non potevamo stare insieme? … poi se invece dici “mentre io vado a liberare gli schiavi voi create un diversivo nella piazza principale allora sì … ma altrimenti ha poco senso

    appena togli triangolazioni con i PNG non ha molto senso fare le cose divise … non mi viene in mente proprio il perché dovresti volerle fare

  6. Sicuramente le mie domande domande sembreranno ingenuotte e stupide ma dipendono dall’aver potuto leggere il manuale solo superficialmente.

    Capisco che il manuale dica che sì deve stare in gruppo. Sicuramente lo fa perché questo è una delle caratteristiche della fiction di riferimento. Ma le regole oltre a supportare questa modalità di gioco ostacolano o rendono non funzionale la modalità a “storia a argnatela”?

    Faccio un esempio. Brass il guerriero, a capo delle guardie dell’insediamento vuole impedire che i predoni attacchino in continuazione le carovane, arcades il mago sta cercando lo smeraldo di fuoco per impedire che la biblioteca arcana crolli, cross il chierico vuole curare l’epidemia misteriosa nel vicino villaggio e nel frattempo ritrovare la sua amata scomparsa mentre prestava le cure.

    Magari queste storie sono anche collegate. Che ne so, la pietra ce l’hanno i predoni, e la malattia misteriosa dipende da un libro rubato alla biblioteca. Insomma cose così.

    Le storie dei 3 sì incontrerebbero ma spesso ma anche se dietro c’è una minaccia comune, comunque per un bel pezzo i giocatori potrebbero seguirwe strade molto diverse.

    Ecco questo genere di modalità di gioco potrebbe funzionare?

  7. Simone Lombardo quando si fa il pvp social, noi si ragiona in funzione di storia e la risolviamo chiedendoci cosa puo’ essere piu’ interessante. Magari facendoci influenzare dai valori di intelligenza, saggezza e carisma. Ma, in generale, la domanda “cosa sara’ piu’ interessante per il futuro della storia?” funziona molto bene.

  8. secondo me Simone parti già da una situazione in divenire perché abituato a altri PbtA. In DW quando fai i PG e crei i bond (almeno noi lo abbiamo fatto) ti chiedi … “perché stiamo viaggiando insieme?” cosa ci facciamo qui? dove stiamo andando

    da una partenza del genere è molto più difficile che succedano cose per cui il gruppo tiri da parti diverse e se si splitta allora lo fa perché tutti pensano sia la cosa migliore per risolvere i problemi che vogliono affrontare come gruppo.

    nel tuo esempio già il barbaro è capo delle guardie quindi ha già tanti motivi per non fare l’avventuriero e quindi per non stare nel gruppo … no?

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