Giocare prima di giocare
Prendendo spunto da un’altra discussione (circa i legami) riflettevo sul fatto che un concetto difficile da far attecchire nella mente dei giocatori sia quello del non definire troppo prima ancora di giocare.
Un mio amico a tal proposito mi ha detto “anni e anni di x&y ci hanno rovinati!”.
Ho avuto un giocatore che tendeva praticamente a giocare tra una sessione e l’altra e poi al tavolo di gioco non era mai realmente presente (anzi). Nel tempo prima della sessione successiva, lui pensava a cosa avrebbe fatto ma inevitabilmente si scontrava con l’imprevedibilità della fiction di gioco al momento che si sedeva al tavolo, e rimaneva frustrato da questo.
Più volte ho provato a parlare con il giocatore in questione, lui mi dava anche ragione, ma diceva che se non definiva tutto del pg dall’inizio in fase di creazione (tralasciando il fatto di pensare alle giocate in anticipo) non sapeva giocarlo/interpretarlo (actor’s studio?!).
Ho provato a spiegargli che questo non faceva altro che diminuire il suo divertimento (e anche quello altrui, ad un certo punto per molti la cosa è cambiata in: “se viene lui, io non vengo a giocare”).
L’ultima volta addirittura si presentò con il pg già creato e mi passò un foglio dove aveva scritto addirittura Il suo background!
Riconosco che questo è un caso limite, che raggiunge l’assurdo, ma riscontro questo atteggiamento anche in altri giocatori, anche se ad un grado notevolmente inferiore.
Come se questa parte del gioco non fosse una regola (perché è_una regola, che se rispettata garantisce il corretto svolgimento del gioco, ovvero _ci si diverte), quando invece è esattamente sullo stesso piano dell’incremento del bonus al tiro per colpire con l’aumento di livello, al fatto che si tiri un certo tipo di dado o che ci siano delle classi in altri giochi.
Ecco, l’ho detto.