Eccomi qui a tediarvi con le mie questioni.

Eccomi qui a tediarvi con le mie questioni.

Eccomi qui a tediarvi con le mie questioni. Continuo ad avere problemi nel seguire la conversazione quando ho un conflitto tra i giocatori. L’altra sera il gruppo, conscio di una minaccia all’interno della cittadina, si arma e marcia contro le porte di quest’ultima.

Giungono dinanzi le porte sbarrate e difese da guardie armate. Dalla cima della piccola muraglia fa capolino un misterioso chierico che fino a quel momento non avevano mai visto. Dalle vesti del Chierico il gruppo capisce che la chiesa di Tharamos è invischiata nei loschi fatti di morte avvenuti nella cittadina.

Il Chierico del gruppo attiva Percepire la Realtà fa 10+ e mi chiede:

• Cosa sta per succedere? • A cosa dovrei stare attento? • Chi è veramente che controlla qui?  

Io dico che se volevano attaccarli l’avrebbero già fatto, che presumibilmente il chierico vorrà parlare e offrire un patto. Sicuramente il Chierico è la reale minaccia, il Borgomastro con cui avete avuto a che fare fino adesso è solo un fantoccio.

A questo punto il gruppo manda in avanscoperta il Chierico del Party (tra chierici se la intenderanno). Le porte della città si aprono e il Chierico scortato da 4 guardie si avvicina.

Il Rodomonte a questo punto fa: “Questo chierico bastardo mi sta sul cazzo, io raggiungo Gronghettar (il chierico del party) e dico “Gran figlio di puttana che cazzo c’entri tu con tutto questo casino?”

(messa così sembra completamente fuori di testa l’uscita del Rodomonte servirebbe spiegare l’antefatto per bene, ma fidatevi, l’intervento ci poteva pure stare)

Io a questo punto rallento la scena e dico:

“Rodomonte sei sicuro di quello che stai facendo? Se ti avvicini a male parole verso il Chierico presumibilmente ti metti nella situazione di “Sfidare il pericolo” Infatti non appena muovi il primo passo vedi le guardie sulle mura che si innervosiscono e preparano gli archi. E’ facile che se fai quello che hai detto non ci rimetterai solo tu ma tutto il gruppo (Rendi chiara la minaccia).

Rodomonnte, me ne frego io sfido il pericolo.

Allora non ci sarebbero grossi problemi se non per il fatto che l’azione del Rodomonte va a sovrascrivere quella del mio chierico del party che invece era interessato a un dialogo.

Come per l’altro esempio della scorsa volta, se seguo la conversazione questa mi porterà sempre a dare rilevanza a chi fa azioni dirette. In questo modo rischio di frustrare il giocatore che voleva interpretare il dialogo.

La soluzione che ho adottato è chiedere al gruppo cosa preferissero fare. Vedere la conseguenza della scena del Rodomonte o giocare il dialogo con il Chierico.

Io reputavo interessanti entrambe le situazioni possibili. (gioca per vedere cosa succede)

A questo punto il Rodomonte ha detto, il mio personaggio non può stare a guardare ho bisogno che qualcuno mi fermi. Quindi un membro del gruppo (il Ranger) l’ha fermato prima che il Rodomonte facesse un passo falso (in fiction) e il Chierico ha giocato la sua scena di dialogo.

Questo modo di condurre è corretto? Voi come avreste fatto?

4 pensieri riguardo “Eccomi qui a tediarvi con le mie questioni.”

  1. Situazione interessante.

    il primo pensiero è stato che il problema che hai non dipende dal gioco che usi. Anche giocando a Rolemaster ho avuto problemi del genere, con relativi scazzi di storie che si incasinano. E la risposta “è nello spirito del mio personaggio” era accettabile anche se un po’ paracolaggine (scusa il termine). Il risultato a cui arrivavamo era lo stesso dei tuoi giocatori, ci mettiamo d’accordo fuori gioco, così il senso del tuo personaggio resta intatto e non incasiniamo l’avventura. E quindi ti avrei detto ok, ci sta, è brutto ma ci sta.

    Ma poi mi sono ricordato che i PbA si basano sul “fiction first”, e quindi se una cosa la fai devi tirare la mossa. Non c’è una parte dedicata al mettersi d’accrodo fuori dalla fiction, anzi andrebbe proprio contro il “giocare per vedre cosa viene fuori”.

