Il dilemma!

Il dilemma!

Il dilemma!

Aiuto!

Dopo aver convocato la Driade nella Foresta di Kashik gli intrepidi avventurieri scoprono il luogo dove annullare il potere delle ombre.

Le ombre sono oggetti di un tempo perduto, hanno volontà e ricordi e non vogliono affatto essere poste nell’eterna veglia.

Il loro potere richiama l’oscurità e la foresta risponde al richiamo del nero terrore.

Gli alberi si piegano e costringono il gruppo a cambiare continuamente strada. E poi arrivano

Ragni giganteschi grandi come carri e lupi e pipistrelli.

Gli eroi combattono vincono e trovano il pozzo del tempo perduto. La fonte di luce capace di sedare il potere delle ombre.

Ma la fonte vuole un sacrificio. C’è sempre un prezzo per la magia.

Tre personaggi decidono per il sacrificio e entrano con le malefiche ombre nel pozzo. Gli altri tre non si sacrificano. Non ci sono garanzie e quindi non entrano nel pozzo.

Bellissima sessione ma adesso? Cosa faccio?

Avevo pensato a una sorta di dungeon dentro al pozzo come se questo fosse una porta per un altro mondo o dimensione ma che faccio con gli altri tre che non sono entrati?

Urgono consigli

Eccomi qui a tediarvi con le mie questioni.

Eccomi qui a tediarvi con le mie questioni.

Eccomi qui a tediarvi con le mie questioni. Continuo ad avere problemi nel seguire la conversazione quando ho un conflitto tra i giocatori. L’altra sera il gruppo, conscio di una minaccia all’interno della cittadina, si arma e marcia contro le porte di quest’ultima.

Giungono dinanzi le porte sbarrate e difese da guardie armate. Dalla cima della piccola muraglia fa capolino un misterioso chierico che fino a quel momento non avevano mai visto. Dalle vesti del Chierico il gruppo capisce che la chiesa di Tharamos è invischiata nei loschi fatti di morte avvenuti nella cittadina.

Il Chierico del gruppo attiva Percepire la Realtà fa 10+ e mi chiede:

• Cosa sta per succedere? • A cosa dovrei stare attento? • Chi è veramente che controlla qui?  

Io dico che se volevano attaccarli l’avrebbero già fatto, che presumibilmente il chierico vorrà parlare e offrire un patto. Sicuramente il Chierico è la reale minaccia, il Borgomastro con cui avete avuto a che fare fino adesso è solo un fantoccio.

A questo punto il gruppo manda in avanscoperta il Chierico del Party (tra chierici se la intenderanno). Le porte della città si aprono e il Chierico scortato da 4 guardie si avvicina.

Il Rodomonte a questo punto fa: “Questo chierico bastardo mi sta sul cazzo, io raggiungo Gronghettar (il chierico del party) e dico “Gran figlio di puttana che cazzo c’entri tu con tutto questo casino?”

(messa così sembra completamente fuori di testa l’uscita del Rodomonte servirebbe spiegare l’antefatto per bene, ma fidatevi, l’intervento ci poteva pure stare)

Io a questo punto rallento la scena e dico:

“Rodomonte sei sicuro di quello che stai facendo? Se ti avvicini a male parole verso il Chierico presumibilmente ti metti nella situazione di “Sfidare il pericolo” Infatti non appena muovi il primo passo vedi le guardie sulle mura che si innervosiscono e preparano gli archi. E’ facile che se fai quello che hai detto non ci rimetterai solo tu ma tutto il gruppo (Rendi chiara la minaccia).

Rodomonnte, me ne frego io sfido il pericolo.

Allora non ci sarebbero grossi problemi se non per il fatto che l’azione del Rodomonte va a sovrascrivere quella del mio chierico del party che invece era interessato a un dialogo.

Come per l’altro esempio della scorsa volta, se seguo la conversazione questa mi porterà sempre a dare rilevanza a chi fa azioni dirette. In questo modo rischio di frustrare il giocatore che voleva interpretare il dialogo.

