Sarà un pippone. In caso siano post troppo lunghi ditemelo ma non so come essere più breve:
Questa è la terza sessione di DW. Ricordo (per chi non avesse letto l’altro AP, che il mio party è parecchio fuori standard essendo composto da 6 giocatori + master quindi i problemi che incontro sono anche legati all’esubero di giocatori rispetto al consiglio del manuale).
Per questa sessione avevo i Fronti e la creazione di quest’ultimi è stato un atto naturale. Ho riletto le regole nel manuale, la guida e i consigli trovati nella rivista “Mondo Sotterraneo” e non ho incontrato nessuna difficoltà. Dalla storia narrata i fronti nascevano spontaneamente tanto che ho dovuto limitarmi a non crearne a profusione.
Non ero convinto di quale potessero essere i Fronti di Campagna e Avventura perché il party li rende estremamente mutevoli. Non me ne sono fatto per nulla un problema e li ho creati lasciando spazi.
Di sicuro sono venuti fuori due Pericoli evidenti. Un Amuleto magico che cambia aspetto a seconda di chi lo guarda e una congrega Razzista nota come Aquile Nere.
Entrambi questi pericoli sembrano convergere in modo spontaneo nella cittadina di Ars dove si svolgono gli eventi attuali.
Avevo associato alla cittadina il problema “malattia” e avevo in mente di legarlo all’Amuleto. Questo si attiva quando indossato da un portatore dotato del “dono” della magia. L’Amuleto è giunto nelle mani di Ba’Hell la maga del gruppo e da quando lo indossa ella ha visioni, sonni agitati e in alcune circostanze l’amuleto emette un doloroso calore che la maga percepisce come reale sul suo petto.
Da qui ho creato la mossa personalizzata per l’amuleto.
Con 10+ ci riesci e L’Amuleto ti darà una visione utile o un temporaneo potere utile alla situazione in cui sei adesso.
Con 9-7 ci riesci ma L’amuleto ti corromperà creando un segno sul tuo corpo al momento non visibile a tutti. Per esempio una oscura cicatrice segno della corruzione sul petto o in una parte del corpo non evidente.
Con 6 – la corruzione avverrà in una parte del corpo visibile.
Attraverso un lungo “parlé” e un “percepire la realtà” dipanato da una discussione di Morgan (Stregone) e la maga (Ba’Hell) con il borgomastro della cittadina sembra che strani eventi stiano avvenendo.
I problemi della sessione li ho incontrati quando i personaggi erano in conflitto tra loro. Nel manuale non vedo chiaramente la spiegazione su come risolvere i conflitti in fiction tra membri del party. Probabilmente perché non è semplicemente previsto in quanto dalla fiction posso desumere cosa fare e attivare le mosse. Tuttavia non sono d’accordo a fondo perché le mosse in questi casi possono creare paradossi.
Ecco il problema:
La maga arriva davanti la tenda dove sono in cura i malati. Non appena arriva davanti la tenda l’amuleto emette un calore insopportabile (DM: infliggi danno) (Ba’Hell cosa fai?)
La maga si strappa l’amuleto e tenta di nasconderlo agli occhi del gruppo.
“Cosa sta succedendo?”
“Nulla”
Il gruppo comincia a cercare di convincere la maga a mostrare l’amuleto ma lei non vuole e dice che non sono fatti loro (in fiction) il gruppo insiste nasce l’empasse (DM: Rileva una verità scomoda) il medico da campo esce dalla tenda interrompendovi e dicendo: “Capitano deve urgentemente vedere questa cosa abbiamo un enorme problema”.
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In questo contesto ho attivato le mosse per portare avanti la storia e uscire dagli empasse ma come dirimo la questione se la maga “non vuole mostrare l’amuleto?”. A me verrebbe da dire che il giocatore che muova le maga può interpretare la reticenza di quest’ultima in fiction ma l’amuleto deve essere necessariamente mostrato altrimenti io devo usare le mosse per farlo accadere. Nelle mosse del GM c’è chiaramente scritto che il parlé si usa contro un personaggio del GM. Quindi tra PG non si applica.
Altro esempio più pratico.
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Il gruppo entra nella tenda e vede i due soldati malati che in pratica si stanno decomponendo vivi. Il medico da campo è agghiacciato e spaventato. Il Chierico subito sgrana gli occhi e mi chiede di “Rilevare Conoscenze” ma appena me lo chiede un giocatore (stregone) dice: “Guardateli poniamo fine alle loro sofferenze”. Teme che la malattia sia contagiosa, estrae il pugnale e fa per ucciderli.
Ne esce un parapiglia.
Stregone “Assalire sui malati”
Guerriero “Interferire”
Chierico “Interferire”
Stregone tira 6-, chierico e guerriero che interferivano tirano entrambi 7 (quindi hanno successo ma si espongono a possibili costi)
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Qui il fallimento dello stregone e i parziali successi di coloro che interferiscono mi portano a fare subito una mossa dura per creare scompiglio
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GM: I due soldati malati si risvegliano improvvisamente e si alzano uno afferrando il Chierico alle spalle e l’altro afferrando lo stregone. Sembra vogliano mordervi cosa fate?
Rodomonte. Io sono disarmato ma “rubo” la spada al guerriero che è vicino a me e cerco di decapitare il mostro.
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Anche qui da GM che faccio? Il Rodomonte vuole “rubare” la spada del guerriero ma non posso fargli tirare uno sfidare il pericolo perché per raccontare la conseguenza dovrei sovrascrivermi al guerriero stesso.
Per uscire da questa situazione io ho semplicemente chiesto al guerriero “a te sta bene?” perché in fiction la cosa era carina. Il guerriero ha detto: “si secondo me ce la fa a rubarmi la spada ma dopo faremo 4 chiacchiere”. Se il guerriero mi avesse detto “no, la mia spada non la tocca” io avrei chiesto al Rodomonte di cambiare scelta.
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Il Rodomonte (con consenso del guerriero) fa quindi un assalire ma sfida anche il pericolo perché se sbaglia il colpo può ferire il Chierico. Questo lo dichiaro in fiction (mossa morbida) Il Rodomonte fa comunque la sua scelta e fallisce. 6-
Il Chierico si stava preparando per scacciare non morti, ma il fallimento del Rodomonte rovina la sua azione perché con la spada colpisce proprio il simbolo sacro del chierico che vola in fondo alla tenda.
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Visto che una mia mossa morbida non è stata “ascoltata” ho fatto una mossa dura e ho rivolto la conseguenza verso il chierico. Mi sembrava di aver ascoltato bene le mosse ma il giocatore che muove il chierico si è sentito frustrato.
Mi ha detto che quando è entrato nella tenda voleva fare Rilevare conoscenze ma non ha potuto perché ne è nata una colluttazione e ora non ha potuto nemmeno scacciare i non morti perché il rodomonte ha fatto prima di lui.
In effetti l’obiezione ha senso. Io seguendo la fiction e la conversazione mi trovo talvolta a dare priorità a chi “parla per primo” o fa “un’azione più concreta” rispetto a chi è più riflessivo.
Voi come avreste trattato questi fatti?