    E quindi no, non possono, secondo le regole, mettersi d’accrodo così. Poi se vogliono possono farlo, ma non è giocare secondo le regole.

    E’ meglio o è peggio seguire le regole? Secondo me è meglio perchè state giocando per portare avanti una storia e vedere cosa accade. Se uno dei giocatori fa un PG cagacozzo e rompe i faraglioni agli altri, si deve giocare per vedere cosa succede. Perchè siete lì per giocare quel personaggio. Se al chierico non sta bene o trova una soluzione in fiction, per cui il rodomonte viene messo a tacere secondo le regole, oppure trova una soluzione come gruppo di gioco in cui si dice che i personaggi cagacozzo non ci stanno nell’idea di fiction che avete in mente.

    Perchè la scena del rodomonte che viene fermato è una scena raccontata, narrata, non una scena giocata. E una volta magari non da fastidio, ma a lungo andare finisce che giocate a qualcos’altro, anzi non giocata vi raccontate addosso le vostre idee.

    Il discorso del “il rodomonte voglio giocarlo così” va bene, ma devono essere tutti d’accordo, perchè si sta giocando assieme.  

    Viceversa, tu non devi pacificare un tavolo tramite la fiction. Se il Chierico ha un piano e vuole portarlo avanti, deve convincere i suoi compagni, non devi convincerli tu.

    Per dire, se tu stessi giocando ad AW sarebbe ancora meglio, perchè dovresti sfruttare questi sgazzi per portare avanti il gioco.

  2. Sono abbastanza d’accordo con quello che dice Andrea.

    Una domanda: per voi è normale questa procedura di decidere tutti insieme cosa dovrebbe fare ogni singolo giocatore con il suo personaggio? Il giocatore del rodomonte ha avuto brutte impressioni dalla cosa? Ha accettato subito bene? Oppure ti è sembrato un po’ contrariato? (questo per rendermi un po’ conto dei vostri rapporti di gruppo).

    In generale in DW è sbagliata questa procedura. I giocatori agiscono sui loro personaggi, e tu hai mosse e principi. Cerca di fidarti del gioco.

    Il gioco non premia chi fa il cazzone. Il gioco premia chi si mette in gioco.

    Per fare un esempio di come la scena poteva continuare se non la fermavate:

    Rodomonte: “Questo chierico bastardo mi sta sul cazzo, io raggiungo Gronghettar (il chierico del party) e dico “Gran figlio di puttana che cazzo c’entri tu con tutto questo casino?”

    GM: “Rodomonte sei sicuro di quello che stai facendo? Se ti avvicini a male parole verso il Chierico presumibilmente ti metti nella situazione di “Sfidare il pericolo” Infatti non appena muovi il primo passo vedi le guardie sulle mura che si innervosiscono e preparano gli archi. E’ facile che se fai quello che hai detto non ci rimetterai solo tu ma tutto il gruppo (Rendi chiara la minaccia).

    Chierico: “Aspetta. Alzo la mano per farmi vedere dagli arcieri “Aspettate, è un mio compagno, non è pericoloso, do io la mia parola per lui!” (Parlé. La leva è l’affidabilità del chierico. Se hanno accettato di parlarci è perché lo reputano affidabile).

    Questo è un esempio di come potevano continuare le cose. Mentre il chierico faceva il suo parlé potevi chiedere al Rodomonte “tu che fai? Ti mostri tranquillo o sei agitato?” (e usavi la risposta per attivare Aiutare o Intralciare)

    Poi chiedevi al Ranger: Ranger, mentre in questi pochi istanti accade questo tu cosa fai? Tieni d’occhio la situazione? Ti prepari? Sei indifferente? La risposta poteva non attivare nulla, attivare un Percepire la Realtà, un Difendere o chissà che altro.

    Invece voi per qualche motivo avete stabilito che le azioni del Rodomonte oscuravano il minuto di gioco del Chierico e che questo doveva essere sacrosanto.

    ^_^

    scusa se ti sembro aggressivo, ma google mi ha cancellato due volte il post e alla terza mi son innervosito. =P

Lascia un commento