La soluzione che ho adottato è chiedere al gruppo cosa preferissero fare. Vedere la conseguenza della scena del Rodomonte o giocare il dialogo con il Chierico.

Io reputavo interessanti entrambe le situazioni possibili. (gioca per vedere cosa succede)

A questo punto il Rodomonte ha detto, il mio personaggio non può stare a guardare ho bisogno che qualcuno mi fermi. Quindi un membro del gruppo (il Ranger) l’ha fermato prima che il Rodomonte facesse un passo falso (in fiction) e il Chierico ha giocato la sua scena di dialogo.

Questo modo di condurre è corretto? Voi come avreste fatto?

Sarà un pippone. In caso siano post troppo lunghi ditemelo ma non so come essere più breve:

Sarà un pippone. In caso siano post troppo lunghi ditemelo ma non so come essere più breve:

Sarà un pippone. In caso siano post troppo lunghi ditemelo ma non so come essere più breve:

Questa è la terza sessione di DW. Ricordo (per chi non avesse letto l’altro AP, che il mio party è parecchio fuori standard essendo composto da 6 giocatori + master quindi i problemi che incontro sono anche legati all’esubero di giocatori rispetto al consiglio del manuale).

Per questa sessione avevo i Fronti e la creazione di quest’ultimi è stato un atto naturale. Ho riletto le regole nel manuale, la guida e i consigli trovati nella rivista “Mondo Sotterraneo” e non ho incontrato nessuna difficoltà. Dalla storia narrata i fronti nascevano spontaneamente tanto che ho dovuto limitarmi a non crearne a profusione. 

Non ero convinto di quale potessero essere i Fronti di Campagna e Avventura perché il party li rende estremamente mutevoli. Non me ne sono fatto per nulla un problema e li ho creati lasciando spazi.

Di sicuro sono venuti fuori due Pericoli evidenti. Un Amuleto magico che cambia aspetto a seconda di chi lo guarda e una congrega Razzista nota come Aquile Nere.

Entrambi questi pericoli sembrano convergere in modo spontaneo nella cittadina di Ars dove si svolgono gli eventi attuali.

Avevo associato alla cittadina il problema “malattia” e avevo in mente di legarlo all’Amuleto. Questo si attiva quando indossato da un portatore dotato del “dono” della magia. L’Amuleto è giunto nelle mani di Ba’Hell la maga del gruppo e da quando lo indossa ella ha visioni, sonni agitati e in alcune circostanze l’amuleto emette un doloroso calore che la maga percepisce come reale sul suo petto.

Da qui ho creato la mossa personalizzata per l’amuleto.

Con 10+ ci riesci e L’Amuleto ti darà una visione utile o un temporaneo potere utile alla situazione in cui sei adesso.

Con 9-7 ci riesci ma L’amuleto ti corromperà creando un segno sul tuo corpo al momento non visibile a tutti. Per esempio una oscura cicatrice segno della corruzione sul petto o in una parte del corpo non evidente.

Con 6 – la corruzione avverrà in una parte del corpo visibile.

 

Attraverso un lungo “parlé” e un “percepire la realtà” dipanato da una discussione di Morgan (Stregone) e la maga (Ba’Hell) con il borgomastro della cittadina sembra che strani eventi stiano avvenendo.

I problemi della sessione li ho incontrati quando i personaggi erano in conflitto tra loro. Nel manuale non vedo chiaramente la spiegazione su come risolvere i conflitti in fiction tra membri del party. Probabilmente perché non è semplicemente previsto in quanto dalla fiction posso desumere cosa fare e attivare le mosse. Tuttavia non sono d’accordo a fondo perché le mosse in questi casi possono creare paradossi. 

Ecco il problema:

La maga arriva davanti la tenda dove sono in cura i malati. Non appena arriva davanti la tenda l’amuleto emette un calore insopportabile (DM: infliggi danno) (Ba’Hell cosa fai?)

La maga si strappa l’amuleto e tenta di nasconderlo agli occhi del gruppo. 

