Ieri sera ho concluso la campagna di Dungeon World che portavo avanti da fine ottobre.
Ieri sera ho concluso la campagna di Dungeon World che portavo avanti da fine ottobre. Non è stata una vera e propria conclusione, ma abbiamo dovuto interrompere a causa del fatto che io mi trasferirò in un’altra città (Napoli). Non avevo idea di come concludere, credo fossimo a un terzo o al massimo a metà dell’arco narrativo che avevo immaginato. Ma questo fa parte del gioco: play to find what happens. E alla fine il risultato mi ha sorpreso…
Due parole sull’ambientazione. Essendo appassionato di mitologia norrena, volevo introdurne degli elementi. Non volevo però interferire col processo di creazione di DW e limitare la libertà dei personaggi. Ad inizio campagna ho quindi dato un unico input: il dio creatore del mondo è uno, il dio Risorto, e tutti lo amano o lo rispettano. E da lì il bardo Tristan ha creato storie di eroi e paladini che combattevano in nome del dio. Il druido Morgal dei frutti magici che danno poteri ai druidi delle isole di Zaffiro. Il chierico Kevin ha inventato Timo, una divinità che anela i segreti. E così via… Ignari del fatto che il dio risorto è Balder, il dio nordico morto durante il Ragnarok e poi risorto e che quindi loro giocavano in un ipotetico mondo distrutto e ricreato DOPO il Ragnarok. Ho quindi associato i loro spunti alla mitologia. Gli eroi del bardo avevano i nomi dei Volsunghi; i frutti di Zaffiro erano le mele di Idun; Timo era una manifestazione di un altro dio nordico sotto mentite spoglie, ecc… Loro, per buona parte della campagna, erano ignari di tutto questo, ma nelle ultime sedute, avviandoci alla conclusione, ho cominciato a condividere con loro alcune verità. Il risultato è stato molto positivo, soprattutto per quei giocatori che coglievano i riferimenti alla mitologia.
Non sono riuscito a concludere l’arco narrativo che mi ero prefissato e alla fine ho dovuto premere un po’ sull’acceleratore. Abbiamo concluso con rivelazioni e cliffhanger. Il chierico malvagio, Kevin, scopre che la sua divinità altro non è che un inganno dell’ancor più antico dio Loki. Che il dio l’ha manipolato per concatenare una serie di eventi che porteranno a un nuovo Ragnarok. Ed è quello che accade. I pg avevano scoperto che la città in cui si trovavano celava nelle sue profondità il cadavere di un potente mostro. E questo era Nidhogg, un drago dalle dimensioni immani che si risveglia e rade al suolo l’intera città. I pg riescono a portare a casa la vita, tutti tranne Kevin che uccidono loro stessi per le azioni malvagie compiute in nome del “suo dio”. Kevin stesso in punto di morte si redime, rivelando loro dove si trova l’arma che potrebbe uccidere il drago… E tanto tanto tanto altro. Troppo per poterlo racchiudere in questo post.
Raccontare tutti gli eventi e le rivelazioni sarebbe estremamente lungo. Questo perché ho legato agli spunti di background dei pg tanti elementi della mitologia. E risultato qual è? Uno diverso da ciò che mi aspettavo: l’ultima seduta non ha avuto un finale. Tutto è finito col malvagio e immenso drago che oscurava il cielo e i pg presi da dubbi e speranze. Allora che ne è di “play to find what happens”?. Ecco quello che è successo: abbiamo creato in concerto una ambientazione immensa, alla quale hanno contribuito tutti i pg, originale e al tempo stesso piena di citazioni, con ancora innumerevoli spunti da esplorare e giocare, rimasti in sospeso.
In definitiva, ho adorato il processo di creazione al quale Dungeon World induce e sono stato contento di aver masterizzato questa campagna, anche se apparentemente non ha avuto un finale narrativo. Ma abbiamo comunque ottenuto un risultato TUTTI insieme.
Scusate il post immenso :p