Per Massi DelBono
“ma mi spaventa un po l’inizio di tutto.. si proprio il mettersi a tavolino guardaci nelle palle degli occhi… e ora?…
non capisco come il GM debba coinvolgere i giocatori nella costruzione dell’ambiente .”
quando si inizia.
Ok, siamo io, Talisa, Matteo, Giulia e Alessandro.
Due di loro conoscono il gioco.
Due di loro non lo conoscono.
Uno di loro (che non conosce DW) conosce D&D
Un’altro di loro (che non conosce DW) non conosce neanche d&d.
“ok, ragazzi. Parlo sopratutto a quei due che non conoscono il gioco. Questo è un gioco che parla di un gruppo di avventurieri. Siete un gruppo, forse lavorate insieme per la prima volta, forse è un pò che siete tutti insieme.
Il mondo è un mondo fantasy, popolato da più razze senzienti. Ci sono gli uomini, molto probabilmente. Quasi sicuramente ci saranno gruppi più piccoli di Nani, Elfi e Halfing. Quasi certamente ci saranno orchi, lucertoloidi, goblin e creaturacce. E sicuramente dei mostri, che varieranno dai draghi a qualsiasi altra cosa.
Inizieremo la nostra giocata in mezzo a un evento di qualche tipo, già all’interno dell’azione.
Abbiate la mente sgombra ora, non fatevi storie, non immaginatevi ancora il vostro personaggio. Non immaginate ancora i rapporti tra di voi. La maggior parte di queste cose saranno palesi alla fine della prossima fase.
Tutto chiaro fin qui?”
(raramente ci sono domande, questa fase è abbastanza semplice).
“ok, date un’occhiata ai libretti” (breve spiegazioni delle classi per chi non le conosce, i giocatori più che altro li sfogliano, fanno qualche domanda…chiedono com’è la magia, com’è la religione).”
La risposta generica che gli do è “tu sei l’unico. Si ci saranno altri praticanti di magia, forse. Ma il Mago sei tu. Ci saranno altri della tua religione, e magari il tuo dio darà poteri a qualcuno di loro. Ma sei tu Il Chierico.”
uno di loro mi dice “ma gli altri hanno scelto. Conviene che faccio il chierico no? Sennò non ci curiamo”
La mia risposta è “non preoccupartene. In gioco i personaggi avranno i loro metodi per guarirsi. Se ti va di fare il chierico, e nota che il culto lo crei tu, fallo. Ma se non ti va fai semplicemente quello che ti piace fare!”
Alla fine scelgono.
Guerriero. Barbaro. Ladro. Druido.
Scelte le varie opzioni facciamo un breve giro di presentazioni dei PG. Il loro modo di fare, magari un paio di dettagli del passato.
Roba tipo: quanti anni hai? (il druido elfo: ho scordato la mia età. gli elfi non muoiono per cause naturali, e io sono particolarmente vecchia)
Da dove vieni? (al barbaro..che viene da lontano per forza. E dice di venire “da oltre il centro del deserto”).
Al ladro: da dove vieni? Spesso il ladro è cresciuto in ambienti urbani. E il giocatore mi dice di essere venuto da una grande città, un importante snodo commerciale ai confini del deserto. Gli chiedo un motivo per cui se ne potrebbe andare, e mi risponde che la città non è esattamente un buon posto, che le guardie fanno spesso raid in cui rapiscono bambini (orfani) che spariscono misteriosamente.
Questa cosa non è conosciuta dagli abitanti, ma lo hanno scoperto alcuni.
Al guerriero faccio un paio di domande per chiedergli dove ha imparato a combattere…
poi c’è il giro di legami.
Si danno i legami a vicenda. Si dettaglia un pò.
Questo costruisce tutta (o buona parte) della vicenda che ha portato i PG a unirsi.
Quando questa fase è finita si inizia…
fin qui ti è chiaro o hai dubbi?