“Cosa sta succedendo?”

“Nulla”

Il gruppo comincia a cercare di convincere la maga a mostrare l’amuleto ma lei non vuole e dice che non sono fatti loro (in fiction) il gruppo insiste nasce l’empasse (DM: Rileva una verità scomoda) il medico da campo esce dalla tenda interrompendovi e dicendo: “Capitano deve urgentemente vedere questa cosa abbiamo un enorme problema”.

In questo contesto ho attivato le mosse per portare avanti la storia e uscire dagli empasse ma come dirimo la questione se la maga “non vuole mostrare l’amuleto?”. A me verrebbe da dire che il giocatore che muova le maga può interpretare la reticenza di quest’ultima in fiction ma l’amuleto deve essere necessariamente mostrato altrimenti io devo usare le mosse per farlo accadere. Nelle mosse del GM c’è chiaramente scritto che il parlé si usa contro un personaggio del GM. Quindi tra PG  non si applica.

Altro esempio più pratico.

Il gruppo entra nella tenda e vede i due soldati malati che in pratica si stanno decomponendo vivi. Il medico da campo è agghiacciato e spaventato. Il Chierico subito sgrana gli occhi e mi chiede di “Rilevare Conoscenze” ma appena me lo chiede un giocatore (stregone) dice: “Guardateli poniamo fine alle loro sofferenze”. Teme che la malattia sia contagiosa, estrae il pugnale e fa per ucciderli.

Ne esce un parapiglia.

Stregone “Assalire sui malati”

Guerriero “Interferire”

Chierico “Interferire”

Stregone tira 6-, chierico e guerriero che interferivano tirano entrambi 7 (quindi hanno successo ma si espongono a possibili costi)

Qui il fallimento dello stregone e i parziali successi di coloro che interferiscono mi portano a fare subito una mossa dura per creare scompiglio

GM: I due soldati malati si risvegliano improvvisamente e si alzano uno afferrando il Chierico alle spalle e l’altro afferrando lo stregone. Sembra vogliano mordervi cosa fate?

Rodomonte. Io sono disarmato ma “rubo” la spada al guerriero che è vicino a me e cerco di decapitare il mostro. 

Anche qui da GM che faccio? Il Rodomonte vuole “rubare” la spada del guerriero ma non posso fargli tirare uno sfidare il pericolo perché per raccontare la conseguenza dovrei sovrascrivermi al guerriero stesso. 

Per uscire da questa situazione io ho semplicemente chiesto al guerriero “a te sta bene?” perché in fiction la cosa era carina. Il guerriero ha detto: “si secondo me ce la fa a rubarmi la spada ma dopo faremo 4 chiacchiere”. Se il guerriero mi avesse detto “no, la mia spada non la tocca” io avrei chiesto al Rodomonte di cambiare scelta. 

Il Rodomonte (con consenso del guerriero) fa quindi un assalire ma sfida anche il pericolo perché se sbaglia il colpo può ferire il Chierico. Questo lo dichiaro in fiction (mossa morbida) Il Rodomonte fa comunque la sua scelta e fallisce. 6-

Il Chierico si stava preparando per scacciare non morti, ma il fallimento del Rodomonte rovina la sua azione perché con la spada colpisce proprio il simbolo sacro del chierico che vola in fondo alla tenda.

Visto che una mia mossa morbida non è stata “ascoltata” ho fatto una mossa dura e ho rivolto la conseguenza verso il chierico. Mi sembrava di aver ascoltato bene le mosse ma il giocatore che muove il chierico si è sentito frustrato.

Mi ha detto che quando è entrato nella tenda voleva fare Rilevare conoscenze ma non ha potuto perché ne è nata una colluttazione e ora non ha potuto nemmeno scacciare i non morti perché il rodomonte ha fatto prima di lui.

In effetti l’obiezione ha senso. Io seguendo la fiction e la conversazione mi trovo talvolta a dare priorità a chi “parla per primo” o fa “un’azione più concreta” rispetto a chi è più riflessivo.

Voi come avreste trattato questi fatti?

Ieri si è svolta la mia seconda sessione di DW e abbiamo iniziato l’avventura.

Ieri si è svolta la mia seconda sessione di DW e abbiamo iniziato l’avventura.

Ieri si è svolta la mia seconda sessione di DW e abbiamo iniziato l’avventura. Avendo 6 giocatori (7 con me) ho impiegato due sessioni per fare personaggi e avvio dell’avventura quindi ancora non ho fatto i fronti. I personaggi sono Guerriero, Rodomonte, Chierico, Stregone, Maga, Ranger.

Ho tratto lo spunto della prima sessione attingendo direttamente dalle storie dei loro legami e del loro passato che emergeva durante la presentazione dei personaggi.

Il Rodomonte mi aveva raccontato di aver rotto la testa al Figlio del Borgomastro nella città di Ars perché era nata una colluttazione a seguito di essere stato scoperto a letto con la sua futura sposa. 

Ho quindi preso questo incipit e ho giocato la prima sessione partendo dal punto in cui il Rodomonte (Cullain) è in piedi davanti al (presunto) cadavere del figlio del borgomastro con donzella urlante e lui mani insanguinate.

Sempre sfruttando i legami e i racconti ho collocato nelle vicinanze gli altri membri del gruppo. 

Il Borgomastro mi fungeva da “legame” con tutti i giocatori. La maga desiderava un oggetto che il borgomastro indossava, il guerriero ha uno scopo comune con il chierico e avevano tenuto una trattativa con il borgomastro. 

Il guerriero è un Capitano di una truppa di 40 unità accampante poco fuori dalla cittadina. Il fatto mi ha fornito un fantastico deterrente per iniziare un gioco molto basato sul “parlè”

Il Ranger conosce il gruppo perché l’ha guidato nel viaggio fino alla città di Ars mentre lo Stregone è il personaggio più misterioso e le sue ragioni di unione al gruppo sono meno palesi per volontà del gruppo stesso che vuole lasciare un alone di mistero.

La seduta è iniziata senza nessun problema ogni giocatore era perfettamente a suo agio e grazie alle meccaniche che ho seguito al meglio delle mie possibilità mi sono sempre trovato con possibilità di uscire da qualsiasi empasse. 

Una sessione fantastica se si considera che non avevo preparato proprio nulla.

Data la natura dei personaggi ho optato per iniziare da una cittadina dedicata al commercio. Ho usato l’etichetta “malattia” come problema ma ho preferito non dichiararla immediatamente piuttosto vorrei legare questa etichetta a una maledizione basata sull’oggetto che la maga vuole dal Borgomastro.

Sempre per il numero di giocatori ho preferito introdurli in gioco ognuno con una situazione tesa legata alla situazione creata dal Rodomonte ma focalizzata sulle abilità dei personaggi.

La maga e lo stregone e il chierico sono personaggi diplomatici, avvezzi a stringere accordi e trattative basati molto su carisma intelligenza ed eloquio. Quindi ho messo questi tre pg difronte alle ire (presunte) del Borgomastro.

Ho messo il Ranger a indagare sulla scena del crimine da cui è emerso che quando il Rodomonte ha lasciato la stanza il ragazzo era ancora vivo ed è stato ucciso dopo non per il trauma ma per una ferita da “lama”. Nella stanza è poi stato trovato un coltello nascosto.

Il Guerriero ha invece tenuto sotto controllo la scena e usato la sua influenza di capitano per tenere “a bada” il Borgomastro. Avere una truppa di 40 uomini armati che può minacciare la tua piccola cittadina è piuttosto convincente per starsene buoni.

Durante un colloquio con il Borgomastro il personaggio del chierico e dello stregone erano in conflitto e durante il “parlé” del primo l’altro ha “interferito” una meccanica eccellente che mi ha tolto dal classico imbarazzo di “a chi dare ragione”. 

I risvolti che la mossa creava erano sempre interessanti.

Quando mi sono reso conto che non sapevo bene come coinvolgere il ranger ho usato la mossa “mettili all’angolo” sfruttando un momento in cui il Ranger e il Chierico si spostavano verso l’accampamento.

Ho creato quindi una situazione di combattimento “rendendo chiara la minaccia” dicendo che il Falco è irrequieto ed ha la sensazione di essere seguito.

Il Ranger quindi “Percepisce la realtà” fa 8 mi fa una domanda e gli dico che è seguito e che presto verrà attaccato. Cosa fai?

Dice quindi che si nasconde nell’oscurità del vicolo e si prepara a “Tirare”. Io li dico che va bene però così facendo lascia scoperto il suo compagno chierico. Nei legami hanno una relazione di rispetto e amicizia.

Il ranger ignora il mio avvertimento e quindi faccio una mossa dura e dirigo il gruppo contro il chierico che sfida il pericolo e tenta di scappare.

In seguito è venuto fuori che i banditi fanno parte di una gilda per la supremazia della razza umana. Il chierico è un nano e il ranger un elfo. La gilda si chiama “Le Aquile Nere”. 

Questo è venuto fuori dal “Rilevare conoscenze” del chierico alla visione del “tatuaggio” e dalla risposta alla domanda “come lo sai?”

Non ho avuto problemi se non questi:

1. gestire il numero di mosse in sequenza nel senso che la mossa può essere iterata quindi a volte non capisco che fare.

2. Nello sfidare il pericolo non so gestire * Con 7-9, tentenni, esiti o ti blocchi; il GM ti offrirà un esito peggiore, un accordo gravoso o una brutta scelta.  – Prima di tutto non capisco, messa così più che un successo ma sembra proprio un fallimento. Mi servirebbero esempi su situazioni in cui mi si spiega cosa si intende per accordo gravoso o una brutta scelta. Esito peggiore poi? Mi aspetterei di più il contrario piuttosto.

Nel complesso uno spettacolo puro. Ho qualche difficoltà in più con il combattimento mentre le scene di esplorazione/indagine/dialogo mi vengono più naturali e le mosse si innescano da sole. 

Adesso vado a fare i fronti. 😉

Scusate il pippone.

Sono reduce dal primo incontro con il gruppo di gioco a DW.

Sono reduce dal primo incontro con il gruppo di gioco a DW.

Sono reduce dal primo incontro con il gruppo di gioco a DW. Avrei bisogno di parlare con qualche geniaccio a cui fare quel quadrimilione di domande chi si offre volontario? Qualche domanda potrei anche porla per scritto ma sono ancora un po’ troppo confuso per fare domande mirate. In tal senso come pensate sia meglio? Faccio una domanda per post o un post solo con tutte le domande? 

Domande nabbe di mezzanotte.

Domande nabbe di mezzanotte.

Domande nabbe di mezzanotte. Premesso che ancora non ho giocato sto tutt’ora studiando. Sto leggendo la fanzine Mondo Sotterraneo e via via le cose si fanno più chiare (forse). Nell’esempio del drago da 16hp l’autore usa l’etichetta del Drago “terrificante” facendola vedere chiaramente nella fiction e dice “solo per attaccare la bestia devono vincere la loro paura” ma quindi? Qual è la conseguenza in termini pratici? Così a naso direi che se vuoi attaccare un Drago Terrificante devi “sfidare il pericolo +SAG” oppure altro?

Salve ragazzi.

Salve ragazzi.

Salve ragazzi. Premetto che sono nabbo e anche parecchio duro quindi cercate di farmi le coccole :D, le accetterò più volentieri da Daniele Di Rubbo con il quale ho già avuto precedenti storie amorose sebbene solo epistog+lari. Purtroppo mi trovo nella difficile situazione di avere un party di 7 giocatori me compreso. Siccome la premessa è 4-6 giocatori master incluso in che guai incorro? Il sistema non gira più se siamo in 7? Alla fine mi spiace fanculare un giocatore.